Nuova identità sempre con grande stile: la prova del Cranchi Sessantadue 62, inedito flybridge di 20 metri
Dopo averlo scoperto al Cannes Yachting Festival 2024, dove ha debuttato come novità 2025, siamo volati in Sardegna per fare il test del Cranchi Sessantadue 62, la nuova imbarcazione flybridge di 20 metri, che si fregia di uno stile esclusivo by Christian Grande e della ben nota qualità del cantiere Cranchi.
Siamo a Porto Rotondo, a pochi chilometri da Olbia dove sorge il nuovo centro assistenza di Cranchi, e proprio partendo da questa struttura strategica, nata per agevolare il servizio in uno dei luoghi più frequentati dagli armatori del cantiere lombardo, è partito il nostro test del Cranchi Sessantadue 62, il nuovissimo yacht flybridge di 20 metri.
Questa nuova barca si pone nelle alte sfere della gamma del cantiere, in particolare quella dei flybridge e, come i modelli di vertice di ultima generazione (mi riferisco al Settantotto 78 e al Sessantasette 67), si presenta con una sua precisa identità valorizzata da dettagli inediti.
Molto flybrigde, un po’ navetta: il nuovo Cranchi Sessantadue 62 si distingue così
Siamo ampiamente fuori stagione e nella Marina di Porto Rotondo non c'è gran movimento. Nonostante ciò, le banchine sono ancora affollate di imbarcazioni di ogni genere e dimensione, ma il nuovo Cranchi Sessantadue 62 è riuscito a farsi riconoscere a distanza.
Le linee slanciate del ponte superiore sono infatti state abbinate per la prima volta alla prua dritta, caratteristica che rafforza ancora di più la presenza in acqua di questo yacht di 20,15 metri fuoritutto.
Gli elementi innovativi sono tanti, ma per questo primo esemplare il cantiere italiano ha voluto sorprendere con una colorazione tanto vistosa quanto iconica. Scafo e tuga si presentano in Grigio Aurora, in una particolare tinta che sfuma sul rosa e che riprende uno dei colori di lancio della Porsche Taycan, la prima supergranturismo 100% elettrica della casa di Stoccarda.
Un gioco d’azzardo? A un primo sguardo si potrebbe pensare così ma, ogni volta che lo si vede dal vivo, questo nuovo Sessantadue 62 affascina sempre di più. Merito anche del design delle vetrate e delle nervature armoniche dello scafo e delle sovrastrutture. Non a caso il designer è Christian Grande, un'autentica garanzia quando si tratta di tirare fuori dal cilindro qualcosa di sempre originale.
Layout innovativo e arredi esclusivi in coperta
La passerella per salire a bordo è solida e, nonostante il singolo tientibene in corda, trasmette sicurezza a ogni passo.
Il pozzetto è dominato da una compatta ma elegantissima dinette, composta da un tavolo espandibile, un divano per quattro con mare alle spalle e altre sedute dal design ricercato per poter ospitare fino a 8-10 persone.
Questo è solo il primo dei tre ambienti all’aperto: infatti, a prua si trova una delle aree più distintive di questo yacht. Qui non poteva mancare un prendisole a isola abbastanza esteso, che funge anche da sedute supplementari per un’altra dinette con divanetto avvolgente e dotata di impianto stereo separato e un piccolo frigo per essere sempre pronti all’aperitivo.
L’area esterna più esclusiva, però, è quella del ponte superiore. Per accedere al flybridge c’è una comoda scalinata sul lato di dritta: buona parte della superficie è riparata dall'hard top, volendo anche parzialmente apribile tramite un sistema a lamelle che fa passare luce e aria a seconda dell’apertura.
Oltre all’irrinunciabile postazione di comando secondaria, caratterizzata da forme ben studiate come la doppia seduta a poltrona o la plancia che ingloba i chartplotter, troviamo numerose superfici cuscinate per soddisfare ogni esigenza: un divanetto in prima fila contrapposto alla dinette espandibile con divano a “C”, un compatto prendisole verso poppa valorizzato da una doccia esterna per sfogare il caldo nelle ore di sole più intense. Infine, a dritta c’è anche un mobile cucina con tanto di griglia.
Salone open space di nuova generazione
Tornati sul ponte principale, troviamo un’altra grande particolarità di questo modello: in coperta, la sala da pranzo è stata portata a poppa del salone e allestita con tavolo e sedie. Anche qui gli elementi di arredo sono ricercatissimi e, come da tradizione, oltre all’ampio programma di personalizzazione, il cantiere propone due linee di décor su misura ideate da Christian Grande.
L’Amalfi, che vedete in foto, fonde il teak, l’avorio e la pietra naturale per una palette dai toni caldi; e il Positano che punta su superfici chiare e soluzioni di light design.
Sul lato di dritta è stata posizionata la cucina, dotata di tutte le comodità per divertirsi con i fornelli. Interessante perché qui, aprendo al massimo la porta vetri, si crea una naturale continuità tra ambienti esterni ed interni.
La postazione di comando principale risulta ben inserita nelle zone di living grazie a eleganti inserti verticali. La consolle è curatissima e super tecnologica: i due maxi schermi mostrano anche la visuale a 360° per le manovre più difficili, c’è un enorme timone in legno posizionato al centro e due avvolgenti poltrone che fanno sentire dei veri capitani.
I volumi e le comodità che ci si aspettano da un 62 piedi
Sottocoperta il nuovo 20 metri di Cranchi è sfruttato in ogni minima parte per offrire tutto lo spazio e il comfort possibli. Anche qui i materiali sono molto curati. Il layout del ponte inferiore prevede tre cabine, tutte dotate di bagno privato.
La suite armatoriale è a centro imbarcazione e sfrutta tutti i 5,16 metri di baglio dello scafo. Tra le soluzioni più intelligenti è stata prevista una paratia di schermatura fra il letto e la porta di ingresso per garantire ancora più privacy.
L’ambiente offre anche una cabina armadio, mentre il letto centrale è incorniciato da un originale scendiletto in teak. Di alto livello anche il bagno con i suoi allestimenti in marmo e il mobile con due lavabi, oltre al naturale wc, bidet e doccia separata.
La cabina vip è a prua come da consuetudine, mentre tra le due matrimoniali è presente anche una doppia il cui bagno è dotato di doppio ingresso, uno di servizio e uno per l’accesso diretto dalla cabina.
In navigazione con il nuovo Cranchi Sessantadue 62
Concluso il tour, finalmente è arrivato il momento di mollare gli ormeggi e procedere al test del Cranchi Sessantadue 62. Sono stato subito colpito dalla facilità con cui i ragazzi del team di Cranchi hanno affrontato la delicata manovra di uscita e ingresso: i modernissimi sistemi di bordo tra cui figura il joystick di manvora permettono di governare questo 20 metri in serenità, quasi come in un videogioco, anche se a pochi centimetri gli yacht ormeggiati sono veri.
Spinto da due motori Volvo Penta D13 da 1.000 cv ciascuno e piedi Ips1350, il nuovo Sessantadue 62 sorprende per la quasi totale assenza di vibrazioni e di rumore dalla sala macchine. La prua dritta e il profilo dello scafo invogliano alla navigazione medio-lenta, 10-15 nodi, ritmo a cui le onde vengono digerite con grandissima disinvoltura.
Affondando un po’ di più le manette ci siamo portati in pochi secondi a velocità di crociera, 21 nodi circa. I propulsori si mantengono stabili sui 2.000 giri/min e consumi totali rilevati di 266 litri/ora, sempre considerando che nell’allestire questo esemplare della prova il cantiere non si è limitato con gli optional.
Il mare è calmo e le temperature ancora accettabili permettono di timonare dal fly durante il nostro test del Cranchi Sessantadue 62: da qui si domina il mare con un’eccellente visibilità e grande controllo. Lo scafo taglia l’acqua come una lama e anche a bordo ci si rende di quanto in navigazione sia elegante e composto questo nuovo yacht di 20 metri.
Affrontando qualche virata più stretta si può apprezzare un’ottima precisione del timone, che concede manovre progressive, sempre in controllo e in stabilità. Strapazzandolo fino in fondo, i propulsori del costruttore svedese permettono di sfiorare i 30 nodi con un consumo complessivo di 382 litri/ora, anche se a tutto gas si fa più sentire il peso di tutti gli accessori aggiuntivi.
Scopri anche il Sessantasette Corsa, l'altra novità 2025 di Cranchi
I numeri del Cranchi Sessantadue 62
Scheda tecnica
Lunghezza f.t. | 20,23 m |
Lunghezza scafo | 17,70 m |
Larghezza | 5,16 m |
Dislocamento | 38.000 kg |
Serbatoio carburante | 3.300 l |
Serbatoio acqua dolce | 700 l |
Serbatoio acque nere | 230 l |
Serbatoio acque grigie | 230 l |
Motori | 2x1.000 cv Volvo Penta D13 Ips1350 |
Cabine / bagni | 3 / 3 |
Portata persone | 16 |
Carena | Aldo Cranchi |
Art Direction | Christian Grande |
Omologazione Ce | Cat. B |
I dati della prova del Cranchi Sessantadue 62
Giri/min. | Velocità (nodi) | Consumi (litri/ora) | Note |
600 | 5,8 | 10,8 | |
1.000 | 9,3 | 40,6 | |
1.500 | 12,5 | 128 | |
1.750 | 15,8 | 198 | |
2.000 | 21,6 | 266 | Crociera economica |
2.250 | 26,2 | 340 | Crociera veloce |
2.450 | 29 | 382 |
Clicca ed entra nel sito ufficiale di Cranchi Yachts