Cancelli 25 WA si dà al wrapping
Nuovo look per il Cancelli 25 WA grazie all’uso delle pellicole adesive che hanno cambiato la sua estetica e quella del suo fuoribordo Suzuki.
Può una barca di alluminio, professionale e robustissima, diventare una “toy-boat” trendy? La risposta è affermativa come dimostra il Cancelli 25 WA, ma è anche, una volta tanto, più facile a farsi che a dirsi. Con le pellicole adesive, tanto usate pure per auto e moto, anche le barche possono cambiare look in poco tempo e, particolarità da non trascurare, tornare al loro aspetto originale in pochi minuti.
Cancelli 25 WA, da nera a zebrata
Non c’è nessun juventino che ha ispirato il nuovo look del Cancelli 25 WA, che abbiamo fotografato sul lago d’Iseo in prossimità del Floating Piers, l’opera di Christo che ha caratterizzato l’estate dello specchio d’acqua lombardo, fino ad ora “parente povero” degli altri più blasonati laghi che lo affiancano. Da notare, l’eccellente contrasto tra la colorazione arancio/oro della passerella e quella zebrata della barca ma anche, e soprattutto, gli interventi che hanno reso ancora più esclusiva questa barca che originale in tanti aspetti lo era già.
Per leggere la prova in acqua (e vedere il Cancelli 25 WA nella sua originale livrea nera) vi rimandiamo al test che BoatMag ha già pubblicato, qui ci concentriamo di più sulle evoluzioni stilistiche che l’hanno resa ancora più accattivante, eliminando dei particolari “di serie” e sostituendoli con elementi elaborati in esclusiva. È il caso per esempio dei portelli dei gavoni sulle due fiancate dove gli elementi di plastica originali sono stati sostituiti da manufatti di alluminio decorati perfettamente e coordinati graficamente con il resto della barca.
In questo caso la pellicola è stata usata solo per creare le striature bianche sulla base nera del Cancelli 25 WA ma, se si preferisce, è possibile un intervento completo e con qualsiasi disegno, grafico ma anche illustrato, volendo anche una fotografia. Non ci sono limiti legati alla tecnica, se non quelli dettati dal buon gusto, in altre parole l’intervento deve rispettare l’estetica della barca e, anche rompendo con la tradizione che vuole quasi tutti gli scafi o bianchi o blu, non diventare troppo aggressiva e violenta negli abbinamenti cromatici. Infatti, il principale rischio quando si osa troppo e che, passato il primo provocatorio impatto, la livrea diventa subito un po’ ingombrante, se non addirittura ci si “stufa” di averla davanti agli occhi. È vero che eliminarla è un attimo, ma forse è meglio pensarci prima…