Ricciola Cup 2018 all'Isola del Giglio, 34 anni e non sentirli
La gara di traina con maggiori anni sulle spalle: la Ricciola Cup 2018 anche quest’anno e per la 34a volta ha avuto luogo all’Isola del Giglio a inizio ottobre.
Quando un evento raggiunge quota 34 edizioni c’è poco da aggiungere: significa che è un evento che funziona, piace e ha seguito. Nel caso specifico ci riferiamo alla Ricciola Cup 2018, l’evento di pesca a traina che si svolge nello scenario dell’Argentario, e più precisamente all’Isola del Giglio.
Ricciola Cup 2018, gara a traina per eccellenza
Gli equipaggi non sono tantissimi, ma neppure pochi, soprattutto però sono quelli giusti, che da anni amano confrontarsi sportivamente in mare e ogni anno, ai cosiddetti “aficionados”, si aggiunge qualche nuovo equipaggio, e il numero cresce. Quest’anno al via, in un weekend contraddistinto da tempo molto variabile, capace di alternare un bel sole dalle sembianze estive a pioggia tipica autunnale, con schiarite improvvise e improvvisi cieli plumbei, vento di scirocco e mare mosso, erano trenta le imbarcazioni in gara, come consuetudine suddivise tra fishing boat ipertecnologici, scafi più piccoli ma non meno attrezzati e gommoni, le ormai “nuove macchine da pesca”. Promoter dell’evento la 41Nord, che in collaborazione con l’organizzazione, curata nei dettagli da Chicco Vismara, Massimo Baroni e Fabio Fascianelli ha dato vita a questa due giorni di gare molto singolare.
Il venerdì dedicato al raduno degli equipaggi e completamento delle iscrizioni, sabato prima giornata di gara e domenica seconda giornata con premiazioni e cena di gala a chiusura. Alla fine si sono registrate un bel po’ di catture che hanno reso merito ai vari anglers, anche se le condizioni meteo-marine precedentemente descritte hanno fatto di tutto per ostacolare risultati ancora più eclatanti. La “regina” delle catture è stata ovviamente una ricciola, nel caso specifico una preda di 14 kg, seguita a ruota da un’altra importante preda da 10 kg e altre di peso compreso tra i 4 e i 5 kg. Ma le prede ammesse a classifica non erano solo quelle di questa specie, e così a paiolo sono finiti anche dentici (tra cui un esemplare da quasi 10 kg) e lampughe, pesci questi ultimi sempre molto belli con la loro livrea multicolore e divertenti da combattere.
Tra gli equipaggi in gara va citata la presenza del Suzuki Fishing Team/Lowrance, la squadra messa in campo quest’anno dai famosi brand di motori fuoribordo ed elettronica, qui rappresentati da ben tre equipaggi: Idefix, un AL Custom capitanato da Marco Valerio Alessandrini e il gommone Master 775 Fishing capitanato da Matteo Catelani, “Il Mago” come è conosciuto, entrambi motorizzati con un Suzuki DF350A, e poi il BWA 220 Super Pro Fishing capitanato da Davide Acone motorizzato con un Suzuki DF175. Oltre a Suzuki, partner per la prima volta dell’evento, anche altri importanti brand del mondo della nautica e della pesca sportiva, tra cui Navico con il marchio Lowrance, che ha messo in palio tre tre HDS Carbon da 12, 9 e 7 pollici consegnati ai primi tre classificati. BWA, Shimano, Oltre Nautica, Captain Hook, Circolo Nautico Isola Del Giglio, MX Line, Ebike Battery, Varium, Clinica Iphone, Maregiglio, Casa Della Pesca, Maccari Pesca, Martini e Nautica Report sono le altre aziende che hanno reso possibile l’evento.
Premi fino al sesto posto in classifica, ma sul podio sono saliti Gli Ultimi sul gradino più alto con l’equipaggio composto da Paolo Amoruso, Claudio Galassi e Luca Quadarella. Secondo Albemarle con a bordo Paolo Giulianini, Giancarlo Berni, Simone Lacchini, Vincenzo Mittica e Italo Pieri, mentre terzo si è classificato Raptus con l’equipaggio composto da Gianfranco Troiani, Luciano Caruso, Leandro Collacciani e Stefano Rastelli. A chiusura dell’evento, la cena di gala in una location singolare: all’interno di un traghetto che normalmente fa servizio tra l’Isola del Giglio e Porto Santo Stefano.