Intervista a Walter Ferraro che a quattro anni aveva già pescato un cefalo di un chilo
Genovese doc, Walter Ferraro a quattro anni, con suo padre, ha catturato un cefalo di un chilo. Simpatico e disponibile, Ferraro è una delle colonne del Garmin Fishing Team.
Come tanti Walter Ferraro deve la sua passione per la pesca al padre, ma anche a un ormai famoso cefalo. Infatti, non a tutti è capitato di pescare il primo pesce di ben un chilo a soli quattro anni. Un battesimo che ha lasciato il segno e oggi il pescatore genovese è uno dei più apprezzati protagonisti del professionale mondo della pesca sportiva e membro del Garmin Fishing Team.
BoatMag. Quel cefalo è stato fondamentale per far crescere la tua passione?
Walter Ferraro. Assolutamente sì! Ho iniziato a pescare con mio padre all’età di quattro anni e il mio primo “bigfish” è stato quel cefalo che mi ha dato l’entusiasmo di continuare. Sembra strano perché per molti il cefalo rappresenta un pesce da snobbare. Invece per me è stata la preda più ricercata per più di vent’anni di bolognese da terra. Scaltro, diffidente, imprevedibile… un pesce non per tutti.
BoatMag. Oggi c’è ancora spazio e voglia di far vivere ai bambini cose semplici come la pesca e il contatto con la natura?
Walter Ferraro. Per chi non è mai andato a pescare sono convinto che la voglia c’è e la vive come un sogno, ma la frenesia del nostro modo di vivere non ci consente di provare a ritagliarci questi spazi e le istituzioni non aiutano e non incentivano. Però, se hai la fortuna di provare e trovare uno spazio per vivere una giornata di pesca, stai tranquillo che poi il tempo per pescare lo trovi, perché è “un qualcosa” che ti entra dentro e che non ti lascia più. Se poi passi una giornata con tuo figlio, l’esperienza diventa indimenticabile per tutti.
BoatMag. Ti definisci un “pescatore allround a 360°”, nel senso che pratichi ogni (o quasi) tecnica di pesca. Ma quale preferisci in assoluto e perché?
Walter Ferraro. Mi piacciono tutte le tecniche per diversi motivi, dal Drifting al Light Jiggin, dalla bolognese alla traina d’altura. Il primo motivo è che ogni tecnica ha la sua stagione in base ai pesci più attivi e il secondo motivo è che praticando più tecniche, e avendo un ampio bagaglio di informazioni, vengono sempre nuove idee su come migliorare, provando metodi e approcci nuovi.
BoatMag. Qual è la tua preda preferita? Quella che rincorri più frequentemente e ti dà maggiori soddisfazioni?
Walter Ferraro. Ogni giorno esco in mare con degli obiettivi e ogni giorno ho la preda più ambita in base alla tecnica di pesca che sto praticando. Non necessariamente la preda deve essere grande per dare soddisfazione, ci si può divertire anche con un bel sarago pescato in bolognese. Certo è che l’ambizione di prendere un tonno da 200 kg o una ricciola di 50 kg c’è sempre.
BoatMag. A breve disporrai di una nuova barca americana per andare a pesca. Puoi darci qualche ragguaglio in più e il perché della tua scelta?
Walter Ferraro. Negli anni ho cambiato diverse barche, ogni volta facendo un salto di qualità che mi portava a raggiungere zone più lontane, più velocemente e in maggiore sicurezza. A breve arriverà il nuovo Regulator 23, oltre alle rifiniture e agli spazi interni perfettamente studiati, ho scelto questo modello per la sua velocità e la tenuta anche con mare formato.
BoatMag. Fai parte del blasonato Garmin Fishing Team. Da quanto tempo e come vivi questo tuo ruolo?
Walter Ferraro. Al di là della notorietà e del prestigio di far parte del Garmin Fishing Team, la cosa più importante per me è relazionarmi con gli altri membri su argomenti tecnici per la pesca e con i tecnici Garmin per l’utilizzo degli strumenti e delle nuove funzioni che sono sviluppate. Da appassionato di tecnologia, per me è entusiasmante provare in anteprima nuovi strumenti e conoscere nel dettaglio il loro utilizzo. Gli strumenti aiutano molto nella pesca, non tanto per catturare più pesci, ma per pescare con più consapevolezza. Oggi sapere su quale tipo di fondale ti stai trovando (sabbioso, roccioso, fangoso o misto), se nei paraggi ci sono scadute e quali prede ci sono intorno a te, è fondamentale per una buona uscita di pesca.
BoatMag. So che tieni corsi di pesca. Si tratta di corsi teorici, pratici o di entrambi? C’è molta richiesta?
Walter Ferraro. Da qualche anno saltuariamente organizzo dei corsi di pesca sia pratici che teorici. Sono giornate molto didattiche che nulla hanno a che vedere con un charter di pesca. Col charter si punta a divertirsi, pescare e prendere pesci. Nei miei corsi l’obiettivo è la formazione e raccontare le mie esperienze. Prendere un pesce non è importante in queste uscite, proprio perché si dedica la maggior parte del tempo alla tecnica.
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