Lamborghini offshore Raging Bull, la mia altra auto è una barca da corsa
Per la Lamborghini offshore Raging Bull l’obiettivo non è il mondiale offshore Class 1. È piuttosto un capriccio di un ricco italo-americano.
Il nome Lamborghini non è per niente nuovo agli appassionati di motonautica, e di offshore in particolare, visti gli innumerevoli successi che i V12 di Sant'Agata Bolognese hanno ottenuto in Class 1, arrivando a vincere 10 titoli mondiali più altri sette nella versione preparata dagli arabi di Victory Team.
Ma il Lamborghini offshore Raging Bull è qualcosa di diverso: è un catamarano da corsa questa volta “carrozzato” Lamborghini. Non esattamente, ma diciamo che il suo proprietario era talmente entusiasta della propria Aventador 50° Anniversario che ha voluto replicarla anche in acqua.
Lamborghini offshore Raging Bull, cuore americano
Gino Gargiulo, imprenditore italo-americano che ha fatto fortuna a Miami nel settore della ristorazione, ha quindi deciso di farsi costruire dal rinomato cantiere MTI di Randy Scism un 48 piedi che avesse tutti i tratti estetici di una Lamborghini da strada. E così è nato il Lamborghini offshore Raging Bull, un progetto one-off che – si dice – è costato circa 1,3 milioni di dollari. Spinto da due Mercury Racing da 1350 cv ciascuno (sì, V8 americani... non si può avere tutto), questo catamarano tocca le 186 miglia all'ora, cioè circa 161 nodi.
Se i motori non sono proprio Lamborghini, l'estetica richiama la Aventador in moltissimi dettagli: oltre alla colorazione, ci sono i fari anteriori sulla punta dei due scafi, le enormi e slanciate prese d'aria laterali, il volante e gli specchi retrovisori dell'auto “di serie”, perfino le luci a led posteriori.
Ma Lamborghini offshore Raging Bull non si ferma qui: Gino Gargiulo ha infatti deciso che farà installare due motori ancora più potenti, i nuovi Mercury Racing da 1650 CV, per arrivare a una potenza totale di 3.300 cv e competere nelle classiche gare americane di Poker Run.