Nanni Industries va a tutto gas con il biocarburante HVO
Nanni Industries spinge sull’acceleratore dei biocarburanti: la gamma di propulsori da 10 a 1.200 cv sarà compatibile con l’olio vegetale idrotrattato, ovvero l'HVO.
di Manuele Cecconi
Quello che riguarda la sostenibilità ambientale è un tema di strettissima attualità, che ha le sue fortissime ripercussioni anche – e forse soprattutto! – nel settore della mobilità.
Negli ultimi anni quella che ormai conosciamo come “transizione ecologica” ha letteralmente rivoluzionato il mercato dei veicoli terrestri, in particolare quello delle auto, spingendo i costruttori a cercare e sperimentare soluzioni alternative ai motori… alternativi.
Ma l’elettrificazione, nonostante il suo ruolo di primo piano, non sembra essere la sola via possibile per il futuro, soprattutto nella nautica, dove le imponenti masse delle imbarcazioni abbattono l'autonomia a tempi brevissimi.
Per questo motivo si sta puntando molto anche su biocarburanti, cioè quei combustibili rinnovabili di origine non fossile, che mantengono accesa la speranza di quanti auspicano a una “seconda vita” dei motori a combustione interna. Anche nel settore della nautica.
La promessa del biocarburante: -85% di Co2 e -25% di emissioni NOx
Fra i primi player nautici a cavalcare il filone dei biocarburanti c'è Nanni Industries, azienda italio-francese specializzata nella realizzazione di propulsori per uso marino e di generatori, che ha annunciato di aver integrato il biocarburante HVO nella sua gamma di motori di propulsione, nel range da 10 a 1.200 CV, e dei gruppi elettrogeni, da 5 a 150 kW.
Tale compatibilità consente, come dichiarato dal costruttore, di tagliare dell’85% le emissioni di anidride carbonica e del 25% le emissioni di NOx, per una riduzione sensibile dell’impatto ambientale risultante dalla navigazione.
Cos'è e come fatto il biocarburante HVO
L'Hydrotreated Vegetable Oil, ovvero l'HVO (olio vegetale idrotrattato), è una delle principali innovazioni nel campo dei biocombustibili.
Questo biocarburante è ottenuto da oli vegetali e prodotti di scarto come l'olio di colza, di soia e di palma, sottoposti a un processo d’idrogenazione. Tale processo prevede l'introduzione d‘idrogeno nella miscela per produrre un diesel sintetico senza la necessità di impiego di additivi.
Il risultato finale è un carburante interamente rinnovabile, derivato dai rifiuti e materiali di scarto: commercializzato in conformità alla norma EN 15940, l'HVO è disponibile su richiesta presso i punti vendita di carburante.
Nanni Industries, oltre 70 anni di storia nella nautica
Fondata nel 1952 a Milano, Nanni è da più di 70 anni un attore di primo piano nel mondo della nautica da diporto e professionale, sia civile che militare.
L'azienda non si dedica solo alla costruzione di power unit, ma produce anche sistemi di monitoraggio, sistemi per il controllo remoto degli impianti e joystick per il governo delle imbarcazioni, con una presenza capillare, che va dalle piccole barche di 5 metri fino ai superyacht e alle applicazioni commerciali.
Nanni Industries conta su una rete di ben 900 distributori in 85 paesi e nella sua attività spiccano anche collaborazioni con Man, Kubota, Toyota, John Deere e Scania.
Già da tempo ha intrapreso la strada verso una maggiore sostenibilità ambientale, spingendo l'acceleratore non solo sull'inquinamento gassoso, ma anche su quello acustico.
Uno dei suoi fiori all’occhiello, infatti, è la linea di generatori Soundless, con tecnologia che consente di ridurre la rumorosità dei gruppi elettrogeni fino a 61.7 dBA (il valore più basso del mercato) incrementando dunque il comfort di bordo.
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