Un Museo per i 75 anni di Mercury
Piccolo ma ricco di storia e, soprattutto, di motori e delle tante invenzioni che il geniale Carl Kiekhaefer ha sviluppato negli anni che ha passato alla guida della casa motoristica. Oggi Mercury celebra la sua inventiva e i 75 anni di attività dell'azienda con questo caratteristico museo.
Correva l’anno 1939 e tutto nacque a Cedarburg, nel Winsconsin, da uno stabilimento dismesso posto in vendita insieme a 300 motori marini difettosi che immagazzinava e da una felice intuizione di Carl Kiekhaefer, che decise di riprogettare e ricostruire quei motori per metterli in vendita con l’obiettivo di finanziare una nuova attività che aveva in mente di realizzare, ovvero produrre separatori magnetici per l’industria lattiero-casearia da utilizzare anche per l’azienda agricola di famiglia. Non ci è dato sapere se alla fine i separatori magnetici iniziò a costruirli veramente, ma quel che è certo è che la vendita dei motori andò a buon fine e da allora la neonata Mercury, per tre quarti di secolo ha progettato, fabbricato e distribuito in tutto il mondo una vasta gamma di sistemi per la propulsione marina da applicare a gommoni, barche da pesca e imbarcazioni cabinate.
Il catamarano di Bill Seebold ha il privilegio di essere l'unico scafo da competizione esposto, del resto i numerosi titoli mondiali conquistati giustificano la scelta, ma ci sono tutte le generazioni dei fuoribordo: dal primo Thor del 1939 a quelli degli anni Duemila. Non manca ovviamente il primo entrobordo MerCruiser con piede poppiero e la testimonianza delle tante passioni di Carl Kiekhaefer, dalle gare automobilistiche Nascar alle motoslitte, senza dimenticare i suoi contributi durante la Seconda guerra mondiale con l'ideazione dei primi droni.
E c’è da scommettere che la storia si protrarrà anche per il lungo futuro a venire. Oggi infatti dal suo quartiere generale di Fond du Lac, sempre in Wisconsin, Mercury dirige le attività di oltre 5.400 dipendenti in decine di Paesi nel mondo, coordinandosi direttamente con oltre 4.200 concessionari. Questa storia e i successi del passato meritavano però di essere ricordati e allora ecco questo museo che colma la lacuna e offre agli appassionati una serie di autentiche "chicche". Tanti amarcord che testimoniano quanto questi 75 anni siano stati spesi benissimo.
Per saperne di più con le didascalie delle foto della gallery, scaricate o sfogliate BoatMag n.9
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