Nuove cariche manageriali in Garmin per lo sviluppo e l'integrazione di nuove tecnologie
Garmin ha già presentato una prima tranche delle sue novità di prodotto per il 2019. Ma l’anno che sta per arrivare ha portato novità anche a livello manageriale, che vede Andrea d’Amato, già responsabile dello sviluppo del mercato italiano di Garmin Marine, volare per l’Europa con una nuova carica, quella di Emea Business Development Manager Marine.
Al di là delle definizioni sempre più complicate delle qualifiche manageriali, Andrea D’Amato avrà il compito di portare a livello europeo ciò che di buono e, perché no, anche di innovativo, ha fatto in Italia in termini non solo di puro business aziendale ma (soprattutto per ciò che può interessare di più i fruitori dei prodotti della casa americana), anche in termini di vera evoluzione della strumentazione elettronica Garmin.
Un esempio lo possiamo individuare nella politica di acquisizioni di aziende ad alto contenuto tecnologico, messa in atto da Andrea d’Amato, per integrare la loro tecnologia con quella di Garmin e ottenere dunque prodotti estremamente evoluti e sempre più completi sotto un unico brand, quello appunto di Garmin.
È stato il caso dell’acquisizione di Navionics (leggi qui), i cui dati, molti dei quali di proprietà esclusiva, sono ora strategicamente messi insieme a quelli della cartografia BlueChart sviluppata da Garmin per offrire una mappatura di una completezza senza precedenti. E guarda caso, proprio come novità di quest’anno, Garmin Marine ha presentato la nuova generazione della cartografia BlueChart, la G3 (leggi qui).
Si può citare anche il caso dell’acquisizione di Trigentic (leggi qui), società specializzata in prodotti, soluzioni e servizi nel mercato dei sistemi integrati e dell’alimentazione per imbarcazioni con il marchio EmpirBus.
Insomma, accanto a un’Europa che sta incendiando le cronache economiche e politiche del nostro Paese, c’è un’Europa che ha ancora molto da dare in termini di sviluppo di prodotti di nuova generazione, che poi saranno quelli che, auspicabilmente presto, ci arriveranno fra le mani con funzioni che al momento forse non possiamo nemmeno immaginare.
Dall’Italia all’immensa
Europa per fare
“campagna acquisti”,
ma non solo, a tutto
vantaggio dell’evoluzione
dei prodotti della
next generation di Garmin
Non sarà certo una passeggiata per il nuovo manager europeo, ma se Andrea D’Amato è il primo, e dunque l’unico, italiano a essere stato chiamato dalla casa madre americana per accomodarlo nell’immensa Europa a sviluppare le strategie europee di crescita di Garmin, significa che il valore manageriale è di alto spessore, senza bisogno di stare a elencare le molteplici esperienze acquisite nel corso della sua carriera.
Andrea D’Amato comunque ha 56 anni ed è approdato in Garmin nel 2011 dopo dieci anni trascorsi in Deck Marine SpA come Key Account Manager.
Con il nuovo incarico di Emea Business Development Manager Marine, lascia il ruolo di Sales & Marketing Manager della divisione Marine di Garmin Italia, che ora viene distribuito su due persone, tanto giovani quanto di lunga esperienza.
Simone d’Aiuto diventa il Sales Manager di Garmin Italia divisione Marine, mentre Carlo Brevini è il nuovo direttore Marketing e Comunicazione della sede italiana di tutti i settori merceologici in cui opera Garmin (Automotive, Sport & Fitness, Outdoor, Aviazione e, naturalmente, Marine).
Simone d’Aiuto, 39 anni, è entrato in Garmin nel 2012 come Key Account Marine e oggi raccoglie il nuovo incarico che lo vede a capo del settore e del team di vendite della divisione Marine di Garmin Italia. È il risultato di una continua azione, con la guida di Andrea D’Amato, che gli ha permesso in prima battuta di accumulare esperienza nelle vendite e, successivamente, di fare la sua parte in modo molto costruttivo, insieme al team di Garmin Marine Italia, nell’attività di sviluppo del business e di valorizzazione del brand, tanto che oggi Garmin registra un fatturato triplicato negli ultimi sette anni.
Carlo Brevini è ancora più giovane, ha solo 30 anni (appena compiuti), ma è già stato messo a capo di tutto il marketing e la comunicazione di Garmin Italia a soli tre anni dal suo approdo in azienda, dove è arrivato per supportare D’Amato in questi ambiti. Brevini sa muoversi molto bene nelle grandi aziende di caratura internazionale, del resto nel suo curriculum ci sono trascorsi in Colmar, Lacoste e Heineken, e se questo da un lato gli ha permesso di entrare di buon grado in Garmin per la divisione Marine, dall’altro lato gli ha dato modo di affrontare con maggiore scioltezza tutto il carico di lavoro che un brand di questa portata richiede per mantenere l’immagine sempre ad alto livello. Gestire i testimonial e i brand ambassador con tutte le loro attività di promozione, seguire l'ufficio stampa e far fonte alle richieste degli utenti sono solo alcuni dei rami in cui Carlo opera e ora lo fa con il massimo ruolo di responsabilità, moltiplicato per tutte le branche di Garmin, e un team in più da gestire: il suo staff di collaboratori.
Insomma, un operato, quello di Carlo Brevini e di Simone D’Aiuto, che non è passato inosservato all’amministratore delegato di Garmin Italia, Stefano Viganò, il quale ha deciso di premiare le risorse interne affidando ruoli di grande responsabilità a due "giovanotti”, che ora dovranno fare maggiore appello a tutta la loro maturità intellettuale e manageriale.
A tutti i nuovi manager i migliori auspici e in attesa di toccare con mano i futuri prodotti che deriveranno dalle nuove strategie di Garmin, guardate qui cosa è già pronto sul mercato come novità 2019.