A pesca con Fabio Storelli, scopriamo i suoi segreti

Categorie: Fishing
12 Ottobre 2018
A pesca con Fabio Storelli, scopriamo i suoi segreti

Incontriamo per la seconda volta Fabio Storelli, capitano IGFA e cerchiamo di carpirgli qualche segreto sul suo modo di pescare. Ecco cosa ci ha raccontato

Prima di iniziare la nostra intervista ricordiamo che Fabio Storelli non si limita alla sola attivitร  di โ€œinsegnare a pescareโ€, ma fornisce un servizio di charter da pesca. Infatti รจ titolare della TLM Nauticaย che prepara e consegna a chi vuole andare a pesca il mezzo per farlo giร  completo di tutto, esche comprese.

BoatMag. Comโ€™รจ andata la stagione per il noleggio di scafi da pesca? Hai notato un aumento di interesse al nostro mondo?

Fabio Storelli. La stagione estiva appena conclusa ha visto un notevole incremento della locazione di natanti per la pesca sportiva. Nel mio caso ho riscontrato grande interesse verso il servizio offerto da TLM Nautica che, oltre a proporre barche in ordine ed efficienti, le offre con la massima tecnologia possibile al servizio di ogni pescatore. Le nostre barche infatti dispongono di motorizzazioni nuove con consumi ridotti, ben otto portacanne per soddisfare ogni tecnica di pesca, un guadino, una ghiacciaia, la possibilitร  di avere a bordo la vasca del vivo e un GPS/eco Humminbird con mappa Navionics con spot di pesca giร  salvati sulla mappa, oltre alla possibilitร  di noleggiare attrezzature da pesca e reperire le esche naturali o artificiali.

BoatMag. Cโ€™รจ stato questโ€™estate qualche episodio che ricordi in modo particolare, o qualche cattura insolita?

Fabio Storelli. A dir la veritร  non ho avuto molto tempo per uscire a pesca, ma a fine giugno, in una delle prime serate di prova a totani, ci siamo trovati nel bel mezzo dellโ€™oscuritร  a pescare a spinning sulle mangianze di tombarelli, non a vista bensรฌ a โ€œorecchioโ€. รˆ stato davvero strano e piacevole spegnere il motore in mezzo al mare, sentire lo scroscio dei pesci in mangianza, raggiungerli e lanciare nel buio con lo strike a sorpresa. Unโ€™esperienza davvero particolare. Parlando invece dei clienti, tra la miriade di delfini presenti nel mar Ligure, molti hanno potuto letteralmente giocare con una coppia di mante, animali fantastici e davvero rari da incontrare nelle nostre zone.

BoatMag. Tra le tante prede che in questo fine stagione si possono insidiare, quali consigli e perchรฉ?

Fabio Storelli. La tecnica principe รจ sicuramente lo spinning sulle mangianze, tecnica adrenalinica che ti porta a cercare le cacciate dei pelagici in mezzo al mare, seguendo i gabbiani e lโ€™istinto che con lโ€™esperienza ti fa capire subito quali saranno gli hot spot migliori. Nelle mangianze ti puรฒ capitare di tutto, dal tombarello a โ€œsua maestร โ€ il tonno rosso, passando per le lampughe e palamite che amano cacciare spesso ai bordi esterni della palla di acciughe.

BoatMag. Questโ€™estate abbiamo visto molte catture di totani. Ma รจ una preda cosรฌ facile da catturare? Quali sono i tuoi segreti per non โ€œimbiancareโ€ in questa specialitร  e con quale attrezzatura ti approcci? A quali profonditร  medie?

Fabio Storelli. La pesca del totano, detto โ€œtotanassaโ€, in Liguria si pratica da vecchia data. I nostri nonni usavano la lenza a mano utilizzando nylon molto spessi e cestelli di aghi spesso autocostruiti. Oggi รจ cambiato tutto e la lenza a mano รจ stata sostituita da canna e mulinello, a volte elettrico, che permette di raggiungere anche profonditร  notevoli. Nel nostro caso perรฒ la pesca si fa principalmente con canna e mulinello a mano, utilizzando canne da inchiku o slow pitch e, inverosimile, totanare leggere anzichรฉ le vecchie molto pesanti. Questo per riuscire ad avere una maggiore sensibilitร  nel percepire, non solo gli attacchi, ma anche e soprattutto gli โ€œassaggiโ€ dei totani piรน sospettosi. Tecnicamente la pesca dei totani non ha nulla di difficile, organizziamo regolarmente battute di pesca al totano anche con neofiti e i risultati arrivano subito. Col tempo e lโ€™esperienza perรฒ si riesce a capire e percepire dove stazionano i banchi di totani e le mangiate piรน timide. Lโ€™amico e compagno di pesca Maurizio (detto โ€œMaurice della Tavernโ€, ci tengo a citarlo!) ha studiato e creato un nuovo tipo di totanara in grado di aumentare la percentuale di catture e diminuire drasticamente le perdite che normalmente ci sono con le totanare tradizionali. Il trucco? Ami con ardiglione. Certo non รจ una novitร , ma il particolare modo di costruzione adottato da Maurizio, alleggerendo il piรน possibile la totanara, ha permesso di avere ottimi risultati in termini di catture.

BoatMag. Suggerisci ai nostri lettori โ€œuna cosa da non fare maiโ€ quando si va a totani.

Fabio Storelli. Una cosa da evitare assolutamente se si utilizzano totanare convenzionali รจ il fermare il recupero con la preda allamata. Il totano, a differenza del calamaro, ha tentacoli molto forti che permettono al totano di divincolarsi e togliersi dagli aghi. Ecco perchรฉ noi utilizziamo le totanare create con ami con ardiglione.

BoatMag. Tra le tante specialitร  che pratichi cโ€™รจ anche quella dello spinning light sulle mangianze. Ci vuoi spiegare di cosa si tratta e perchรฉ ti attrae questa specialitร ?

Fabio Storelli. Come accennato prima lo spinning sulle mangianze รจ una tecnica molto dinamica, infatti permette di avere sempre massima concentrazione verso la ricerca del pesce, cosa che in altre tecniche spesso non cโ€™รจ, aspettando solo che il pesce abbocchi. Nello spinning invece sei sempre con lo sguardo piantato sullโ€™orizzonte alla ricerca di uno schizzo o un gabbiano che si lancia in acqua nel tentativo di prendere le acciughe. Tutto questo rende la tecnica dello spinning sulle mangianze qualcosa di estremamente affascinante. Per praticarla, perlomeno nel nostro mare che raggiunge profonditร  elevate giร  a pochi metri dalla riva, non รจ necessario avere un fishing boat da capogiro, ma anche un piccolo open motorizzato con un buon 40 cavalli e opportunamente attrezzato puรฒ portarci in tutta sicurezza e velocitร  sulle mangianze. Una volta raggiunte non si dovrร  assolutamente passarci sopra, ma fermarsi alcuni metri prima e tentare un lancio al suo interno con le esche migliori, spesso scelte di lunghezza uguale alla misura presente in quel momento del pesce foraggio. Le esche migliori? Sicuramente jig e siliconici anche se da qualche anno sta spopolando la moda della โ€œbombarda e raglouโ€ che, devo ammettere, รจ alquanto proficua.

BoatMag. Unโ€™altra tecnica di cui si sente parlare รจ il โ€œtenya fishingโ€. Ci puoi spiegare in modo semplice in cosa si differenzia dalle altre tecniche e per quali prede รจ ideale?

Fabio Storelli. รˆ una tecnica che amo: il tenya fishing lo pratico durante tutto il periodo invernale quando ormai le mangianze sono un lontano ricordo. รˆ una tecnica molto semplice, ma che richiede attrezzature adeguate e una sensibilitร  nella mano nel percepire le tocche del pesce intento a mangiare lโ€™esca. Si pratica con unโ€™esca che di solito รจ formata da un piombo (spesso colorato e dalle forme piรน strane) che ha annegato al suo interno un amo di generose dimensioni e un occhiello dove collegare un assist di alcuni centimetri che termina con un secondo amo piรน piccolo. Sullโ€™amo grande solitamente si innesca un gambero o un totano, portando cosรฌ un doppio richiamo verso il predatore dato dal piombo e dallโ€™esca naturale. Proprio in questi giorni ho ricevuto in regalo dei tenya artigianali costruiti per me con forme presenti in natura: cozze, teste di gambero e di conchiglia che non vedo lโ€™ora di provare!

BoatMag. Quali sono le esche (vive o artificiali) che prediligi per i tipi di pesca che pratichi abitualmente e perchรฉ?

Fabio Storelli. Di esche utilizzate ne ho molte, ma se parliamo di bolentino, tecnica da me praticata abitualmente, il gambero rosa locale sulla pesca del pagello fragolino ha sicuramente una marcia in piรน. Se invece parliamo di spinning e traina costiera, il ventaglio di esche spazia dai metal jig scelti fra quelli piรน piccoli (massimo 25 grammi), tutte le testine piombate innescate con le gomme e, di sicuro successo, i pinโ€™s minnow da 5 e 7 centimetri che a traina non sbagliano un colpo. Nel tenya fishing invece uso spesso i gamberi, ma a volte esagero e innesco piccoli totani interi quando mi trovo su fondali di scoglio e vado a caccia dei grandi scorfani rossi.

BoatMag. Quali sono le tre cose irrinunciabili che porti sempre con te quando vai a pesca?

Fabio Storelli. La prima cosa che non scordo mai รจ il mio PLB (Personal Locator Beacon) che mi garantisce quel livello di sicurezza e tranquillitร  anche quando capita di andare a pesca da solo. Sulla sicurezza ho investito molto, perchรฉ il divertimento รจ bello, ma il rischio mi piace fino a un certo punto. La seconda cosa che non deve mancare mai in barca รจ il ciuccio di mia figlia Martina che, attaccato alle chiavi, da ormai nove anni รจ diventato il vero e unico porta fortuna salva cappotto, e devo dire che funziona alla grande. La terza รจ sicuramente la cassetta per tutte le stagioni, una sorta di borsa porta attrezzature che lascio sempre in barca dove ho stipato diverse esche e oggetti per essere pronto per ogni tecnica di pesca. Questo perchรฉ troppe volte mi sono trovato ad affrontare mangianze di tombarelli fuori stagione con a bordo solo attrezzature ultralight che poco potevano fare contro i treni del mare.

Pesca alla traina con il vivo? Leggi i consigli di Walter Ferraro

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Luciano Pau

Giornalista con esperienza ultratrentennale nel mondo della nautica, e motonautica in particolare, si รจ da tempo specializzato anche nella pesca sportiva, settore dove ha maturato una profonda esperienza come giornalista e organizzatore di eventi.
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