Cancelli 25 WA vs Cancelli 19, scegliere in base alle proprie esigenze

Categorie: I Nostri Test
24 Luglio 2016
Cancelli 25 WA vs Cancelli 19, scegliere in base alle proprie esigenze

Un confronto all’apparenza impari, Cancelli 25 WA vs Cancelli 19 ha però un senso se si analizzano le singole specificità per indirizzare la scelta d’acquisto.

Cosa si cerca dalla propria (futura) barca? In realtà il confronto Cancelli 25 WA vs Cancelli 19 vuole proprio chiarire un po’ le idee a tutti quanti sono in procinto di fare una scelta e non riescono a mettere a punto tutte le problematiche che un modello piuttosto che un altro creano. L’analisi delle due barche, così all’apparenza diverse tra loro, serve proprio a questo. Se poi volete degli approfondimenti, vi rimandiamo alle prove di BoatMag sia del Cancelli 19 sia del Cancelli 25 WA, mentre ai vantaggi delle barche di alluminio abbiamo dedicato un’intervista a Cesare Cancelli.

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Cancelli 25 WA vs Cancelli 19, senzapatente o cabinato

Cominciamo l’analisi Cancelli 25 WA vs Cancelli 19 dalla poppa, cioè dal fuoribordo, perché già questa scelta introduce delle variabili di fondamentale importanza. Il “piccolo” Cancelli 19 monta uno Yamaha da 40 cv, mentre il Cancelli 25 WA adotta un muscoloso Suzuki da 300 cv e, se magari questa motorizzazione è un po’ esuberante, sicuramente non si può prescindere da un’installazione di “almeno” 150/200 cv, in altre parole la patente nautica è d’obbligo. Una discriminante non di poco conto, perché c’è da aggiungere al budget il costo del corso, ma soprattutto il tempo per frequentarlo; se poi l’uso della barca è saltuario si tratta sicuramente di un aspetto da tenere in grande considerazione.

Avere a disposizione 8,55 metri (2,55 m di larghezza) di scafo del Cancelli 25 WA invece dei 5,70 m (2,05 di larghezza) del Cancelli 19 è l’altro elemento da prendere in considerazione. L’alluminio garantisce costruzioni leggere e robuste, così il dislocamento è di poco superiore alla tonnellata per il modello più grande e di 430 kg per quello piccolo. Tanti numeri per indicare due differenti possibilità di gestione: se il Cancelli 25 WA, benché carrellabile, impone per la sua gestione un rimessaggio stabile in prossimità dei luoghi di normale utilizzo, se non proprio un posto barca in porto; il più gestibile Cancelli 19 può stare tranquillamente su un carrello nel box di casa o in cortile ed essere trasportato allo scivolo più vicino per essere alato ogni volta che si decide di fare una crociera. Anche in questo caso un discreto risparmio.

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Dimensioni differenti che però evidenziano tutti i loro vantaggi nelle possibilità di utilizzo delle due barche. Gli spazi aperti quasi si equivalgono, perché la cabina comprime la maggiore volumetria del Cancelli 25 WA. Così il pozzetto poppiero è in entrambe abbastanza accogliente, magari con la possibilità nel 25 WA di allestire un mobile bar/cucina nel blocco della seduta del driver (dove adesso si trova un divanetto). Simili le dimensioni delle due plance, con l’aggiunta del tambuccio di accesso alla cabina per il 25 WA e un prendisole prodiero per due persone in entrambi (con un piccolo vantaggio per il 25 WA). Tutto questo per dire che in una crociera diurna, la possibilità di un grill sarà sicuramente apprezzata ed è a solo appannaggio del modello più grande; ma se l’obiettivo è una veloce cavalcata per raggiungere la caletta e godersi il bagno, allora le barche vanno bene entrambe.
Certo la velocità dei trasferimenti sarà un po’ diversa: oltre 40 nodi (44 nodi per la precisione) con il Cancelli 25 WA e “solo” 26 nodi con il Cancelli 19, ma anche i consumi saranno in proporzione e questa volta a tutto vantaggio dei 40 cv Yamaha.

Quando poi si avrà voglia di fare una siesta, o semplicemente cambiarsi il costume, ecco che allora il Cancelli 25 WA metterà in campo tutta la sua superiorità in termini di abitabilità, con la cabina che ospita una cuccetta doppia e volendo anche un wc chimico. Una dotazione che permette di progettare crociere di qualche giorno senza troppe rinunce e apprezzando ancora di più la resistenza e robustezza dell’alluminio, che consente di avvicinarsi a riva e raggiungere il bagnasciuga senza temere troppo per la carena: qualche sasso non la spaventa di sicuro.

Alla fine del confronto Cancelli 25 WA vs Cancelli 19, ma certamente non ultimo per importanza, ecco il prezzo (per entrambi Iva esclusa): 18 mila euro per il Cancelli 19 e 80 mila euro per il Cancelli 25 WA, a cui si devono aggiungere quelli necessari per l’acquisto del fuoribordo, che segna un ulteriore divario tra le due barche, dai circa 8 mila euro dello Yamaha F40 GETL agli oltre 25 mila del Suzuki F300 AP (prezzi Iva compresa). Il budget diventa quindi determinate nella scelta d’acquisto ma non fondamentale, scegliere una barca più grande e impegnativa solo perché non si hanno problemi economici, non sempre è la scelta migliore.

 

 

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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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