Deprado Custom Rods, canne su misura 100% “made in Italy”
Le canne da pesca si possono comprare già pronte oppure si possono “customizzare”. In Italia, Deprado Custom Rods è specializzata nel personalizzarle su misura.
“C’è chi la vuole cotta e chi la vuole cruda”, un vecchio detto che ben si adatta anche all’attrezzo “principe” per la pesca, la canna. In commercio, come avete modo di vedere anche attraverso le rubriche dedicate ad attrezzature e accessori, ne esistono di vari marchi e tipologie, quindi c’è l’imbarazzo della scelta ma, chi vuole distinguersi, ha anche la possibilità di rivolgersi a chi le canne le personalizza. Un nome su tutti? Deprado Custom Rods, azienda italiana al 100%, con sede in Sardegna, capitanata da Antonio Deprado che è specializzata proprio in questo tipo di lavorazioni.
Deprado Custom Rods, la forza della passione
Ovviamente, Antonio Deprado è un pescatore appassionato, guida di pesca federale Fipsas, oltre che presidente dell’associazione Passione Mare e Pro Staff per alcuni importanti brand. Proprio da “praticante” ha scoperto quanto potesse essere bello ed interessante offrire canne personalizzate ai pescatori più esigenti al posto di quelle standard. Così ha aperto un suo laboratorio ad Alghero e oggi, oltre a servire un florido mercato nazionale ed europeo, si sta affacciando anche verso l’Asia con ottime prospettive di espansione.
Il segreto delle Deprado Custom Rods? Canne robuste e longeve (mai sinora una richiesta d’intervento o sostituzione) al punto che non ne esistono di usate in commercio. “Chi le ha se le tiene” ci tiene a precisare Antonio. Ma come nasce una canna Deprado? “Quando vengo contattato dal possibile cliente, gli pongo una serie di domande mirate a capire le sue esigenze tecniche e i suoi gusti. Ogni canna ha una storia a sé stante e pertanto deve adattarsi come una pelle a chi la userà. In pratica trasformo le idee dei clienti in progetti esecutivi”.
I blank (fusti) usati per la creazione di queste canne provengono da aziende leader del settore, e vengono costruiti con carbonio differenziato ad alto modulo monodirezionale (Dynanotex), controllati uno a uno da Antonio Deprado perché devono essere esenti da deviazioni per ciò che concerne le direttrici. Poi, in ambienti con temperatura costante di 24°C, si iniziano a montare sui fusti i passanti e gli anelli con la tecnologia Pry Acid, che prevede una distribuzione degli stessi in modo mirato nella parte superiore dell’asse di flessione e l’operazione prosegue con il loro allineamento anche nella parte inferiore. In questo modo si ottiene una progressione indipendente al variare dei carichi applicati, in particolare in vetta e alla base della cima. La vetta cede nell’accompagnare il pesce durante la sua fuga iniziale, ma in contemporanea la parte centrale della cima tiene il filo in tensione, con le tre sezioni che interagiscono tra loro, il che aiuta a sfiancare il pesce. Gli anelli sono fissati con fili di svariati colori sovrapposti per risultare più robusti, poi vengono finiti con un Color Preserver per dare brillantezza ai colori stessi e con resina bicomponente UltraV per conservare i colori nel tempo, mantenendo le strutture meccaniche del fusto, resina da cui si asporta l’umidità ed eventuali bolle d’aria con una lampada ad alcool.
Costruire una canna da pesca richiede una grande esperienza e attenzione ai minimi dettagli. Basti pensare che anche la legatura dei fili non è operazione così banale come potrebbe sembrare. Infatti varia a seconda della finalità d’impiego delle canne. Per esempio, sulle canne da Trolling la legatura è doppia, mentre diventa tripla sulle canne da Drifting. Insomma, dietro una canna da pesca Deprado Custom Rods c’è tanto lavoro e tanta passione, che viene ripagata ogni volta dalla soddisfazione dei clienti. D’altronde, trasformare i sogni in realtà non è cosa da tutti…
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