Custom Line Navetta 50, la nuova ammiraglia sofisticata ed efficiente
La prossima “grande” del brand Custom Line sarà un 50 metri e sarà una sofisticata nave da diporto realizzata interamente in alluminio. La vedremo in acqua nel 2024.
Partiamo dai numeri: la nuova Custom Line Navetta 50 sarà lunga 49,49 metri e larga 9,60. Sarà sotto le 500 GT e si svilupperà su 4 ponti. Cinque le cabine per gli ospiti e nove i membri dell’equipaggio a bordo.
Artefici di questo nuovo progetto sono il Dipartimento Strategico di Prodotto e la Ferretti Group Superyacht Yard Engineering.
Insieme a loro hanno lavorato Filippo Salvetti, per il design degli esterni, e lo studio ACPV Architects Antonio Citterio Patricia Viel, che ha firmato l’architettura progettuale e il design degli interni.
Custom Line Navetta 50 è un'imbarcazione in cui, come spiega Filippo Salvetti "La combinazione di forme scolpite e i tratti quasi stilizzati le attribuiscono dinamismo e forza, ma allo stesso tempo preservano la sua anima classica ed elegante".
La scelta della costruzione in alluminio sia per lo scafo sia per la sovrastruttura va a riflettersi anche sui consumi: secondo i dati del cantiere, con una differenza di 1/3 di peso rispetto all’acciaio, permette un risparmio dei consumi attorno al 10-15%.
A bassi regimi e alla velocità di crociera prevista per questa navetta di 50 metri, si ottiene l’efficienza migliore con un incremento di autonomia stimato attorno al 10-15% di miglia nautiche in più.
Questi render della Navetta Custom Line 50 mostrano bene quanto siano ampi e vivibili gli spazi esterni, che sono concepiti come terrazze a picco sul mare.
Sul ponte sole, oltre alle due zone all’aperto di prua e di poppa, ci sono 70 metri quadrati coperti con zona dining e american bar. A poppa è possibile avere una vasca idromassaggio.
Interessante è l’integrazione tra la beach area e la lounge a poppa del ponte principale, realizzata attraverso la piscina rettangolare
E passiamo a scoprire gli interni. Spiega Antonio Citterio: “La sfida nella nautica riguarda soprattutto le dimensioni, ogni spazio ed elemento di arredo deve essere progettato e disegnato 'su misura', integrando e mettendo in relazione in spazi ridotti criteri compositivi, funzionali ed ergonomici con soluzioni tecniche, impiantistiche e strutturali”.
A bordo di Custom Line Navetta 50 la suite armatoriale è a prua dell’upper deck e ha influenzato tutto il layout di bordo. Imponente la vetrata a tutta altezza sui tre lati della suite. Da qui l’accesso a una terrazza privata a prua con lounge e solarium.
Dice Patricia Viel: "Nella suite armatoriale, completamente full beam e a prua del ponte upper deck, lo spazio della cabina si svuota e si moltiplica, lasciandosi a poppa i volumi contenitivi e tecnici e gli ambienti accessori. Letto e testata freestanding vengono posizionati al centro del volume a dominare centralmente, dalle grandi vetrate verticali, uno spettacolare panorama esterno, completo di private lounge e sunset solarium”.
Nel progetto di questa navetta di 50 metri, la forte connessione tra interno ed esterno ricorre in tutti gli ambienti ed è percepibile soprattutto nei saloni main deck e upper deck, nonché nella suite armatoriale.
“Questa relazione interspaziale è raggiunta – spiega Patricia Viel - non solo grazie all’uso di grandi vetrate verticali a tutta altezza, ma è esasperata dall’uso ricorrente di superfici lucide e riflettenti, soprattutto in prossimità delle murate, dove ancora più forte è il rapporto sensoriale con lo specchio d’acqua circostante. La sensazione risultante è quella di trovarsi in una private island galleggiante in mezzo al mare”.
Prosegue Patricia Viel: "Sulla Custom Line Navetta 50 abbiamo utilizzato linguaggi diversi a seconda che ci si trovi nello scafo, o nella sovrastruttura. Nelle cabine ospiti al lower deck molti elementi di arredo e i volumi contenitivi e tecnici si addossano alla murata, integrandosi nel disegno dello scafo e lasciandone leggere la sezione tipica trasversale. Nei saloni ai ponti superiori le murate si alleggeriscono, i volumi contenitivi si arretrano dal perimetro per lasciare spazio alle vetrate, facendo entrare più luce e panorama possibile".
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