Presidenza Ucina: spuntano i primi quattro nomi dei candidati
La Commissione dei Saggi Ucina, che secondo lo Statuto deve gestire le consultazioni per individuare i candidati alla presidenza Ucina entro 90 giorni dalla vacanza del posto di presidente, ha presentato i primi quattro nomi, invitando al tempo stesso le aziende consociate a manifestare altre proposte per poterle dibattere entro i tempi stabiliti.
Intanto i primi quattro sono già palesati e si tratta di Fabio Planamente, Andrea Razeto, Pietro Vassena e Corrado Salvemini. I primi tre sono già componenti della Giunta Esecutiva, mentre Salvemini fa parte del Consiglio Direttivo.
Uno dalla vela, due dagli accessori e uno dalle imbarcazioni a motore. Questa è la provenienza dei settori merceologici da cui arrivano i quattro candidati.
Fabio Planamente è General Manager del Cantiere del Pardo, proprietario dei marchi a vela Grand Soleil, produttore di imbarcazioni a vela da crociera e da regata da 39 a 46 piedi, e Sly, costruttore di prestigiose barche da 38 a 61 piedi.
Andrea Razeto fa parte della proprietà dell’azienda Fratelli Razeto&Casareto, che progetta e produce complementi e accessori per le costruzioni navali e articoli altamente specializzati dedicati alle imbarcazioni da diporto e commercializzati in tutto il mondo.
Pietro Vassena, oltre a essere figlio d’arte del grande motonauta Angelo Vassena (così come pioniere del mondo sportivo nautico è stato il nonno) è a capo di Lepanto Marine, che fa parte del Gruppo Lepanto, e che importa diversi importanti marchi di cantieri americani, come Bayliner e Cobalt e ne commercializza vari altri. Oltre a questo la sua azienda si occupa anche di noleggio barche, rimessaggio e assistenza a 360° delle imbarcazioni.
Corrado Salvemini è direttore commerciale di Mase Generators, una grande azienda specializzata nel settore dei gruppi elettrogeni per uso professionale e diportistico con potenze da 10 a 1.600 KVA.
La Commissione dei Saggi ha chiarito anche il sistema di voto che è possibile utilizzare e che è aderente alla Normativa di sistema di Confindustria, ovvero con l’obbligo di prevedere statutariamente meccanismi di attribuzione dei voti parametrati al contributo versato dalle aziende secondo scaglioni calcolati con progressione geometrica. Non sono ammessi nel Sistema meccanismi di attribuzione voti legati a differenti parametri.