Sunseeker Predator 55: celebra i 30 anni della gamma e strizza l’occhio alla Formula 1
Il Sunseeker Predator 55 rafforza la base dell'omonima e longeva gamma di barche hardtop, che quest'anno compie 30 anni: design inconfondibile, potenza da vendere, tecnologie all’avanguardia e materiali di alto livello.

Mesi movimentati per Sunseeker. Se l’autunno 2024 sarà ricordato per l’acquisizione del cantiere inglese da parte del fondo italiano FARO Alternative Investments, il 2025 è l'anno del lancio del Sunseeker Predator 55, uno yacht coupé bello, comodo e performante.
Sono già passati trent’anni dalla presentazione del primo Predator: correva infatti il 1994, e Sunseeker lanciava sul mercato il capostipite di 63 piedi. Da allora i modelli si sono moltiplicati – se ne contano 29 solamente tra il 2001 e il 2003 – contando anche delle apparizioni cinematografiche: si pensi per esempio al Predator 108 apparso nel primo 007 interpretato da Daniel Craig, nel 2006.
Per l’appunto il Predator 55 arriva in occasione del trentennale, per celebrare la gamma e per rinnovarla ancora una volta, ma più in generale questo yacht open hardtop di 17 metri invita anche ad abbracciare oltre 50 anni di innovazione del cantiere e di materiali sempre all’avanguardia.
Potenza e tecnologia a disposizione
Con 1450 cavalli a disposizione il Sunseeker Predator 55 è nato per regalare belle emozioni in navigazione. I motori sono infatti due Volvo Penta da 725 cv IPS950, che assicura una velocità massima dichiarata dal cantiere di 36 nodi.
E quando si dice Volvo Penta entra in gioco anche tutta la tecnologia complementare per agevolare la gestione della barca, quindi tra i vari optional sono disponibili anche e il joystick di manovra per facilitare l’ormeggio.
Manovrabilità e stabilità in navigazione sono invece garantite dai trim tabs automatici e preprogrammati, mentre a rendere le manovre più semplici negli spazi stretti – e senza lasciare la postazione di comando – sono le sei telecamere del sistema Garmin Surround View, piazzate strategicamente per non lasciare angoli ciechi.
L’hard top che arriva dalla Formula 1
Il Predator 55 mostra una silhouette sportiva senza essere aggressiva, che non omette una certa morbidezza delle linee. Elemento dominante a livello delle murate sono le vetrate nere, che danno movimento con le loro geometrie variabili; lo stesso colore nero viene ripreso con fare deciso anche dall’hard-top, e proprio qui fa capolino una delle peculiarità di questo 17 metri.
L’hardtop, infatti, presenta un tettuccio apribile in carbonio, che impiega una tecnologia di laminazione mutuata dal mondo della Formula 1. Copertura che, con i suoi 2,5 per 3 metri di ampiezza, è attivabile direttamente dalla timoneria, così da svelare – o nascondere – il cielo con un solo gesto.
Gli esterni del Sunseeker Predator 55
A poppa l’ultimo nato di casa Sunseeker presenta una piattaforma poppiera sommergibile, che può essere sfruttata sia per rinfrescarsi sia per sollevare il tender. Battello di servizio che, va sottolineato, può essere riparato nel garage integrato nell’ampio prendisole poppiero, in grado di ospitare un Turbojet 325. Sempre a poppa troviamo un un divano a L e un tavolino.
La zona lounge riprende poi forma a prua, dove si arriva percorrendo i larghi passavanti: qui non manca un grande prendisole centrale – che nasconde peraltro sotto di sé un generoso spazio per stivare le dotazioni di bordo – con un divano incassato a completare il tutto.
Gli interni del Sunseeker Predator 55
Gli interni del Predator 55 si prestano a diverse configurazioni. Nella sua forma standard, il piano esterno a uso bar continua nel salone di coperta sviluppandosi nella cucina di bordo, fornita di tutto il necessario.
Va però detto che si potrebbe scegliere di sostituire il mobile cucina con un lungo divano, posizionando così fornelli e lavello sottocoperta, negli spazi in cui la configurazione standard presenta uno spazio conviviale oppure, eventualmente, una cabina doppia.
Ma restiamo nella versione ‘A’ proposta da Sunseeker: se a dritta del main deck si sviluppa la cucina, a sinistra troviamo invece un comodo divano, superato il quale si arriva alla timoneria con affiancato prendisole.
Spostandosi sottocoperta, l’attenzione non può che andare prioritariamente alla cabina armatoriale, dove la larghezza del Predator 55 di 4,95 metri può essere apprezzata in tutta la sua pienezza.
Qui troviamo infatti letto matrimoniale, cabina armadio, bagno privato e spazio a volontà per muoversi senza ostacoli, potendo peraltro contare su una buona illuminazione naturale.
Procedendo verso prua si trova un piccolo salotto con annessa cabina storage (e sono questi gli ambienti che potrebbero eventualmente lasciare spazio alla cucina o a una terza cabina con doppio letto singolo) per poi incontrare la seconda cabina, a sua volta matrimoniale, con toilette en-suite e armadio.
Sta quindi all’armatore decidere come sfruttare al meglio gli spazi generosi di questo yacht: chi desidera più spazio conviviale sposterà la cucina al lower dek, chi intende navigare con gli amici aumenterà i posti letto, e chi non ha esigenze particolari… seguirà la linea standard proposta ai saloni autunnali da Sunseeker.
La scheda tecnica del Sunseeker Predator 55
Lunghezza f.t. | 17,15 m |
Larghezza | 4,95 m |
Immersione | 1,40 m |
Serbatoio carburante | 1.800 l |
Serbatoio acqua dolce | 430 l |
Serbatoio acque nere | 150 l |
Motori | 2x725 cv Ips950 |
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