Palumbo Group entra in Mondomarine
Con l'affitto del ramo d'azienda per un periodo di sei mesi, Palumbo Group entra in Mondomarine e sblocca una situazione spiacevole che andava avanti da mesi. Con l'auspicio di fare ulteriori passi.
Mondomarine e Palumbo Group, ovvero: da una parte, un costruttore di megayacht che si è fatto un nome e soprattutto un'immagine grazie a esemplari iconici come Tribu, primo yacht a ottenenere il certificato Green Star del R.I.Na. e famoso per avere circumnavigato il globo più di una volta con il suo armatore Luciano Benetton. Dall'altra, un gruppo fra i leader in Europa nel refitting di grandi dimensioni (sia megayachts col marchio Palumbo Superyacht Refit, sia navi commerciali e mercantili), con una divisione yachting di lusso (Columbus Yachts) e fresco dell'acquisizione di una marchio avviato come Isa Yachts.
Sei mesi d'affitto e poi l'eventuale acquisizione
Le due realtà si sono incontrate per l'ufficializzazione dell'ingresso di Palumbo Group in Mondomarine, che comunque avviene per step iniziando con l’affitto del ramo d’azienda del solo cantiere di Savona e per un periodo di sei mesi, permettendo così il riavvio dei lavori, peraltro con il reintegro di 9 dipendenti.
Ma il vero obiettivo è di procedere successivamente, a seguito della eventuale acquisizione definitiva, al riassorbimento di un cospicuo numero di lavoratori della Mondomarine e fare della sede ligure uno dei fulcri della propria rete nell'Italia occidentale.
Dopo la recente acquisizione dei cantieri ISA Yachts di Ancona, diventati uno dei principali siti di produzione di superyacht del gruppo (quattro unità sono attualmente in costruzione), non si può non vedere l'operazione - se dovesse andare in porto in maniera definitiva - come un'ulteriore espansione di Palumbo nel Mediterraneo. Le sedi a oggi sono ad Ancona, Messina, Napoli, Malta e Marsiglia e fanno della divisione refitting il più grande network nel Mediterraneo nel suo segmento.
Lo storico cantiere nautico Mondomarine di Savona, il cui ultimo proprietario Alessandro Falciai è stato anche presidente di banca MPS, versava da mesi in situazione di crisi, tanto che si era appena giunti alla fase di liquidazione giudiziale. Negli ultimi mesi diverse volte abbiamo letto sulle cronache dei quotidiani notizie relative a indagini della magistratura e picchetti dei dipendenti: ora l'auspicio è che si sia giunti a una svolta positiva.
Per dovere di cronaca va riportato che lo stesso Falciai sostiene di avere “richiesto” in prima persona le indagini sull'operato dell'azienda Mondomarine, dopo aver inoltrato alla magistratura un'analisi interna da lui commissionata per effettuare una verifica contabile.