Un piano triennale di espansione da 10 milioni per Cmc Marine
Cmc ha annunciato un piano di crescita di tre anni, a partire dal 2024, con investimenti a sette zeri: l’obbiettivo è consolidare il ruolo di leader nella produzione di sistemi di stabilizzazione e controllo navali.
di Manuele Cecconi
Per motivi “anagrafici” non si può parlare ancora di una realtà “storica”, ma di certo dal 2005 (anno della sua fondazione) ad oggi CMC Marine ha saputo ritagliarsi un ruolo di primissimo piano nella produzione di sistemi di stabilizzazione ad attuazione elettrica dedicati al settore nautico.
L’azienda, guidata da Alessandro Cappiello, ha più che duplicato il suo fatturato negli ultimi tre anni, raggiungendo quota 35 milioni di euro e 2.500 impianti montati su yacht, superyacht e megayacht, anche grazie ad una capillare rete di supporto tecnico con centri distribuiti in tutto il mondo.
Uno slancio che tuttavia non ha indotto l'azienda di Cascina (PI) ad adagiarsi sugli allori, ma anzi a guardare ancora più in là, fino al varo di un piano triennale di sviluppo aziendale che prevede investimenti da 10 milioni di euro.
Il progetto entra nel vivo con l’obbiettivo di espandere la gamma di prodotto, aumentare la capacità produttiva ed esplorare nuove e proficue partnership con altri importanti player del mondo della nautica, in modo da allargare l’offerta.
Le novità di prodotto
Per quanto riguarda il primo punto – l’ampliamento della gamma – Cmc ha presentato in anteprima mondiale al Mets di Amsterdam le nuove pinne ad attuazione elettrica LR 180 e LR 250, progettate per imbarcazioni di lunghezza compresa tra i 50 e i 100 metri.
Si entra dunque nel “dominio” di super e megayacht, non a caso LR 250 è il sistema di questo tipo più grande che sia mai stato realizzato da Cmc Marine.
Tra le novità figura anche Stabilis 5.0, la nuova serie di stabilizzatori elettrici che, ereditando tutte le caratteristiche del sistema Stabilis Electra, introduce un inedito algoritmo capace di spostare ancora più in alto l’asticella in termini di stabilizzazione della barca, affidabilità e versatilità di utilizzo, per una gestione ancor più agevole e rapida dell’imbarcazione.
La capacità produttiva di Cmc Marine
L’espansione di Cmc passa anche attraverso l’apertura di nuovi stabilimenti, due dei quali sono stati inaugurati negli scorsi mesi a Salerno e Poole, nel Regno Unito.
Il sito campano si sviluppa su un’area di 10.000 mq che comprende tre capannoni ed è progettato per consentire di spingere sull’acceleratore nella produzione di componenti meccanici, internalizzare la produzione di elementi in vetroresina e rendere possibile la completa realizzazione in house della linea Stab.
Le due nuove sedi si aggiungono dunque all’headquarter di Cascina, all’ufficio di R&D di Milano e all’impianto di Fort Lauderdale (Usa). Quest’ultimo svolge un ruolo centrale nell’espansione di Cmc sul mercato americano, sotto la guida del nuovo managing director della divisione statunitense Raffaele Invrea.
Un'ulteriore espansione
L’ultimo “punto” riguarda l’ampliamento dell’offerta, nello specifico quella di prodotti elettrici. Per raggiungere questo obiettivo, l’azienda ha stretto un accordo con Gyro Marine, partnership grazie alla quale entrano nella line-up anche i giroscopi attivi.
I vantaggi? La possibilità, per i clienti, di disporre di una gamma ancora più ampia, completa e personalizzabile, con tutti i benefici derivanti dall’opportunità di interfacciarsi con un unico attore.