Bellini Nautica vende la prima barca in Bitcoin
Il dealer Cranchi del lago d'Iseo è forse detentore di un record: la prima transazione in Europa nel settore nautico fatta con la cripto-valuta
Ormai tutti parlano di Bitcoin, nel bene e nel male, ma nella nautica non si era mai sentito: forse per la prima volta, almeno in Europa, la cripto-valuta più famosa è stata ora utilizzata per l'acquisto di una barca. E questo primato spetta all'Italia, più precisamente a Bellini Nautica di Iseo, sull'omonimo lago. E' di fine Gennaio infatti la notizia che l'azienda del Bresciano ha appena venduto un modello di Cranchi, il Cantiere che rappresenta come dealer ufficiale.
Una barca, sei monete
L'importo può lasciare sconcertati: solamente sei bitcoin. Ma in realtà si tratta di circa 50.000 euro, dato che il valore unitario al momento della transazione era superiore agli 8000 €. L’acquirente preferisce restare anonimo, e non è dato sapere nemmeno la nazionalità: possiamo solo immaginare che sia molto attento alle nuove tecnologie.
Virtù che va riconosciuta anche a Battista Bellini, titolare dell'azienda venditrice, che sottolinea come siano sempre stati attenti all'innovazione sia di prodotto sia (come in questo caso) di processo.
Ora Bellini Nautica si avvarrà
della consulenza di una squadra
di fiscalisti per rendere
l’operazione il più trasparente
possibile e formalmente corretta
Nelle sue parole: “Cerchiamo di digitalizzare da sempre il nostro canale di vendita, e questa era una grande occasione per seguire una delle tematiche più hot di oggi in termini innovativi, mostrando anche verso i fortunati che hanno visto crescere il valore della cripto-valuta nelle loro mani la disponibilità a vendere il nostro prodotto”.
Ora Bellini Nautica si avvarrà della consulenza di una squadra di fiscalisti per poter rendere l'operazione il più trasparente possibile e formalmente corretta, essendo la normativa di riferimento ancora in parte opaca.
Quanto al Bitcoin, alcuni cenni sono necessari: nato nel 2009 da un anonimo inventore (con pseudonimo giapponese), si basa su alcuni principi fra cui l'impossibilità di essere controllata centralmente. L'algoritmo creato permette agli utenti di generare unità di valuta, utilizzando la potenza di calcolo del proprio PC. Ma i calcoli necessari sono sempre più complessi mano a mano che si generano bitcoin (in minuscolo si intendono le “monete” virtuali).
Al momento della creazione,
a inizio 2009, una unità valeva
meno di un centesimo di euro,
mentre a metà dicembre 2017
era arrivato a 16 mila
Il limite asintotico è di 21 milioni di unità, che al cambio al momento di scrivere hanno un controvalore di 142 miliardi di Euro. Se il primo scoglio era quello di trovare la possibilità di fare transazioni, cioè di avere una controparte disposta a vendere beni o servizi in cambio di bitcoin, oggi i problemi sono più legati alla volatilità. Si pensi che al momento della creazione, a inizio 2009, una unità valeva meno di un centesimo di euro, mentre a metà Dicembre 2017 era arrivato a 16000 (sedicimila)! Un crollo repentino ha portato lo scambio a 4900 € a metà febbraio, mentre ora sta salendo di nuovo.
L'altra questione è legata alla potenza di calcolo richiesta per il “mining”, ovvero la creazione di nuovi bitcoin: ormai è talmente elevata che si parla dell'equivalente del fabbisogno di intere città, solo per una nuova unità. E crescerà ancora, sempre, rendendo necessario trovare una soluzione per i gravi rischi ambientali.
Ma, tornando all'attualità, si tratta sicuramente di una mossa coraggiosa e all'avanguardia per Bellini Nautica, senza controindicazioni se non il rischio di cambio, e porta l'attenzione sull'innovazione anche in settori di stampo un più tradizionale come può essere la nautica Italiana.
BelliniNautica era stata protagonista anche per un altro motivo, quando il famoso artista Christo allestì la passerella galleggiante sul lago d'Iseo.