Omikron OT-60: il gusto della lenta navigazione in dislocamento che piace anche all'ambiente
Tanta attenzione alle forme della carena, agli spazi a bordo e alla diffusione di luce naturale, queste le prime caratteristiche che abbiamo rivelato nel nostro test del nuovo Omikron OT-60, la navetta dislocante di 18,41 metri proveniente dalla Grecia, che punta ad abbattere consumi ed emissioni.
Il fascino di una barca a vela è ineguagliabile ma, se si fonde il suo piacevole stile di lenta navigazione in lunghe crociere con i vantaggi (pratici e dinamici) di una barca a motore, il risultato ha un nome: Omikron OT-60.
È una navetta dislocante di 18,41 metri costruita dal cantiere grego Omikron Yachts, che ha debuttato nel mondo della nautica a motore proprio con questa barca, volutamente ispirata al mondo della vela, tanto da essere stata progettata da due velisti: Lorenzo Argento, per gli interni e gli esterni, e Juan Kouyoumdjian per l’architettura navale.
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Chi è Omikron Yachts
Prima di iniziare a parlarvi di questa novità della nautica è doveroso fare un piccolo passo indietro per capire cosa è Omikron Yachts.
È un nuovo cantiere greco nato nel 2019 sotto l’ala di Olympic Marine, colosso del sud-est europeo, che si occupa del restauro e del rimessaggio di grandi imbarcazioni.
L’Omikron OT-60 nasconde tanti segreti che lo rendono così speciale, motivo per cui per scoprirlo e per comprenderlo più a fondo ci siamo addentrati nelle strutture dove viene ingegnerizzato e assemblato.
Sviluppato e progettato a due passi dal Tempio di Poseidone
Per concretizzare il progetto Omikron OT-60, Olympic Marine ha ridato nuova vita ad aree del cantiere in disuso da anni e ha messo a frutto la sua esperienza nel settore, per far sì che il processo di progettazione e produzione possa avvenire tutto in loco, scelta che permette di aver un maggior controllo sulla qualità dei componenti, ma anche di ridurre al minimo l’impatto ambientale dell’attività.
L’OT-60 prende forma nell’area compositi, dove lo scafo, la struttura interna di irrigidimento spider frame e la tuga in carbonio vengono creati da zero partendo da un accurato mix di fibre e resine.
La catena di montaggio supporta fino a tre/quattro imbarcazioni per ottimizzare le tempistiche e, di conseguenza, l’impegno delle maestranze al lavoro: lo scafo passa poi in cabina di verniciatura, mentre nella zona carpenteria vengono assemblate le strutture interne e i mobili.
Tra gli aspetti più interessanti, è proprio Omikron a mettere insieme i vari strati in legno e materiali fonoassorbenti, per trovare il perfetto bilanciamento tra funzionalità, leggerezza, cura del dettaglio e riduzione degli sprechi.
Infine, viene allestita la sala macchine (che nasconde tutta l’accessoristica legata al lato tecnico dell’imbarcazione) e il ponte sotto coperta, il cui impianto elettrico è sviluppato e assemblato in loco.
Come è fatto l'Omikron OT-60
L'OT-60 è un motoryacht dislocante lungo 18,41 metri e largo 6,06, che è ispirato al mondo delle barche a vela, e non soltanto in termini estetici.
Disegnato proprio da due velisti, Lorenzo Argento per interni ed esterni e Juan Kouyoumdjian per l’architettura navale, è stato progettato per affrontare crociere a lungo raggio con le qualità dinamiche di una barca a vela.
Lo scafo infatti ha forme pulitissime e accuratamente studiate per ridurre la resistenza dell’acqua e per aumentare efficienza e stabilità, sia in navigazione sia all’ancora.
Saliti a bordo, uno dei dettagli che salta subito all’occhio è la passerella di accesso al molo che, oltre ad avere un buon sostegno quando ci si transita sopra, in posizione di riposo si mimetizza con il piano di calpestio.
A poppa si viene accolti da un’ampia area con doppia dinette che sfrutta tutti i 6 metri di baglio, e si può anche avere una piccola griglia “vista mare” per spassarsela in compagnia.
Anche i passavanti sono molto larghi e facilmente percorribili: arrivati a prua, dove lo scafo acquisisce forme sempre più snelle come su una vela, si viene accolti da un prendisole molto ampio. Ma non è tutto: anche il tetto della tuga è dotato di cuscini per sdraiarsi a prendere il sole.
Salone e cucina in un open space, ma ben separati e super illuminato
A livello di gestione dello spazio, l’Omikron OT-60 mostra interni valorizzati da materiali naturali e colori neutri, che fanno sentire a casa. Ci sono anche tante soluzioni intelligenti come i cuscini ribaltabili, che nascondono dei porta bicchieri per dare una doppia identità alle varie zone dell’imbarcazione.
Ciò che più sorprende, però, sono i volumi interni del ponte di coperta: la cucina, completamente accessoriata (frigo, freezer, fornelli, forno e lavandini), è stata posizionata a prua, in un ampio open space su un livello ammezzato fra il ponte principale e quello inferiore.
Nell'area di prua sottocoperta, invece, c’è la cabina armatoriale con la doccia separata dai servizi, mentre al centro ci sono altre due cabine doppie, dove anche chi è sopra il metro è ottanta può stare comodamente in piedi.
Capita poche volte di andare sottocoperta e sentirsi come a casa, non tanto per lo spazio, che pure sull’Omikron OT-60 non manca, quanto per la luce naturale che illumina tutti gli ambienti, comprese le cabine degli ospiti.
Infatti, sia all'altezza dei passavanti sia sulla murata sono presenti delle vetrate che illuminano a giorno e ci sono anche tre oblò apribili, per fare girare aria.
Due piccoli propulsori da 250 cv sono sufficienti per navigare su un 18 metri dislocante
Sembra assurdo pensare che uno yacht di 60 piedi sia spinto solo da due compatti motori a gasolio fino a un massimo di 250 cv, ma come vi abbiamo anticipato,grazie a un accuratissimo studio dello scafo, il nuovo Omikron OT-60 è in grado di regalare piacevoli navigazioni a basse andature e con il minimo impatto ambientale.
Le due eliche in linea d’asse permettono di raggiungere una velocità massima di 16 nodi, ma il valore più sorprendente è l’autonomia che, a 8 nodi, raggiunge le 1000 miglia nautiche, a conferma che tante piccole accortezze possono fare la differenza per ottenere risultati rispettando l'ambiente.
Il risultato è una navigazione e molto piacevole. La conferma l’ho riscontrata in prima persona: in marcia a circa 10 nodi, seduto a poppa esattamente sopra alla sala macchine, sembra di navigare in elettrico.
I motori a gasolio non vibrano e non si fanno sentire: l’unico rumore che si riesce a percepire è quello della scia d’acqua lasciata dallo scafo, così che ci si possa rilassare e godere l’ambiente in cui si è immersi.
Il bello della navigazione lenta: come si naviga sull'Omikron OT-60
Se è vero che il fascino di una barca a vela è ineguagliabile, è anche indiscutibile che serva pure una certa esperienza e un certo impegno per farsi spingere dal vento.
A bordo dell’OT-60, però, si scopre un nuovo gusto di navigare: piacevolmente spinti dai motori ma anche pienamente immersi nei suoni del mare. Lo scafo spacca le onde senza scomporsi e restituendo comfort e controllo del mezzo. Il tempo rallenta e ci si riesce a godere lo spettacolo naturale in cui si è immersi senza pensieri.
L’effetto è tutto nuovo, magico e sorprendente, merito anche della postazione di comando con vista a 360° in grado di valorizzare il legame con il grande blu. Confermo anche gli eccezionali consumi: fino ai 10 nodi sono molto contenuti, circa 24 litri/ora complessivi.
Salgono notevolmente a tutta manetta, ma non è questo l’obiettivo dell’Omikron OT-60 e in ogni caso sono comunque di tutto rispetto, perché alla velocità massima di 13,6 nodi abbiamo consumato 105 litri/ora complessivi.
Clicca e leggi nel nostro articolo tutte le differenze fra le varie tipologie di carena
Sostenibilità non significa solo elettrico
L’Omkiron OT-60 è senza dubbio uno yacht che sorprende: prima di tutto per la cura del design, l’attenzione per gli spazi con cui condividere momenti a contatto con il mare e per gli ambienti luminosi che fanno stare bene.
Voglio però aprire una parentesi sulla filosofia Omikron, che punta a offrire una nuova nautica sostenibile. Infatti, la propulsione elettrica non è ancora pronta per imbarcazioni così grandi e allora è giusto fare piccoli passi e sviluppare dei prodotti innovativi che vadano verso un concreto rispetto della natura.
L’Omikron OT-60 lo fa, ed è una barca con cui godersi il mare a basse andature, ma soprattutto con tanta attenzione ai consumi, e non solo quelli di carburante.
I numeri dell'Omikron 0T-60
Scheda Tecnica
Lunghezza f.t. | 18,41 m |
Larghezza | 6,06 m |
Immersione | 0,86 m |
Dislocamento a vuoto | 20.000 kg |
Serbatoio carburante | 1.200 l |
Serbatoio acqua | 600 l |
Portata persone | 12 |
Cabine | 3 |
Motori | 2x150 o 250 cv |
Certificazione Ce | A |
I dati della prova
Giri/Minuto | Velocità (nodi) | Consumi (litri/ora) | |
750 | 3,2 | 1,4 | |
1.000 | 4,3 | - | |
1.500 | 5,9 | 6,8 | |
2.000 | 8 | 13 | Crociera economica |
2.500 | 9,15 | 24 | |
2.600 | 10,5 | 36 | Crociera veloce |
3.000 | 11,5 | 54 | Crociera veloce |
3.500 | 13 | 105,2 | |
3.600 | 13,6 | 105,4 | Velocità massima |
Clicca ed entra nel sito ufficiale di Omikron Yachts (sito in inglese)