Novità 2018: con il Mercury Diesel 6.7L cresce la famiglia dei turbodiesel
Anteprima europea a Genova per il nuovo Mercury Diesel 6.7L che amplia ulteriormente l’offerta di motorizzazione Diesel per la nautica da diporto.
Non solo aggressivi V8 a benzina, per il diporto Mercury sceglie un affidabile e all’avanguardia 6 cilindri in linea per ampliare la sua offerta. I nuovi Mercury Diesel 6.7L diventano con i loro 550 cv (ma sono offerti anche nelle versioni da 480 cv e 500 cv) i più potenti dell’offerta Diesel del colosso americano.
Mercury Diesel 6.7L, un motore all’avanguardia
I nuovi motori a iniezione elettronica Common Rail sono disponibili in configurazione entrobordo o con pod Mercury Zeus e sono compatibili con l’intera gamma di comandi e dispositivi elettronici SmartCraft di Mercury, tra cui i sistemi optional Joystick Piloting for Inboards e Joystick Piloting for Pods (Zeus). I motori Mercury Diesel 6.7L sono un po’ italiani, perché vengono assemblati presso lo stabilimento dedicato ai motori marini di FPT Industrial di Pregnana Milanese, e vantano soluzioni costruttive all’avanguardia come conferma l’impiego con successo della versione automotive sugli Iveco Eurocargo, leader di mercato tra i veicoli industriali di gamma media.
Non sorprende quindi che la nuova famiglia di motori Diesel “midrange” di Mercury offra eccellenti prestazioni in termini di accelerazione e velocità massima, il tutto all’insegna di un funzionamento fluido e silenzioso come abbiamo avuto modo di verificare in un’uscita in mare di test con un monocarena della FB Design (per la cronaca abbiamo toccato con mare mosso i 68 nodi).
Prestazioni ma anche attenzione ai budget: il sistema di controllo del motore e la tecnologia di iniezione elettronica Common Rail assicurano consumi ridotti, che si traducono in costi di gestione contenuti e autonomia elevata, ma anche emissioni sotto controllo con certificazioni EPA Tier 3, RCD 2 e IMO Tier 2. Il nuovo Mercury Diesel 6.7L è un sei cilindri in linea di 6.700 cc (alesaggio x corsa 104 x 132 mm) sovralimentato e post-raffreddato (turbocompressore singolo con valvola wastegate, alloggiamento della turbina con sistema di raffreddamento a base di glicole così come il raffreddamento del collettore di scarico) con un regime nominale di 3.200 giri/min e uno massimo di 3.280 giri/min. Tra le altre caratteristiche salienti: robusto coprimotore calpestabile, punti di manutenzione facili da raggiungere, raffreddamento a circuito chiuso con scambiatore di calore standard montato sul motore, tubo di scarico raffreddato ad acqua marina; il sistema di lubrificazione che prevede il filtro olio autodrenante per sostituzioni filtro pulite e ugelli di raffreddamento dei pistoni dotati di sistema di svuotamento nel carter dell’olio.
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