Azimut 78 Fly, tecnologia e stile per la nuova ammiraglia
Con Azimut 78 Fly la Collezione Flybridge di Azimut Yachts si arricchisce della nuova ammiraglia, la prima con tre Volvo Penta IPS.
Al Miami Yacht Show era stato presentato come Azimut 76, è l’ultimo modello della generazione Carbon-Tech di Azimut Yachts, nonché il primo flybridge con la propulsione affidata a tre Volvo Penta IPS. Come tradizione di Azimut Yachts, nel nuovo progetto si è puntato a trovare un buon equilibrio tra un design sofisticato e volumi importanti, ne è nato così un layout dove grande attenzione viene riservata alla privacy di armatori e ospiti. Il design esterno porta la firma di Alberto Mancini, mentre gli interni sono stati affidati alla mano di Achille Salvagni.
Azimut 78 Fly, una barca “ultra innovativa”
“Azimut 78 Fly è una barca ultra innovativa - ha dichiarato Marco Valle, Amministratore delegato di Azimut Yachts -, che si posiziona strategicamente nel segmento a metà fra Azimut 72 e Azimut Grande 25 metri, rispondendo efficacemente alle aspettative di crescita della nostra clientela”.
Lungo 23,6 m e largo 5,75 m, il Azimut 78 Fly ha la sovrastruttura, flybridge, hard-top e plancetta in carbonio, mentre la coperta è in ibrido vetro-carbonio. È stato dunque fatto un nuovo importante passo avanti nella ricerca sull’uso del Carbon-Tech nei processi costruttivi: Azimut Yachts, da sempre pioniere in questo campo, continua a credere e investire nelle nuove tecnologie. Come detto, Azimut 78 Fly è anche la prima imbarcazione della Collezione Flybridge con la propulsione affidata a tre Volvo Penta IPS i cui vantaggi, ampiamente riscontrati su tutti i recenti modelli della gamma S, sono massima efficienza dei consumi, silenziosità e manovrabilità, oltre a una sistemazione a bordo che consente di aumentare gli spazi vivibili sottocoperta. Le tre Volvo IPS sono offerte in due diverse potenze (IPS1200 da 3x900 cv e IPS1350 da 3x1.000 cv) per raggiungere una velocità massima di 30 nodi.
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Il nuovo Azimut Yachts si distingue anche per il layout che propone una ripartizione degli spazi che salvaguarda la privacy della vita a bordo degli ospiti, collocando gli spazi dedicati all’equipaggio a prua, con accesso da timoneria e cucina, ambienti questi ultimi che possono essere completamente separati dall’area living/pranzo e dalla scala di discesa alla zona notte. Gli interni sono firmati da Achille Salvagni che ha creato due versioni. La prima presentata è la Lounge, caratterizzata dal superamento della tradizionale suddivisione tra zona pranzo e living da cui consegue una grande libertà di utilizzo della zona giorno, grazie anche alla versatilità del tavolo da pranzo, che all’occorrenza si trasforma in coffee table, permettendo di godere di spazi molto più ampi in cui muoversi agevolmente fra due zone salotto. La zona notte offre, oltre alla suite armatoriale, due cabine vip e una quarta cabina a letti gemelli, tutte con bagno dedicato.
Le linee esterne sono state affidate ad Alberto Mancini che per la prima volta collabora alla realizzazione di uno yacht della Collezione Flybridge: le forme sinuose, cifra stilistica di Mancini, sono qui interpretate in maniera inedita regalando una nuova espressività al design nautico.