Cranchi Sessantasette Corsa, lo sportbridge di razza
Il Cranchi Sessantasette Corsa è la versione sportiva dell'omonimo 21 metri flybridge. Mantiene sempre un look molto elegante, a cui aggiunge molti dettagli che esaltano grinta e classe.
di Manuele Cecconi
“Corsa”, un termine che evoca velocità, potenza e sportività. E, soprattutto, un termine rigorosamente italiano, a sottolineare con orgoglio il pedigree tutto tricolore di questo nuovo gioiello di casa: è così che Cranchi ha scelto di battezzare il suo nuovo yacht di 21 metri, il Cranchi Sessantasette Corsa, la barca che farà da punta insieme alle altre novità allo stand del cantiere al prossimo Cannes Yachting Festival (10 – 15 settembre 2024)
Sportiva con tanta classe
Il nome completo è ‘Sessantasette 67 ft Corsa’, denominazione che già ci svela molto di questo nuovo sportbridge: si tratta infatti di una versione del Sessantasette 67 ft presentato nel 2022, da cui deriva in maniera evidente e dichiarata.
La struttura è la medesima e le similitudini sono ovviamente molte, ma basta un’occhiata al profilo per rendersi conto di quella che è la differenza caratterizzante: sul Corsa, il terzo ponte assume infatti l’aspetto di un mini fly privo di t-top, per massimizzare l'aspetto tirato del profilo che ci si aspetta da una sportiva.
L'area del fly può comunque essere riparata da una vela ombreggiante che si aggancia a quattro aste amovibili e stivabili nei gavoni integrati nel divano.
La linea della barca diventa così più filante e sportiva, anche grazie ad un pulpito più aggettante rispetto alla versione standard e a molti dettagli rossi, colore che tradizionalmente evoca sportività ad alte prestazioni.
Rosse, per esempio, sono la parola “Corsa” presente nel logo della barca e le finiture della tappezzerie, come il cordolo che fa da congiunzione alle superfici verticali (nere) e quelle orizzontali (chiare) di prendisole e sedute.
Il ponte principale
Il pozzetto vanta spazi ancora più ampi rispetto a quelli sulla versione flybridge, e la parte riparata dal ponte superiore si sviluppa ancora più in profondità con la possibilità di aprire le vetrate laterali della tuga per una maggiore circolazione di aria e luce, mentre è completamente aperta verso il mare nella zona a poppa, dove campeggia anche un'originale superficie prendisole sospesa sulla spiaggetta bagno.
L'allestimento del pozzetto prevede un tavolo espansibile, un divano a C, la Tv a scomparsa e una vasta dinette servita da una cucina completa, in un ambiente estremamente curato nello stile e nella ricercatezza di un'atmosfera avvolgente, tanto che, oltre che come dehors, può essere vissuto anche come ambiente interno, vista la zona riparata in cui si sviluppa e stante anche il fatto che questa è l'unica zona pranzo prevista sul ponte principale.
Il salone, infatti, è completamente sviluppato per il relax in un grande living composto da un divano a L, tavolino, poltrona e un altro mobile da salotto. A prua, c'è un'altra cucina più strutturata rispetto a quella esterna, mentre a dritta si trova la timoneria.
Un altro bellissimo living è sul ponte di prua esterno. Bellissimo per come si articola, perché l'impressione è che il designer Christian Grande abbia voluto ricercare le forme di un'opera artistica nell'allestire questa zona relax. Le poltrone con lo schienale semicircolare incastonate nel prendisole con la sua forma romboidale, insieme al divano che completa il living, sembrano infatti definire un disegno immaginario.
Il ponte inferiore
Il layout del ponte inferiore riprende quello della versione flybridge con tre o quattro cabine, più quella per l'equipaggio per chi la richiedesse.
La suite armatoriale è a tutto baglio a centro barca ed è arredata con un letto matrimoniale, un armadio, un salottino con poltrone e tavolino, più un’area office, che è quella che lascia spazio alla quarta cabina con letti a castello, se si sceglie il layout a quattro cabine. Altrettanto articolato è il bagno armatoriale, che si sviluppa in tre ambienti distinti: servizi, doccia e la zona con due lavandini.
Naturalmente la soluzione del bagno ensuite si ritrova anche nella cabina VIP e in quella degli ospiti, che sono entrambe matrimoniali.
L'equipaggio alloggia a poppa, in una cabina accanto al garage del tender, che è allestita con due letti separati più il bagno.
Lo sport fly del Cranchi Sessantasette 67 ft Corsa
Il Cranchi Sessantasette Corsa si distingue dalla versione flybridge, soprattutto per la differenza del ponte superiore. Come abbiamo visto, infatti, questo nuovo modello nasce come una variante più vicina al mondo degli open hardtop, ma rimane sempre un motoryacht di classe e per lunghe crociere.
Il ponte superiore dunque non è un vero e proprio flying bridge nella sua conformazione tipica, perché si sviluppa su un'area più quadrata che rettangolare, ma riesce a offrire comunque uguale fruibilità degli spazi.
Questo sport fly è infatti allestito con un esteso prendisole poppiero e una dinette a C con il mobile cucina sul lato opposto e c'è pure la seconda timoneria.
Il tutto in un'area per nulla eccessivamente compattata, tanto che sia gli arredi sia gli spazi calpestabili risultano deciamente ampi. Da notare anche che, la minore estensione in lunghezza dello sport fly, lascia spazio nell'area prodiera della tuga a un tettuccio apribile al servizio del salone sottostante.
Possibilità di décor e personalizzazioni
Come per gli altri grandi motoryacht, anche il Cranchi Sessantasette 67ft Corsa prevede tre tipi di décor già studiati da Christian Grande con specifiche tonalità, accostamenti di colore e tipi di materiali. In particolare si tratta degli allestimenti Siracusa, Pisa e Milano (quest'ultimo è quello rappresentato in tutte le foto degli interni di questo articolo).
Ma le possibilità non si fermano qui, perché il cantiere dispone anche di un servizio di personalizzazione, che viene sviluppato insieme all'armatore nell'ambito del Cranchi Atelier, dove ognuno può scegliere quello che preferisce fra una vasta e articolata proposta di tessuti, materiali e colori, sia interni sia esterni.
Scopri tutto sul servizio Cranchi Atelier sul sito ufficiale del cantiere
I motori e le prestazioni del Cranchi Sessantasette Corsa
Lungo quasi 21 metri e largo 5,5, anche sul fronte della dotazione propulsiva il Cranchi Sessantasette 67 ft Corsa si muove sulla stessa lunghezza d’onda del modello flybridge.
La sala macchine ospita infatti due Volvo Penta D13 a sei cilindri in linea da 1000 cv di potenza ciascuno, abbinati ad altrettanti pod Ips1350.
Con questa configurazione, dai test effettuati dal cantiere, la barca può raggiungere una velocità massima di 27 nodi con un consumo di 350 litri/ora.
Nel range dei regimi di crociera, il cantiere consiglia di attestarsi a 18 nodi per quella economica, con un consumo di 236 litri/ora, oppure a 22 nodi con un consumo leggermente superiore.
Leggi anche il nostro test del Cranchi Sessantasette 67 ft, il cruiser di alto stile e tecnologia
La scheda tecnica del Cranchi Sessantasette 67 ft Corsa
Lunghezza f.t. | 20,80 m |
Lunghezza scafo | 18,73 m |
Larghezza | 5,45 m |
Immersione | 1,60 m |
Dislocamento a vuoto | 41.000 kg |
Serbatoio carburante | 4.000 l |
Serbatoio acqua dolce | 900 l |
Serbatoio acque nere | 300 l |
Serbatoio acque grigie | 200 l |
Motori | 2x1000 cv Volvo D13 Ips1350 |
Portata persone | 18 |
Cabine | 3 o 4 |
Studio carena | Aldo Cranchi |
Progetto | Centro Studi Ricerche Cranchi |
Art Direction | Christian Grande |
Omologazione Ce | Cat. B |