Galeon 700 Raptor: il vento dell’Est
Dici Polonia e pensi a tristi e fatiscenti cantieri dell’iconografia socialista, invece ti trovi una barca bella, aggressiva il giusto e con arredi raffinati senza essere sfarzosi. Infine, e non guasta, naviga anche bene.
Un cantiere con una lunga tradizione, operativo nel diporto dagli anni Ottanta, ma con un passato di costruttore di barche da lavoro e oggi di yacht di prestigio. Dalla collaborazione con il progettista Tony Castro, che ha saputo interpretare nel migliore dei modi le indicazioni del cantiere, è nato questo 70 piedi che è tutto da ammirare. Non è solo bello, ma ha anche tanta personalità: non c’è che dire, con il 700 Raptor il cantiere polacco ha portato a termine un percorso virtuoso che ha generato un filone progettuale che brilla per l’originalità, per la qualità della costruzione e, lo scoprirò presto, anche per le doti nautiche.
Il Test
Usciamo dal porto sulla barca appoggio per il servizio fotografico e notiamo che la carena non è propriamente pulita, dovremo tenerne conto nel considerare le prestazioni, anche se i serbatoi sono oltre metà livello e a bordo saremo in sette persone, quindi condizioni abbastanza attendibili.
Il mare lo possiamo definire calmo per un 70 piedi e infatti il passo del Raptor è di quelli che fanno subito capire di che pasta è fatta una barca. Passaggio sull’onda deciso, ottima manovrabilità quando per esigenze fotografiche chiediamo virate più strette. Salgo a bordo per i rilevamenti di prassi. Le prestazioni si confermano ottime, noto che il comandante tiene un po’ di flap nell’ingresso in planata per poi eliminarli a piena velocità, un accorgimento che può essere tranquillamente trascurato senza particolari conseguenze. Con un occhio al gps e uno allo strumento dei consumi noto come in 500 giri/min, da 1500 a 200, si passa da 18 a 28 nodi ma anche da quasi 200 a 340 litri/ora, attorno ai 1850 giri/min si può individuare la velocità di crociera economica, anche se non è proprio l’economia di esercizio il punto forte di un 70 piedi. Le rilevazioni con il fonometro confermano che la cabina centrale armatoriale è la meglio insonorizzata, ma in generale tutta la barca presenta livelli assoluti. I cantieri di Danzica sono solo un lontano ricordo.
La coperta
Sono convinto che ormai ci sia poco da inventare in termini di design ma, di fronte al 700 Raptor, quasi mi ricredo. Lo guardo e riguardo per cercare di capire come mai mi ha suscitato tanto entusiasmo fin dal primo sguardo. L’intersecarsi delle due finestrature laterali che slanciano il basso rollbar di supporto per le antenne e la fascia nera sull’opera morta che racchiude gli oblò, sono soluzioni già viste, eppure sul Raptor raggiungono un eccellente bilanciamento. Neppure eccessivo lo slancio di prua, mentre a poppa la struttura del grande garage è ben dissimulata dalle due ampie scale di accesso al quadrato. Proprio l’alloggio del tender merita una menzione per il sistema di alaggio semplice quando pratico, anche grazie alla grande plancetta poppiera che si stacca dallo scafo e si abbassa sotto il livello dell’acqua. Da notare anche l’acceso laterale al gavone del tender, comodo per riporre cime e attrezzature varie.
Diventa poi difficile definire dove finisce il pozzetto e inizia il quadrato. Infatti, con i cristalli di separazione completamente abbassati, tutta la zona protetta dall’hardtop costituisce un unico open space, dove la dinette è nella parte esterna a dritta con di fronte un altro divano e un tavolino più basso oltre, come già detto, un piccolo prendisole è ricavato sulla sommità del garage. Da notare che una tenda scorre a proteggere dal sole anche questa area, così come le finestrature sul top sono tutte oscurabili con elementi scorrevoli. Ampi i passavanti di accesso alla zona prodiera, dove il prendisole è diviso in due cuscini, un po’ limitati nelle dimensioni, per lasciare al centro lo spazio a una fascia fumé, solo in parte utilizzata per dare luce al sottocoperta. Forse si poteva ricorrere al classico “cuscinone” centrale che, benché non originale, è sempre molto pratico e limitarsi ad aprire gli spazi per gli osteriggi.
Gli interni
Vale lo stesso discorso fatto precedentemente: difficile stabilire dove finisca il pozzetto e inizi il quadrato. Per non sbagliare alzo la parete di cristallo, dotata di porta scorrevole automatica e, se la sensazione di grande spazio viene un po’ meno, immagino che in una giornata di maltempo la protezione sarà molto apprezzata. Del resto l’ambiente non perde il suo fascino e la sua vivibilità: con il mobile bar a dritta che incorpora un grande schermo tv, l’ampio divano a sinistra e poi la plancia di comando davvero degna di questo nome con le due sedute molto professionali. Gli strumenti disposti in ordine perfetto e la porta di accesso al passavanti di dritta ti fa capire di essere su una barca di prestigio.
Il cielo è caratterizzato da pannelli con piccoli led che alla luce del giorno non posso apprezzare, ma certo di notte avranno un fascino tutto diverso. La parte anteriore dell’hardtop scorre verso poppa così da aumentare la sensazione di navigare all’aperto, amplificata dall’ampia dotazione sul top di zone vetrate, tutte per altro rapidamente oscurabili.
Sul ponte inferiore trovo subito l’angolo cottura, ben dimensionato ma in una posizione che ritengo infelice, sia per la vicinanza alle camere sia per la scarsa aerazione. Dipende dall’uso che si intende fare della barca, se tutte le sere si è in porto e si va al ristorante, certo questa è la soluzione migliore. Con la cucina sul ponte qui troverebbe spazio una quarta cabina ma, per la verità, lo spazio non mi pare molto.
Vado subito verso centro barca e riesco ancora a sorprendermi per la cabina armatoriale che presenta un zona relax a sinistra con chaise longue e una seduta normale, di fronte alla quale il tavolino si apre per dare spazio a una specchiera con tutto l’occorrente per il maquillage. Il letto è a dritta, mentre il grande bagno fa da cuscinetto rispetto alla sala macchine, con quali benefici risultati lo verificherò in navigazione. Ritorno verso prua per trovare la terza cabina ospiti con due cuccette singole e bagno a dritta, mentre quella degli ospiti vip è a prua con il classico lettone centrale e un locale toilette ben dimensionato con tanto di doccia separata. Resta solo da ricordare che il cielo della cabina armatoriale ripropone la “stellata” di led che qui si apprezzano ben di più, che i gradini sono illuminati e volendo cambiano tonalità di colore e tutto l’arredo è un bell’esempio di gusto e anche di raffinatezza, senza mai scadere nell’ostentazione esagerata. Forse alcuni mobili sono un tantino spigolosi, ma basta solo un po’ di attenzione.
Per la motorizzazione si può scegliere tra una coppia di Man V12 da 1224 cv l’uno, quelli montati sul modello in prova, oppure una coppia di motori gemelli da 1360 cv l’uno. Dalle prove effettuate non mi pare sia necessaria l’ulteriore iniezione di potenza, ma so bene quanto questa scelta sia soggettiva e non sempre razionale.
Caratteristiche tecniche
Lunghezza ft ……………........…… m 21,26
Lunghezza scafo ……..…………… m 19,73
Larghezza …………............……… m 5,25
Pescaggio ………………............… m 1,41
Dislocamento a secco ……..…… kg 34650
Dislocamento a pieno carico … kg 41170
Motorizzazione max …………… cv 1224x2
Serbatoi carburante ……….…… l 3200
Serbatoi acqua …………......…… l 1000
Posti letto …………...........……… 8+2
Portata persone ………….……… 16
Prestazioni
1000 giri ……… 11,0 nodi ……… - l/h ……....… 66 db
1500 giri ……… 18,0 nodi ……… 184 l/h ……… 71 db
2000 giri ……… 28,0 nodi ……… 340 l/h …… 76 db
2350 giri ……… 32,0 nodi ……… 476 l/h …… 78 db
Autonomia teorica in ore (con riserva 10%)
1500 giri ……… 16 ore 20’
2000 giri ……… 8 ore 50’
2350 giri ……… 6 ore 20
Condizioni del test
Mare calmo, temperatura 22 °C,
carburante l 900, equipaggio 7 persone,
carena sporca
Dotazioni di serie
Serbatoio acque nere 300 l con maceratore - Serbatoio acque grige 300 l - generatore 22 kW - Riscaldamento Webasto - Elica di prua - Correttori di assetto Interceptor - Boiler - 4 pompe di sentina automatiche e 2 manuali - Sistema antincendio automatico in sala macchine - Impianto idrico con autoclave - Timoneria elettroidraulica - Passerella idraulica a scomparsa - Verricello elettrico 2300 W con ancora 50 kg e 70 m di catena - pozzetto in teak - Doccia estrena a poppa con acqua calda e fredda - Winch di tonneggio poppieri - Plancetta up/down - Doppio display motori - Manette elettroniche - Comando timone a inclinazione variabile - Autopilota, Vhf, display multifunzione, Plotter e Radar Raymarine - Bussola - Contagiri, voltmetro, pressione olio e temepratura motori - Pressione olio invertitori - Indicatori carburante e acqua - 2 luci di cortesi soto la plancia - Rivestimento totale con Alcantara, pelle, tessuto e finiture in wengè - Mobilio wengè lavorato a mano - Porta scorrevole in acciaio - Tv lcd 26” fisso con dvd - Porta laterale accesso ponte - Cucina completa di piastra vetroceramica 4 fuochi, frigo con freezer, forno, doppio lavello - cielo led “stelle” - Tv lcd 20” cabina armatore e vip - Impianto Bose con sintolettore cd in cabina armatore.
Costruttore: Galeon (PL)
Importatore: Blu Yachts, Lignano Sabbiadoro (Ud), tel 0431 612575
Visita il sito di Galeon