Volvo Penta Forward Drive, prove di rivoluzione
La notizia della nuova trasmissione Volvo Penta Forward Drive lanciata sul sito di BoatMag ha avuto un riscontro enorme, con migliaia di visualizzazioni e decine di condivisioni. Abbiamo quindi chiesto a Nicola Pomi, Direttore Divisione Motori Marini di Volvo Penta Italia, quali sono i progetti futuri per questa ennesima rivoluzione del costruttore svedese.
Le migliaia di visualizzazioni e decine di condivisioni che la notizia della presentazione della Volvo Penta Forward Drive, conferma che quando il costruttore svedese presenta una novità sul fronte delle trasmissioni marine la curiosità è subito forte. Un interesse del tutto motivato, considerando che dopo Aquamatic e IPS, la leadership tra gli innovatori nell’ambito delle trasmissioni è davvero difficile strappargliela.
Per chi non ne fosse informato, ricordiamo che il Volvo Penta Forward Drive unisce eliche controrotanti traenti e un trim sulla struttura di un tradizionale piede poppiero. Il design brevettato e innovativo “tira” l'imbarcazione invece di spingerla, ottimizzando il flusso dell’acqua alle eliche. Pulito ed efficiente, il sistema di propulsione offre livelli di reattività, accelerazione, risparmio di carburante e versatilità superiori, consentendo la pratica di una vasta gamma di attività nella scia della barca: sci nautico, wakesurf e wakeboard.
Forse proprio questo è il limite attuale del nuovo sistema. Infatti, il suo lancio negli Stati Uniti è già avvenuto ma legato solo a queste specialità, quindi l’FWD (acronimo di Forward Drive) è per ora destinato ai motori a benzina su barche di medio-piccole dimensioni, sportive, soprattutto pensate per gli sport acquatici citati prima.
“È stata una scelta strategica dell’azienda che ha individuato il mercato Usa “recreational” come principale ambito di lancio della nuova trasmissione - spiega Nicola Pomi, Direttore Divisione Motori Marini di Volvo Penta Italia -. Quindi la Volvo Penta Forward Drive può essere abbinata a tutti i motori a benzina fino a 430 cv della gamma Volvo Penta, ma non ai turbodiesel e al momento non è dato di sapere se e quando la sua offerta sarà estesa a questa tipologia di motori. Non certo un limite per il mercato americano, un po’ di più per quello europeo, anche se credo che passato il primo periodo di lancio non escludo che venga adottato anche per la gamma diesel”.
In effetti i plus della nuova trasmissione sono parecchi. Infatti, sommano i vantaggi del piede poppiero tradizionale a quelli dell’elica traente che, come è facile intuire, lavorando in acqua libera ha un rendimento maggiore, quindi a parità di prestazioni si potranno montare motori meno potenti a tutto vantaggio anche dei consumi. Inoltre, il successo delle IPS ha confermato che i dubbi della vigilia sui possibili rischi delle eliche esposte e non protette dal piede erano perlopiù infondati.
Interessante diventa quindi anche l’opportunità di sostituire i piedi poppieri esistenti con le nuove Volvo Penta Forward Drive, ma si può fare?
“Certamente - conferma Pomi -, su tutti i motori a benzina, magari con qualche intervento di adattamento per quelli più datati, è possibile montare le nuove trasmissioni che hanno anche il notevole vantaggio di avere le eliche sotto la carena e quindi di essere meno pericolose se si usa la plancetta poppiera per scendere in acqua”.
“Con la presentazione delle Volvo Penta Forward Drive la casa svedese conferma il suo ruolo di innovatore nell’ambito delle trasmissioni marine - conclude Pomi -. Per vederle in Europa dovremo aspettare l’autunno, ma al salone di Genova contiamo di avere già qualche barca che le monta”.
Quindi, se per il lancio si è scelta una nicchia, tutto lascia prevedere un grande futuro per le rivoluzionarie Volvo Penta Forward Drive.
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