Può la progettazione militare andare a beneficio del diporto? Il cantiere Avila lo fa e…
Dal 1967 Avila produce gommoni per uso militare e dal 2010 si è affacciato a quello del diporto. Cinquant’anni di attività possono essere un buon bagaglio di esperienza da trasferire da un settore all’altro, a patto che si sia ben consapevoli di sapere quali sono i patrimoni tecnologici e progettuali giusti per adattare la progettazione militare alla navigazione per il puro divertimento.
Quali sono questi elementi lo abbiamo chiesto a Marco Sala, titolare di Avila, che punta la sua attenzione più sul discorso dell’affidabilità di navigazione e sulle prestazioni ottenute non tanto dalle grandi potenze dei motori, bensì dalla solidità di costruzione e dalla leggerezza dei manufatti. Sala ci racconta che la diversità è soprattutto tecnica, sia dal punto di vista costruttivo sia nel comportamento in acqua, A questo, poi, si aggiungono il design, la convertibilità e la personalizzazione del gommone che sono caratteristiche fondamentali nel mondo militare e professionale, ancor più che nel diporto.
La tecnologia costruttiva di Avila
Ma la sfida è anche quella di mantenere un prezzo accessibile anche se, inevitabilmente, non può essere competitivo rispetto al mercato delle grandi gamme di prodotto. La transumanza tecnica dalla nautica militare, cioè dal settore primario di appartenenza del cantiere Avila, a quello diportistico, ha portato Sala alla consapevolezza che sarebbe stato inutile, per un cantiere tecnologicamente all’avanguardia come il suo, cimentarsi nella costruzione di prodotti di basso costo. Sarebbe stata una scommessa persa, perché Avila non vuole nemmeno appartenere a questa cultura. Ciò non vuol dire, comunque, che vi sia insensibilità rispetto al prezzo, però l’obiettivo principale è quello di costruire gommoni per il diporto differenti.
Solidità, estrema leggerezza
e grande adattabilità sono, per Avila,
gli elementi cardine per
trasferire la progettazione militare
ai gommoni per il diporto
E la differenza, nella mission di Marco Sala e del suo cantiere parte dalla tecnologia costruttiva. La capacità di resistenza delle barche che escono dal cantiere poggia, non su una sovrabbondanza di stratificazione di scafo e coperta, ma sull’impiego di materiali di qualità superiore, uniti all’origine a un solido e strutturato scheletro indeformabile, formato da longheroni e ordinate di compensato marino Okumè. L’ossatura in compensato marino Okumè, solidalmente unita a mezzo di collanti strutturali e fazzolettati a scafo e coperta, garantisce un’elevata resistenza meccanica e una grande rigidità del manufatto. Caratteristiche indispensabili per il superamento di stress test ai quali normalmente i mezzi destinati a impieghi militari e professionali intensivi vengono sottoposti.
La robustezza però non può sacrificare la leggerezza, da cui dipende anche il consumo di carburante, argomento ormai molto sensibile anche nella sfera militare soprattutto se si guarda alle nuove linee guida statunitensi, del “fuel efficient military vehicles”. Così Avila adotta la tecnologia della costruzione a sandwich.
In pratica la costruzione a sandwich consente di ottenere un elevato aumento degli spessori con pesi contenuti grazie all’alleggerimento fornito dall’anima (detta core). Infatti per raggiungere con un single skin le capacità meccaniche e la rigidità di una costruzione a sandwich, il peso della barca raddoppierebbe con uno svantaggio inaccettabile in un contesto militare ad alte prestazioni o addirittura in uno scenario racing. Ma pure nel diporto un minor peso e un’elevata rigidità garantiscono migliori prestazioni, anche in termini di risparmio di carburante, con possibilità di installazione di motorizzazioni più contenute, il tutto a vantaggio dell’ecosostenibilità, ma anche del prezzo d’acquisto.
Naturalmente Avila non è l’unico cantiere a costruire in sandwich, ma lo sviluppo in questo senso ha portato a una rigorosità di costruzione per ottenere la più elevata leggerezza. I gommoni di Avila sono infatti realizzati in sandwich “double skin”, con anima che, a seconda dei posizionamenti, può essere in Airex a densità variabile, in compensato Okumè o in Coremat.
Per essere adeguatamente valorizzata in termini di efficienza, questo tipo di costruzione necessita di una stratificazione con materiali a loro volta caratterizzati da elevate prestazioni meccaniche. Per questa ragione Avila impiega solo resine vinilestere, che oltretutto garantiscono una totale protezione dall’osmosi, con laminazioni di stuoie, multiassiali, in alcuni casi anche con filati di carbonio e kevlar.
Ecco, dunque, come la tecnologia militare può trovare applicazione nel diporto. Personalizzazione, adattamento per usi specifici e attenzione ai consumi sono elementi caratterizzanti nel diporto, ma sono fondamentali nel professionale e chi proviene da questo tipo di esperienza può sicuramente adattarsi con più facilità alle diverse richieste di chi naviga per il solo piacere di farlo o per andare a pescare o, ancora, per usi sportivi.
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