Salpa Laver 23x, il diavolo e l’acqua santa
Una bella barca da crociera il Salpa Laver 23x e quando incontra l’Evinrude G2 e si trasforma in un aggressivo fast cruiser.
Entrobordo o fuoribordo? Eterno dilemma anche per il Salpa Laver 23x che con l’adozione dell’Evinrude G2 trova però una parziale risposta: se si vuole una barca comoda ma anche performante all’eccesso, allora il fuoribordo, e in particolare il due tempi statunitense, sono la soluzione. Ovviamente ci sono tutta una serie di variabili, dai fuoribordo a quattro tempi, all’entrobordo a benzina (presto la prova del Salpa Laver 23xl con il nuovo MerCruiser 4.5L V6) per finire con quello Diesel.
Salpa Laver 23x, nato per la crociera
A dispetto dell’esuberante Evinrude, il Salpa Laver 23x è però stato pensato dai suoi progettisti del cantiere Salpa soprattutto per la crociera. In particolare a questo scopo sono state sviluppate delle linee di carena “allargate” per garantire una stabilità di forma maggiore, non solo in navigazione, ma anche nelle soste all’ormeggio in calette o in mare aperto, dove una barca più stabile è certamente apprezzata. Ovviamente questo ha permesso di avere delle volumetrie interne decisamente generose, che in cantiere si sono ingegnati di sfruttare al meglio per garantire un’abitabilità sottocoperta davvero notevole per una barca di “soli” 7,60 m.
Ma andiamo con ordine: salgo a bordo del Salpa Laver 23x sfruttando le generose plancette che il pozzetto del fuoribordo lascia allargarsi ai suoi lati: sono alte rispetto alla linea di galleggiamento per evitare di essere sormontate dall’acqua nelle brusche decelerazioni, acqua che entrerebbe inevitabilmente in pozzetto perché quella di sinistra è direttamente in comunicazione con la zona prendisole/dinette. Da notare a poppa la sede per i parabordi, ma soprattutto il solarium/divanetto che si trasforma per un uso o l’altro con una semplice manovra. La motorizzazione fuoribordo “ruba” un po’ di plancetta poppiera, ma lascia a disposizione sotto la struttura appena descritta un grande gavone che può accogliere di tutto: dai parabordi più grandi alle attrezzature sportive.
La dinette a dritta si sviluppa con un divanetto a U, mentre il tavolino al centro può anche essere smontato e sparire nel gavone per lasciare più spazio. Sulla murata di sinistra si allunga invece una chaise longue sotto la quale c’è il piano cucina dotato di lavello e fornello, mentre una doccetta è comunque sempre disponibile, così come l’acceso al frigo che si trova in basso.
Bella nella sua essenzialità la plancia con doppia opzione di seduta e la strumentazione interamente digitale, con lo strumento Evinrude e il display Lowrance per un’informazione davvero completa.
Se un limite si può trovare al Salpa Laver 23x è un look complessivo un po’ poco personale, che quasi non farebbe pensare a un modello nuovissimo. Il rollbar sovrasta l’insieme e un po’ lo appesantisce, ma si rivela utilissimo per fornire supporto ai due tendalini che proteggono l’intero pozzetto. L’opera morta, importante per dare spazio alla cabina, è ben dissimulata dal design laterale, mentre si poteva prevedere qualche oblò in più o di maggiore dimensione. Una nota di merito anche alla qualità della costruzione, realizzata in infusione, sia per il livello delle finiture, sia per le tonalità degli arredi, scelti con gusto e senza lesinare sui materiali.
Il precedente commento sugli oblò non è suffragato sottocoperta, dove invece trovo ambienti decisamente luminosi, grazie anche al tambuccio trasparente ma opaco per far convivere privacy e luce. Scendo due gradini e trovo quattro i posti letto: due a centro barca infilati sotto il pozzetto, ma con un accesso abbastanza comodo e un’altezza più che sufficiente garantita nel lato dei cuscini; a prua invece c’è da scegliere tra la dinette coperta o una cuccetta doppia, anche in questo caso con una buona volumetria. Non è previsto (a mia parere giustamente) un angolo cottura, ma in compenso c’è un locale toilette di dimensioni solitamente prerogativa di barche ben più grandi. Il giusto completamento per degli interni dove riesce difficile convincersi di essere su una barca di “soli” 7,60 m.
Il test
Mare mosso fuori dalla Marina d’Arechi di Salerno dove sto per provare il nuovo Salpa Laver 23x, condizioni che i diportisti eviterebbero senza troppi dubbi e quindi non ideali, penso, per navigare con una barca che nelle sue scelte progettuali aveva privilegiato la tranquilla crociera con piacevoli soste in caletta. Complice l’esuberante Evinrude G2 affronto però le onde cercando una zona un po’ più ridossata (per la verità difficile da individuare) per le rilevazioni. Certamente l’adozione del fuoribordo aiuta a contendere il peso complessivo e quindi affrontare le onde con una barca più leggera e agile, dire che è anche divertente è la naturale conclusione del ragionamento. Un motore a due tempi così sportivo non è certo la prima soluzione che si pensa per una barca da crociera, ma l’Evinrude fa di tutto per far cambiare idea, a cominciare dai consumi davvero contenuti alla rumorosità che, pur sempre discreta, è comunque molto più contenuta rispetto al recente passato, e si attenua ulteriormente ai regimi di crociera, mostrando il picco in fase di planata e alla massima velocità. Per dovere di cronaca preciso che le rilevazioni fonometriche sono state seguite in cabina con il tambuccio aperto.
Il V6 di 3.441 cc per 250 cv garantisce un’accelerazione eccellente: in 3,2 secondi sono in planata e in 10,7 secondi raggiungo i 30 nodi, prestazioni non certo da tranquillo cruiser, anche se poi a 25 nodi si naviga a medio regime consumando solo 37 l/h e al limite della planata, tenuto a 2200 giri/min, i nodi scendono a 8,4 e i consumi a poco meno di 20 l/h, a conferma che l’Evinrude dà il meglio di sé alle andature più brillanti. Come del resto è confermato dai 43 nodi che tocchiamo nonostante le condizioni del mare non propriamente favorevoli.
È proprio questo mare a confermare che, nonostante la geometria di carena votata alla crociera, il Salpa Laver 23x sa difendersi bene in tutte le condizioni. Il fuoribordo esalta ulteriormente le sue doti di maneggevolezza: la voglia di esagerare è tanta e la risposta della barca è sempre molto sincera e sicura. Le onde sono affrontate con sicurezza e una discreta morbidezza nel passaggio, anche se il vento che si è nel frattempo alzato le ha rese ancora più pronunciate e corte. Per concludere: il Salpa Laver 23x come mini cruiser è perfetto e in questo allestimento è anche molto, ma molto, divertente.
I numeri del Salpa Laver 23x
- Lunghezza ft …………………… m 7,60
- Lunghezza omologazione ……… m 7,33
- Larghezza ……………………… m 2,53
- Dislocamento senza motore ….... kg 1750
- Dislocamento a pieno carico ….... kg 2500
- Motorizzazione ………………… Evinrude G2 250 cv
- Motorizzazione max …………… 250 cv
- Serbatoio carburante …………… l 200
- Serbatoio acqua ………………… l 70
- Portata persone ………………… 7
- Omologazione CE ……………… C
Prestazioni
- 500 giri ……………… 2,6 nodi ………… 1,1 l/h ………… 64 db
- 1000 giri ……………… 4,0 nodi ………… 3,0 l/h ………… 68 db
- 1500 giri ……………… 6,6 nodi ………… 7,5 l/h ………… 70 db
- 2000 giri ……………… 7,1 nodi ………… 18 l/h ………… 76 db
- 2500 giri ……………… 9,8 nodi ………… 20 l/h ………… 82 db
- 3000 giri ……………… 15 nodi ………… 24 l/h ………..... 79 db
- 3500 giri ……………… 25 nodi ………… 37 l/h ………… 80 db
- 4000 giri ……………… 33 nodi ………… 51 l/h ………… 82 db
- 4500 giri ……………… 38 nodi ………… 64 l/h ………… 82 db
- 5000 giri ……………… 43 nodi ………… 80 l/h ………… 84 db
Condizioni della prova
Mare mosso, temperatura 24°C, carena pulita, carburante 150 l, acqua 40 l, equipaggio 3 persone
Dotazioni standard
Scafo bianco – pulpito in acciaio inox - n. 4 bitte in acciaio inox – musone in acciaio – serbatoio in acciao inox – blower per ventilazione locale serbatoio – blower vano motore - indicatore di livello carburante - autoclave – pompa di sentina automatica – pompa di sentina manuale – pozzetto autosvuotante – impianto elettrico 12 v – interruttori magnetotermici - staccabatteria – vano batteria – luci di navigazione – fanale fonda – cruscotto – presa usb per ricarica telefonini - bussola – tromba – volante in acciaio inox e pelle nera – golfare in accaio su ruota di prua – nr.2 golfari a poppa – osteriggio - oblò in cabina – oblò nel bagno - parabrezza - rollbar in vetroresina – filtro benzina – doccetta su plancetta di poppa – doccetta in pozzetto – tavolo in pozzetto - luce pozzetto a led – sedile pilota regolabile avanti ed indietro – divanetto pozzetto – schienale divano pozzetto regolabile - prendisole di poppa – Mobile cucina pozzetto (senza fornello a gas) con lavello e rubinetto – porta scorrevole cabina – cuscineria completa in cabina – gavoni in cabina – illuminazione interna a led – porta bagno – wc manuale - illuminazione bagno – specchio nel bagno – specchio in cabina – gavoni per stivaggio equipaggiamento di sicurezza 94/25/ce – manuale del proprietario.
Optional
Verricello 500 W, 30 m catena e ancora 7,5 kg - cuscino prendisole di prua - fornello a gas - frigo in pozzetto - wc elettrico - impianto doppia batteria - copia certificato CE e dichiarazione di conformità.
Prezzo (Iva esclusa)
Solo scafo …………………………………… 38.500 euro