Azimut Seadeck, la nuova gamma eco di barche ibride che si arricchisce per "sottrazione"
Meno emissioni, meno materiali inquinanti, meno rumore, solo un'innovativa combinazione di spazi, nuovo design e aria aperta per la nuova serie Azimut Seadeck, che si compone di barche da 60 piedi in su con motori ibridi che promettono di ridurre le emissioni del 40% in un normale utilizzo. Due i modelli già in arrivo nel 2024: l'Azimut Seadeck 6 e l'Azimut Seadeck 7, rispettivamente di 17,25 e 21,88 metri. A questi si aggiungerà il Seadeck 8 nel 2025.
"Una barca deve durare nel tempo ed essere bella per sempre". Parole di Matteo Thun e Antonio Rodriguez, i designer degli interni della nuova gamma Seadeck di Azimut Yachts, appena presentata dal cantiere.
E cosa bisogna fare per rendere una barca bella per sempre? "Lavorare per sottrazione - continuano i designer - È una filosofia che determina il nostro modo di fare architettura. Noi cerchiamo di lavorare per sottrazione, perché ridurre significa durabilità, sia tecnica sia estetica. E una barca deve durare nel tempo ed essere bella per sempre".
I due designer, in questo particolare contesto, si riferiscono agli interni che hanno progettato per i primi due modelli della nuova linea Seadeck di Azimut Yachts, ma in realtà il lavoro per sottrazione appare come il denominatore comune di tutta questa gamma di imbarcazioni, per portarla ai più alti livelli finora raggiungibili di eco compatibilità.
Meno peso (grazie alla fibra di carbonio), meno 40% di emissioni di Co2 e meno rumore (grazie ai motori ibridi Volvo Penta e alla funzione Hotel-Mode per l'alimentazione elettrica degli impianti quando si sta in rada), meno inquinanti per la produzione (grazie all'uso del pet in luogo del pvc per le anime in sandwich e all'uso di materiali più naturali, riciclati e riciclabili, come il sughero al posto del teak che, una volta decorticato, si rigenera spontaneamente sulla stessa pianta).
Ma anche meno barriere fra interno ed esterno, grazie a una progettazione delle barche ad opera di Alberto Mancini che, fra vetrate e aperture della tuga, li mette in continua comunicazione.
Azimut Seadeck: una progettazione che permette di toccare più da vicino la natura
I nuovi Azimut Seadeck sono barche che il mare non solo lo tutelano per tutto quello che le attuali possibilità permettano, ma lo fanno anche vivere in maniera più intensa e ancor più ravvicinata.
Il progettista Alberto Mancini si è infatti inventato un nuovo concept di design, che mette in comunicazione l'interno con l'esterno non solo attraverso una tuga tutta vetrata, ma pure tramite la grande apertura poppiera e, nel caso del Seadeck 7, anche laterale, cosa che fa del salone interno una potenziale terrazza all'aperto.
Ma l'avvicinamento al mare non si limita a questo, perché tutto il piano di coperta è pensato in quest'ottica e se a prua si nota il tipico living prendisole ben protetto dalle murate, a poppa si evidenzia un pozzetto molto versatile, che evoca in qualche modo l'innovativo concetto dell'Oasis Deck di Benetti.
All'esterno, l'innovativa Fun Island, una lounge aperta sul mare
Si chiama Fun Island e caratterizzerà tutti i modelli della gamma Azimut Seadeck: una volta abbattute le murate laterali, il pozzetto diventa un'isola aperta su tutti i lati, in questo modo i divani e i prendisole diventano punto di ammirazione e di contatto diretto con ciò che sta intorno alla barca.
In realtà, a ben guardare, la totale apertura poppiera della tuga fa sì che anche il salone si connetta in maniera naturale alla Fun Island e portare così il panorama esterno fin nella profondità interna della barca.
All'interno, il minimalismo naturale e sostenibile di Matteo Thun e Antonio Rodriguez
I primi render degli ambienti interni evidenziano un'atmosfera estremamente naturale sia nei toni cromatici sia nello stile di arredo.
Non manca niente in nessun ambiente, eppure a guardarli non si riceve un senso di vuoto o di estrema essenzialità, anzi si riesce ben a immaginare la calda accoglienza che saranno in grado di dare.
È il risultato del concetto "Conscious" che contraddistingue l'operato dei due designer Matteo Thun e Antonio Rodriguez, ai quali il cantiere ha affidato lo sviluppo degli interni della gamma Azimut Seadeck.
Una visione coscenziosa del fatto che il mondo, il clima e i popoli cambiano ma non lo stanno facendo a favore di una vita migliore per i suoi abitanti, di qualunque specie essi siano; è dunque quanto mai importante tornare a uno stile di vita più sostenibile e attento all'ambiente.
Il design e la progettazione devono quindi sottrarre il superfluo per far emergere in maniera più incisiva il cuore degli ambienti e devono tener conto di un uso consapevole dei materiali naturali.
Quando la riduzione dell'impatto ambientale matura attraverso un percorso ragionato nel tempo
È chiaro che mettere in acqua una barca di 20 metri, per quanta attenzione si possa avere per l'ecologia, ha sempre una componente di inquinamento, ma se oggi quella stessa barca riesce a ridurre di quasi la metà le sue emissioni attraverso una concezione tesa a sviluppare, per esempio, una carena in grado di anticipare la planata e tesa ad alleggerire il più possibile la barca per far sì che i motori termici lavorino con meno sforzo e la componente elettrica sia più efficiente, è un evidente segnale che la strada verso una barca completamente ecologica è molto più spianata.
Del resto, se guardiamo indietro, la serie Azimut Seadeck oggi evidenzia un nuovo step evolutivo del percorso intrapreso dal cantiere almeno vent'anni fa, che - giusto per citarne due - fra l'introduzione di nuovi modelli più attenti all'ecologia (come la serie Magellano con la carena Dual Mode e la prima - all'epoca del lancio - a usare legni certificati FSC) e l'introduzione dell'uso di fibra di carbonio in tutte le sue imbarcazioni per renderle più leggere, continua a procedere verso il suo obiettivo di raggiungere anzitempo il target di contenimento delle emissioni di Co2 fissato dalla International Marine Association (IMO) per il 2030.
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Il debutto e le prime caratteristiche tecniche degli Azimut Seadeck 6 e Azimut Seadeck 7
I primi due modelli della nuova serie di imbarcazioni ibride di Azimut Yachts sono previsti già nel 2024, in particolare l'Azimut Seadek 6 farà il suo debutto a gennaio al prossimo Boot di Düsseldorf, mentre l'Azimut Seadeck 7 debutterà a settembre al prossimo Cannes Yachting Festival.
La stessa fiera francese terrà a battesimo anche l'Azimut Seadeck 8, ma all'edizione di settembre 2025 e sarà lanciata come novità 2026.
L'Azimut Seadeck 6 è lungo 17,25 metri e prevede tre cabine più una per l'equipaggio. I motori sono tre Volvo Penta da 380 cv Ips500 o, in alternativa, tre Volvo da 480 cv Ips 650, per una velocità massima prevista di 33 nodi.
L'Azimut Seadeck 7 è invece lungo 21,88 metri e dispone di quattro cabine più quella per l'equipaggio. L'equipaggiamento dei motori prevede una sola opzione ed è con 2 Volvo Penta da 900 cv Ips1200, per una velocità massima di 30 nodi.
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