Anteprima 2024: Cranchi Sessantadue, il nuovo flybridge di 20 metri che punta ancora più in alto
Manca ancora un po' di tempo all'apertura della stagione 2024, ma Cranchi svela già le prime informazioni di una delle sue novità: è il Cranchi Sessantadue, un 20 metri che si pone nelle alte sfere della gamma del cantiere, in particolare in quella dei flybridge. Debutto previsto a inizio 2024, quindi con buona probabilità al Salone di Düsseldorf a gennaio.
È un'anticipazione assoluta, quindi non c'è ancora molto materiale illustrativo del nuovo Cranchi Sessantadue, il cui nome per esteso "all'anagrafe" è Cranchi Sessantadue 62 ft.
Di certo si sa che è una barca che segue lo stile progettuale e di design dei due modelli di vertice di ultima generazione (il Settantotto e il Sessantasette, di cui fra l'altro debutterà una nuova versione Corsa), ma con una sua identità precisa, tant'è che mostra dettagli inediti, primo fra tutti la prua dritta.
Si rivela dunque una contaminazione di stile che, mettendo a confronto il profilo di questa nuova barca flybridge di 20 metri con quello della Sessantasette e della Settantotto, sembra voler mantenere tutto il design che caratterizza la nuova generazione dei fly di alta gamma del cantiere, ma con un mood più affine allo spirito delle navette che, per loro natura, esaltano una navigazione rassicurante e improntata alle lunghe crociere.
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Il designer è sempre lui, Christian Grande, una garanzia quando si tratta di tirare fuori dal cilindro qualcosa di sempre originale, soprattutto quando l'originalità la trovi anche in tanti piccoli dettagli, che a volte non saltano nemmeno all'occhio, perché sono più studiati più per la funzionalità.
E con la sua direzione artistica, c'è sicuramente da aspettarsi un décor degli interni di assoluto livello estetico, oltre che qualitativo, con diverse possibilità di scelta e personalizzazione.
Gli esterni del Cranchi Sessantadue 62 ft
Intanto, già dal layout di coperta si nota l'intenzione di non fare del Cranchi Sessantadue una barca semplicemente più piccola rispetto ai modelli di vertice, ma darle un'individualità propria con tratti distintivi, come si può per esempio notare dalla sala da pranzo portata a poppa del salone e allestita con tavolo e sedie, anziché con la tipica dinette costituita da divano e tavolino.
Il posizionamento poppiero, ben distinto dal living di prua con due divani e mobile con Tv a scomparsa, fa sì che la sala da pranzo rimanga in un ambiente tutto suo, ma fruibile alla stessa stregua sia dall'interno sia dal pozzetto, con cui il salone rimane in una naturale continuità, grazie alla massima apertura della porta a vetri.
Naturalmente per i pranzi e le cene totalmente all'aperto sono disponibili anche il divano in pozzetto, con un tavolo amovibile, e la zona prodiera, dove c'è un divano fronte marcia servito da un tavolino pivotante. In più c'è il flying bridge.
Il flying bridge, il grande living a cielo aperto
Il ponte di controplancia del Cranchi Sessantadue 62 ft è un'altra grande zona dove poter soggiornare per tutto il tempo che si desidera, senza avere la necessità di scendere... nemmeno per guardare la televisione, visto che è prevista la possibilità di averne una a scomparsa.
Sul fly, dunque, si sviluppa un esteso prendisole poppiero a diretto contatto con la vasta dinette a C, che a sua volta si integra con un divano fronte marcia posto accanto alla postazione di comando, dietro cui c'è il wetbar, che può essere più ampiamente attrezzato per uso cucina.
C'è poi possibilità di installare un hardtop dotato di sezione apribile, a copertura di tutta la zona living.
Gli interni del Cranchi Sessantadue
Il layout sottocoperta del nuovo venti metri di Cranchi appare utilizzato in ogni minima parte. È dunque in grado di offrire tre cabine, tutte con bagno privato che non sembra in nessun caso compresso nelle volumetrie.
La suite armatoriale è a poppa su tutto il baglio e prevede una paratia di schermatura fra il letto e la porta d'ingresso, che crea una sorta di corridoio che offre il salottino e la vista attraverso il grande oblò come scenario immediato da vedere prima ancora della zona notte.
L'ambiente prevede anche una cabina armadio, mentre il letto centrale è attorniato da un originale scendiletto in teak. Di alto livello è anche il bagno con i suoi allestimenti in marmo e il mobile con due lavabi, oltre naturalmente al wc, bidet e doccia separata.
I motori e la tecnologia Easy Boating di Volvo Penta
Come qualsiasi barca del cantiere lombardo, anche il Cranchi Sessantadue monta esclusivamente motori Volvo Penta e in particolare si tratta di due D13 da 1000 cv Ips1350.
La partnership fra Cranchi e Volvo Penta garantisce non solo le prestazioni che questi motori sono in grado di dare, ma anche tutto il pacchetto tecnologico Easy Boating, che la casa svedese ha creato per rendere più facile e confortevole governare e vivere la barca.
Tecnologia che peraltro è sempre in evoluzione e che quindi garantisce la possibilità di integrare i motori e la sua elettronica con le nuove funzionalità, che arriveranno anche in futuro per le barche motorizzate con i Volvo Penta.
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La scheda tecnica del Cranchi Sessantadue 62 ft
Lunghezza f.t. | 20,15 m |
Lunghezza scafo | 17,68 m |
Larghezza | 5,15 m |
Dislocamento | 32.000 kg |
Serbatoio carburante | 3.300 l |
Serbatoio acqua | 700 l |
Serbatoio acque nere | 230 l |
Serbatoio acque grigie | 230 l |
Motori | 2x1000 cv Volvo Ips1350 |
Portata persone | 16 |
Carena | Aldo Cranchi |
Progetto | Centro Studi Ricerche Cranchi |
Art direction | Christian Grande |
Omologazione CE | Cat. B |