“Missione Olimpiadi 2024”: in corso il nuovo raid del Club del Gommone da Varazze a Parigi
Un nuovo raid del Club del Gommone è partito da Varazze (Sv) alla volta di Parigi nell'ambito della "Missione Olimpiadi 2024" promossa da Suzuki e Nuova Jolly. Arrivo previsto il 2 giugno 2024.
di Maurizio Massa
Missione Olimpiadi 2024 è un raid-avventura del Club del Gommone di Milano, pensato e organizzato per unire in maniera simbolica l’esperienza olimpica della prossima estate con quella invernale, che si terrà a Milano e Cortina nel 2026, e proprio per questo, a tale raid ne seguiranno altri due: uno a maggio 2025 e uno a febbraio 2026.
I protagonisti di questa spedizione sono sette equipaggi partiti da Varazze, sul ponente ligure, che si alternano lungo tutta la rotta verso la meta di Parigi, il cui arrivo è previsto per il 2 giugno, su un gommone Nuova Jolly di 7,50 metri (il Prince 24) equipaggiato con un fuoribordo Suzuki DF300 AP.
Una staffetta che attraversa il continente europeo lungo 3.100 miglia di navigazione e che non sarà una passeggiata, visto che dovranno affrontare luoghi e aree non facili, come il Golfo del Leone e l’oceano Atlantico.
Equipaggi, gommone e motore, ecco gli artefici della traversata
Gli equipaggi sono composti dai soci del Club del Gommone. Sono quindi gommonauti appassionati, ma sono anche avvezzi ai raid più impegnativi che il Club organizza ogni anno.
Il gommone che trasporta la Missione Olimpiadi 2024 da Varazze a Parigi è un Prince 24 di Nuova Jolly, lungo 7,50 metri, che per le sue caratteristiche tecniche e di costruzione garantisce una buona affidabilità in condizioni di mare mosso.
A spingere il gommone è un Suzuki DF300 AP, il fuoribordo della serie a comandi elettronici “Drive by wire” della casa giapponese
Questo motore, versatile e potente, spicca sia per la sua efficacia sia per i suoi bassi consumi, dato determinante soprattutto per chi va per tratte lunghe tipo le 3.100 miglia del raid.
La tecnologia VVT (Variable Valve Timing) controlla il core di questo fuoribordo, che è un V6 inclinato di 55° con cubatura da 4.028 e una coppia potente a bassi regimi. L'asse di trasmissione disassato rispetto all’albero motore, inoltre, permette di installare eliche di diametro grande, per sfruttare al meglio la potenza propulsiva del motore.
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Il sistema Suzuki Lean Burn a combustione magra completa l'efficacia del Suzuki DF300 AP anche sul fronte del contenimento dei consumi, una caratteristica oltre che apprezzabile anche fondamentale in un raid del genere, dove alte prestazioni e bassi consumi sono elementi essenziali per tutta la durata della navigazione... con buona pace dei gommonauti, che avranno di che divertirsi.
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