La soddisfazione dell’armatore passa anche per l’esperienza vissuta durante il processo d’acquisto, iter che, soprattutto quando si parla di barche importanti, tende a essere articolato, visti anche gli ampi margini di personalizzazione assicurati dai cantieri nautici più moderni.

Non stupisce quindi più di tanto che una delle più interessanti applicazioni dell’intelligenza artificiale in campo nautico sia stata fatta proprio a livello di customer experience, ed è quella del nuovo Virtual Showroom Saxdor, un progetto pilota per una soluzione di intelligenza artificiale che permette ai clienti di ‘creare’ la propria barca in autonomia.

Virtual Showroom Saxdor.

Un cantiere (lanciato 5 anni fa) da oltre 500 barche all’anno

Il 2024 è stato un anno di conferme e di grande crescita per il cantiere finlandese, che ha presentato al salone tedesco numeri di assoluto rilievo: oltre 100 milioni di euro di fatturato con una media di oltre 500 barche realizzate all’anno, sono i dati dichiarati da Saxdor. Una crescita record, se si pensa che il cantiere ha poco più di 5 anni di vita.

Virtual Showroom Saxdor.

Il cliente accompagnato dall’IA alla personalizzazione della barca

Tale percorso di crescita si accompagna ora con un altrettanto percorso futuristico verso la customizzazione della barca, che è stato sviluppato dal cantiere in collaborazione con Younite e Cadentia Technologies.

Grazie a questo innovativo strumento, il futuro armatore può esplorare i prodotti del marchio, ma soprattutto avere al proprio fianco una guida esperta e sempre disponibile (in quanto virtuale) per creare la propria barca ideale.

La stessa IA, peraltro, è stata sviluppata per offrire assistenza anche durante la consegna e i primi ‘passi’ sulla propria nuova barca firmata Saxdor.

Il Virtual Showroom: tutta la flotta Saxdor a disposizione

Altra interessante innovazione presentata da Saxdor è il Virtual Showroom, attraverso il quale i potenziali clienti possono scoprire l’intera flotta del cantiere scandinavo, con un’esperienza sì virtuale, ma fotorealistica e approfondita.

Non è certo questo il primo esempio di visita virtuale a bordo delle barche, ma questa volta subentra anche l'intelligenza artificiale a rendere tutto ancora più realistico.

Le barche potranno infatti essere ‘visitate” fuori e dentro con differenti condizioni di luce e con la possibilità di configurare in tempo reale i diversi modelli visionati.

Virtual Showroom Saxdor.

Leggi anche il nostro articolo: Da barca chiusa a barca aperta grazie al vetro a volontà sul nuovo Saxdor 400 GTC


Erna Rusi, Ceo di Saxdor Yachts, si è detta orgogliosa di poter presentare degli strumenti così pionieristici testi a migliorare la customer experience dei propri clienti:”questa innovazione dimostra il nostro impegno nello sfruttare le tecnologie più all’avanguardia per ottimizzare l’esperienza del marchio e fornire ai clienti il migliore ​​modo per esplorare le nostre barche prima dell’acquisto”.

Barca

Grazie allo showroom virtuale, la scoperta delle barche Saxdor diventa non solo più coinvolgente, non solo più efficiente e flessibile, ma anche più sostenibile: tutto è infatti a portata di mano, senza dover programmare importanti spostamenti, rendendo gli acquisti più sicuri e ragionati

Ora non resta che mettere alla prova questi interessantissimi strumenti: l’occasione per farlo dovrebbe arrivare a breve, con il debutto mondiale del nuovissimo Saxdor 460, in programma per il Cannes Yachting Festival 2025.


Clicca ed entra nel sito ufficiale del cantiere Saxdor (sito in inglese)


Negli ultimi anni il marchio Suzuki è diventato via via sempre più digital, mettendo strumenti come il sistema Suzuki Connect o la piattaforma Smart Buy a disposizione degli utenti per prenotare comodamente l’acquisto di auto, di moto e di motori fuoribordo. In qualsiasi luogo, a qualunque ora. Ora il brand ha fatto un ulteriore passo in questa direzione, presentando la nuova versione dell'app MySuzuki.

Le nuove funzionalità dell'app MySuzuki

Disponibile in modo del tutto gratuito sia sull’App Store (per dispositivi Apple) sia sul Play Store (per dispositivi Android), MySuzuki è un applicazione per smartphone e si presenta come un utile strumento per chi possiede un prodotto del marchio giapponese. È infatti un punto di accesso privilegiato e personalizzato al mondo Suzuki.

Nella sua versione rivista e aggiornata l’app presenta cinque aree. Partendo dall'homepage ci si può spostare nella parte dedicata alle comunicazioni del brand (Inbox), come all’area che permette di trovare e contattare il concessionario più vicino (rete Suzuki), nonché alle aree Supporto e Profilo.

Il proprio motore fuoribordo sull’app

Chi possiede un motore fuoribordo Suzuki, una volta che si è registrato sull'app, può avere sempre a portata di mano il certificato di garanzia e il libretto di manutenzione, potendoli visualizzare dirttamente sul proprio smartphone.

Ma non è tutto qui: grazie al collegamento diretto dell'app con la rete di concessionari Suzuki, è possibile richiedere l'assistenza necessaria e anche prenotare il primo appuntamento disponibile per fare il tagliando del motore. Per chi preferisce muoversi via app anziché telefonare, questa è senz’altro una funzionalità da non trascurare.

L'app MySuzuki si rivela utilissima anche in caso di eventuali campagne di aggiornamento prodotto, perché fornisce informazioni tempestive e dà subito la possibilità di accordarsi direttamente con il concessionario per effettuare tutte le operazioni del caso.

L’app MySuzuki per chi non è ancora cliente

L’app MySuzuki si rivolge anche a chi non possiede nessun prodotto del marchio. Pensiamo per esempio a chi sta valutando l’idea di acquistare un fuoribordo Suzuki: per avere qualche informazione in più potrà registrarsi e dialogare con il servizio clienti italiano del brand, cercare i concessionari più vicini nonché visualizzare dei preventivi.

Puoi registrarti al portale MySuzuki anche attraverso il sito ufficiale di Suzuki Marine Italia cliccando qui

Fra le molte novità lanciate per il 2025, il più importante salone nautico invernale d'Europa ha tenuto a battesimo anche il Sunseeker Manhattan 68, il nuovo flybridge di 21 metri, che sostituisce il vecchio modello con uno stile progettuale più evoluto.

Evoluzione di design, lusso e flessibilità di utilizzo degli spazi abitativi sono fra le peculiarità del nuovo corso di questa barca. Chi ha in mente le linee del già famoso cruiser flybridge troverà infatti nelle forme della versione 2025 tante conferme e alcune interessanti rivisitazioni a partire da una silhouette più elegante e certo non priva di dinamicità.

Sunseeker Manhattan 68 in navigazione.

Restano immutati gli elementi distintivi che hanno reso il Sunseeker Manhattan 68 un modello di successo: pensiamo all’unione tra esterno e interno, alle prestazioni promettenti, nonché al lusso sapientemente equilibrato.

Il nuovo flybridge: piena flessibilità di utilizzo

Layout del flying bridge del Sunseeker Manhattan 68.

All’aperto ma sempre con stile: che sia per godersi lo spettacolo di un tramonto in rada o per ammirare il cielo stellato senza alcun ostacolo, Sunseeker ha ridisegnato il flybridge del Manhattan 68 per regalare esperienze diverse.

Questo grazie ai tanti posti a sedere e all’ampiezza complessiva, senza dimenticare la presenza di una console ergonomica con dispositivi elettronici di ultima generazione.

Consolle di pilotaggio sul flying bridge.

Privacy in famiglia o party con gli amici? La scelta è questione di un attimo

Sono tanti i segnali che affermano che il Sunseeker Manhattan 68 è lo yacht ideale anche per chi punta ad avere spesso ospiti a bordo oppure organizzare dei veri e propri party a bordo della propria imbarcazione in un contesto molto raffinato.

Per capire l’attenzione ai dettagli prestata nell’arredo degli spazi esterni basta portarsi a poppa, dove il portellone di apertura del garage per il tender, affacciato sull'enorme spiaggia, ha una concavità interna utilissima per riporre alcuni watertoy, come i Seabob, e altri oggetti da avere a portata di mano durante lo svago in acqua, mentre il pozzetto è ripensato per offrire sia privacy per l'armatore sia un ambiente da condividere con tanti ospiti, a seconda di ciò che si desidera al momento.

Vista sul beach club del Sunseeker Manhattan 68.

In quest'ultimo caso, interessante da notare è non solo il vasto spazio calpestabile del pozzetto, ma anche la gestione degli spazi nel salone, che vede anche l'integrazione di un banco bar poggiato su una vetrina portabicchieri a delimitare l'area della cucina.

Una soluzione che da un lato rende la cucina ben circoscritta in un ambiente semi indipendente, dall'altro fornisce un elegante piano d'appoggio per servire cocktail, tartine e pietanze durante un party.

Salone interno.

Gli interni personalizzabili e versatili

Del modello precedente del Manhattan 68 erano stati apprezzati gli spazi interni e i layout proposti. Il passo in più fatto con il nuovo modello, attraverso la visione di Design Unlimited, è quello che porta a layout interni personalizzabili e molto versatili.

Layout sottocoperta del Sunseeker Manhattan 68.

Il modello che ha debuttato a Düsseldorf era nella versione a quattro cabine, con una scala privata che porta direttamente alla cabina armatoriale, che è al centro della barca e ovviamente estesa su tutto il baglio, ma è possibile optare anche per altre soluzioni.

Cabina armatoriale del Sunseeker Manhattan 68.

Si può per esempio scegliere la versione con un’unica scala a servire tutte le cabine, così da guadagnare spazio a sedere nel salone principale.

È poi previsto un layout che elimina una cabina, andando così a ingrandire ulteriormente la suite dell’armatore, tanto da comprendere anche un ufficio.

Motori e prestazioni del Sunseeker Manhattan 68

In sala macchine risiedono due motori entrobordo Man V8, accoppiati a trasmissioni in linea d'asse. La potenza può essere scelta fra due opzioni: 1000 o 1200 cavalli ciascuno.

Sunseeker Manhattan 68 in navigazione.

Secondo quanto dichiarato dal cantiere, la velocità massima prevista per il Sunseeker Manhattan 68 è di 32 nodi. Il cantiere fornisce anche il dato sull'autonomia in crociera a 10 nodi, che è di 550 miglia nautiche con il pieno di 4.000 litri di gasolio.

Un'autonomia apprezzabile, ma vendo la barca una carena planante, resta da scoprire in fase di test il livello di comfort di navigazione a una velocità che è al confine fra il punto di inizio della planata e l'andatura in dislocamento.

La scheda tecnica del Sunseeker Manhattan 68

Lunghezza f.t.21,21 m
Larghezza5,26 m
Pescaggio1,60 m
Dislocamento37.400 kg
Serbatoio carburante4.000 l
Serbatoio acqua dolce900 l
Serbatoio acque nere200 l
Motori standard2x1000 cv Man linea d'asse
Motori optional2x1200 cv Man linea d'asse
Sunseeker Manhattan 68 in navigazione.

Clicca ed entra nel sito ufficiale del cantiere Sunseeker (sito in italiano)


Poche settimane fa su queste stesse pagine avevamo presentato le nuove lame round di ZipWake ed è subito arrivato ilmomento di un'altra novità, ovvro lo Zipwake Pro.

Si tratta di un upgrade sviluppato per tutti i sistemi della gamma dei correttori d'assetto automatici, ovvero sistemi caratterizzati dalla movimentazione di lame parallele allo specchio di poppa che, a differenza dei tradizionali flap perpendicolari allo stesso specchio, avviene autonomamente e in tempo reale rispetto ai diversi flussi d'acqua che lo scafo incontra durante la navigazione.

Leggi anche il nostro articolo su ZipWake con le lame round

I miglioramenti apportati dall’aggiornamento Zipwake Pro

Che la casa svedese fosse propensa all’innovazione lo si era capito subito, proprio attraverso la sua nutrita gamma di interceptor, e ora questa attitudine prosegue con il miglioramento di Zipwake Pro, che si distingue per una reattività cinque volte maggiore a per un'aumentata precisione.

L’aggiornamento è ovviamente pensato per tutti i nuovi modelli di barche, ma può essere adottato anche in retrofit su sistemi già installati a bordo: chi è già in possesso di un sistema di stabilizzazione Zipwake può quindi effettuare l’aggiornamento, così da migliorare le performance dei propri interceptor.

Meno rollio, più precisione, più sicurezza

Per capire meglio gli aggiornamenti apportati dal team di sviluppo di Zipwake vale la pena ripassare gli aspetti salienti dei suoi interceptor: le lame sono racchiuse in una sorta di scatola applicata allo specchio di poppa; una volta attivate elettricamente, possono sporgere progressivamente verso il basso deviando opportunamente i flussi d'acqua per rimettere in assetto la barca. Questa dinamica ha altresì la capacitò di attenuare il rollio della barca quando è necessario durante la navigazione, minimizzando la resistenza alle onde e agendo sul beccheggio.

Grazie agli interceptor Zipwake si riesce quindi a incrementare il comfort a bordo e le performance di navigazione, nonché in parallelo a ridurre i consumi di carburante. Ebbene, con questo ultimo upgrade le lame distribuite da Saim Marine aumentano ulteriormente l’efficacia, andando a influenzare positivamente anche la sicurezza: all’incremento della reattività e della precisione nel perfezionare l’assetto, infatti, crescono anche governabilità e stabilità della barca.

Zipwake Pro

Zipwake Pro, un correttore d’assetto “potenziato”,

Con questo upgrade quindi la reattività del sistema Zipwake aumenta di cinque volte, con una risposta dei comandi che risulta ancora più immediata. Ma come detto non si parla solo di una maggiore rapidità: la reazione è anche più precisa, con una perfetta configurazione delle lame in base alle condizioni contingenti del mare e all’effettiva distribuzione dei carichi a bordo.

Ai felici possessori degli interceptor Basterà quindi aggiornare il sistema a bordo per poter contare su dei correttori concretamente più performanti: trovare e mantenere l’angolo ideale di beccheggio diventa così più semplice, anche quando le onde aumentano.

E ancora, le lame Zipwake in questo modo riescono a compensare in modo più tempestivo l’eventuale inclinazione eccessiva dello scafo, come spesso può accadere in accostata, anche a velocità elevate.

Tutta la gamma di interceptor dell'azienda svedese è importata e distribuita in Italia da Saim Marine.


Clicca qui per entrare direttamente nella pagina Zipwake sul sito ufficiale di Saim Marine


Nel campo delle coperture delle barche si continua senza sosta a sperimentare per portare sul mercato delle soluzioni innovative tese a incrementare funzionalità e comfort a bordo. Ne sanno qualcosa quelli di Opac, specialisti nella progettazione e costruzione di coperture hard top e soft top, ma anche di tendalini, che al Mets di Amsterdam 2025 hanno messo in mostra diverse novità, fra cui il Rolling Sun Awning.

È una soluzione ombreggiante particolarmente intelligente dedicata agli yacht di lusso ed è una tenda che scompare, grazie alla movimentazione di bracci snodabili che, una volta rientrati nella loro posizione di chiusura non fanno avvertire la loro presenza e, dunque, non ledono il profilo estetico dell’imbarcazione.

Opac Rolling Sun Awning.

In fase di apertura le braccia della tenda Rolling Sun Awning si estendono fino al punto desiderato per mezzo di un meccanismo elettrico, per poi raccogliersi – quando la copertura non è più necessaria – all’interno del proprio vano, il cui ingombro è ridotto al minimo.

Con questo sistema il refrigerio è garantito e le linee dello yacht sono salve e inoltre, sempre per garantire il pieno rispetto dello stile dell’imbarcazione, il tessuto della copertura è disponibile in un’ampia gamma di colori, così da poter creare la combinazione più giusta.

Rolling Sun Awning: non solo per l'ombra di giorno, ma utile anche la sera

La raison d'être di una copertura a bordo di uno yacht è quella di ampliare la fruibilità degli spazi, esaltando l’esperienza a bordo in ogni momento. A questo proposito vale la pena sottolineare che quelli di Opac hanno pensato anche alle ore successive al tramonto, dotando il frontale mobile della tenda di un sistema Led, per un’illuminazione suggestiva.

Il mercato di Rolling Sun Awning è quello degli yacht di lusso: non stupisce quindi l’utilizzo di materiali di alta qualità e di meccanismi progettati in ogni dettaglio per resistere senza problemi all'usura dell’ambiente marino.

È inoltre da ricordare che questa tenda per yacht, così come le altre soluzioni ombreggianti firmate Opac, è progettata e prodotta in Italia, frutto dell’unione tra ingegneria di precisione e attenzione ai più piccoli dettagli.

Opac Rolling Sun Awning.

Pieno controllo su sole e vento con le lamelle in teak oscuranti

Non solo per i pagliolati: come è noto il teak a bordo delle unità di diporto più curate può trovare i più diversi impieghi, uno su tutti la copertura dei paglioli esterni e delle piattaforme bagno.

Piuttosto particolare è però l’utilizzo che hanno scelto di farne in Opac, dove hanno creato un sistema oscurante per yacht composto per l’appunto da lamelle in teak con un’anima strutturale in alluminio anodizzato.

Sistema oscurante Opac con lamelle in teak.

Il risultato è una soluzione intelligente ed elegante per l’ombreggiatura, pienamente regolabile grazie alla possibilità di far ruotare le lamelle sul proprio asse, per avere più o meno sole e più o meno aria a bordo. 

Il sistema oscurante a lamelle può essere personalizzato in base alle esigenze dell’armatore e alle linee dell’imbarcazione, variando dimensioni, numero di lamelle e forme.


Leggi anche: Luci su Opac! Ecco l'hardtop lamellare con illuminazione interna


Pali per teli ombreggianti, con o senza bicchieri

Quando si parla di sistemi ombreggianti per barche, l’attenzione non può concentrarsi unicamente sui teli: a un certo punto lo sguardo si deve pur abbassare, per interessarsi anche alla modalità di stabilizzazione dei teli stessi.

Il classico sistema per sostenere e mantenere in tensione i teli ombreggianti prevede l’inserimento di pali negli appositi bicchieri disposti a bordo della barca e Opac, oltre a presentare i pali di carbonio classici, ha proposto anche la versione “flush”.

Il sistema prevede l’installazione dei pali direttamente a filo pavimento, senza dover forare la coperta per posizionare gli alloggi. I produttori assicurano che la stabilità e la rigidezza dei pali restano le stesse.


Clicca ed entra nel sito ufficiale di Opac


Dopo un 2024 caratterizzato da risultati positivi e addirittura - fanno sapere dal cantiere - ben oltre le previsioni, Tuccoli Marine ha deciso di cavalcare il nuovo anno su questa buona onda di gradimento che il mercato gli ha dimostrato.

Negli scorsi 12 mesi il cantiere toscano ha infatti consegnato oltre 25 imbarcazioni e - anticipazione dell'ultimora - ha anche appena vinto il bando per la costruzione di una flotta di imbarcazioni per l'arma dei Carabinieri.

T250 SF Calarossa.

Tale crescita degli ordini, unita alle stime in rialzo per il futuro, hanno portato Tuccoli a espandere gli spazi di lavoro, così da non mettere freno allo sviluppo del cantiere, che fu fondato nel 1956.

A partire da marzo 2025, dunque, il polo produttivo di Tuccoli vedrà l'aggiunta di oltre 3.000 mq, di cui 1.000 dedicati alla lavorazione della vetroresina, 450 mq per l’allestimento delle barche e il resto distribuito su tutto il complesso industriale con un ampliamento anche del piazzale esterno. 

L’innovazione tecnologica dietro alla crescita di Tuccoli

Gli ordini di barche di un cantiere non aumentano certamente a caso: in un mercato segnato da diportisti e armatori sempre più informati e attenti, le scelte d’acquisto sono via via più ragionate e razionali.

Lo hanno evidentemente ben capito i dirigenti di Tuccoli, i quali infatti, per alzare la preferenza dei diportisti sui propri modelli, hanno investito in molte tecnologie all’avanguardia, fondata sul sistema Tuccoli Advanced Manufacturing Technology.

Si tratta di un sistema proprietario, che poggia sulla lunga esperienza del cantiere e sulle ultime innovazioni del settore e che mette a disposizione degli armatori le più avanzate tecnologie, che ora vediamo più nel dettaglio.

Tuccoli Carbon Technology (TCT): è un processo di costruzione che unisce la fibra di carbonio alla laminazione tradizionale, per avere benefici a livello di rigidità, peso e funzionalità;

Tuccoli Progressive Hull (TPH), lo scafo prismatico ad alta efficienza sviluppato da Tuccoli con angolo di stellatura progressivo da prua a poppa, per migliorare la fluidodinamica e avere più stabilità durante la navigazione;

Tuccoli Double Structure (TDS): è un peculiare sistema costruttivo basato sull’incollaggio di un ragno strutturale a controstampo dello scafo principale. Questo migliora la distribuzione dei pesi, cancella le vibrazioni e incrementa la rigidità, cosa che permette anche di ottenere finiture di più alta qualità per la sentina e i gavoni;

Tuccoli Modular Deck (TMD), ovvero la più recente innovazione del cantiere, che permette di personalizzare con grande versatilità la coperta, seguendo ogni esigenza del singolo armatore, così da poter adattare la stessa imbarcazione per il mondo fishing come per quello cruising;

Tuccoli Smart Link (TSL), l’innovativo infotainment che permette di rendere gli impianti di bordo totalmente controllabili e personalizzabili, ma anche di facilitare la manutenzione; 

Tuccoli Audio Performance (TAP): questo sistema si basa su un sapiente utilizzo delle intercapedini tra scafo e coperta, per sfruttarle come casse di risonanza e di amplificazione del suono, con l'obiettivo di offrire un’esperienza immersiva di ascolto a bordo.

Il catalogo Tuccoli: non solo fisherman, ma anche barche per le crociere e il relax

Si sa, dici Tuccoli e dici prima di tutto fisherman sportivi, quelli progettati tenendo ben in testa le esigenze dei grandi appassionati di pesca.

T250 VM Evo.

Si parla quindi prima di tutto della gamma VM Series, progettata per i pescatori più esigenti con la preziosa collaborazione di Marco Volpi, 33 volte campione mondiale di pesca; una gamma che si arricchirà presto del T295 VM, ma che intanto ha già fatto il suo debutto proprio in questo inizio del 2025 nella versione più crocieristica, denominata SF Montecristo.

Clicca e scopri tutti i dettagli del Tuccoli T295 SF Montecristo nel nostro articolo di anticipazione

Tuccoli T295 SF Montecristo.

Tuccoli, infatti, si esprime anche in altre gamme oltre alle imbarcazioni per la pesca sportiva. C'è appunto la SF Series, dedicata ai cruiser e al divertimento in famiglia, e c'è infine la Heritage Series, che si ispira esplicitamente ai canoni più classici.

In parallelo il cantiere continua il suo impegno nella divisione Tuccoli Professional, con la realizzazione di imbarcazioni per professionisti, pubblica sicurezza, autorità e forze armate.

Nel 2024, per esempio, è stata consegnata un’unità di soccorso ai Vigili del Fuoco dell'Alto Garda, mentre notizia di questi giorni è l'acquisizione dell'appalto per produrre le imbarcazioni da destinare ai Corpi naviganti dei Carabinieri.

Tuccoli T280 Entrobordo.

Il rilancio del cruising con il brand Lion Yacht

Abbiamo visto che la gamma SF Series di Tuccoli è quella più indirizzata al mondo dei cruiser, ma mantiene sempre il suo animo fisherman, ma chi desidera una barca pura da crociera non deve necessariamente rivolgersi ad altri cantieri.

A comporre infatti una linea di yacht di alta gamma più squisitamente da crociera sarà il brand Lion Yacht, che Tuccoli ha deciso di rilanciare per separare le due anime del fishing e del cruising, in modo da farle vivere autonomamente nelle rispettive sfere di mercato. E saranno sempre due le linee di prodotto principali di questo brand, ovvero Sport Lobster e Sport Trawler.

Bespoke by Tuccoli: personalizzazione massima

Infine, a spiegare il crescente favore verso Tuccoli c’è la libertà concessa dalla sua divisione Bespoke, dedicata esclusivamente alla realizzazione di imbarcazioni one-off.

Qui non c’è davvero limite alla fantasia, con gli armatori che possono chiedere praticamente qualsiasi cosa, spaziando dal monocarena al multiscafo.

Un esempio? Il Magic Tender Mokaccino, sviluppato con la collaborazione di Alessandro Vismara: questo catamarano di 9,99 metri spicca tra le altre cose per le sue terrazze estendibili (sia a prua che a poppa) per gli spazi ottimizzati su misura e per la sua scaletta di prua multifunzionale.


Clicca ed entra nel sito ufficiale di Tuccoli Marine


Negli ultimi anni nel mondo della nautica i joystick si sono diffusi a macchia d’olio, risparmiando  a parecchi diportisti stress e brutte figure al momento dell’ormeggio: il destino è probabilmente quello di vedere queste intuitive manopole installate su tutte le plance di comando, o quasi.

Proprio in questa prospettiva i joystick stessi si stanno facendo via via sempre più efficaci, e questa volta possiamo averne riscontro dalle migliorie introdotte sul Mecury Joystick Piloting che, con gli ultimi aggiornamenti del proprio software per il sistema di controllo di timone, acceleratore e cambio dei propri motori, diventa ancora più intelligente.

Vento, corrente e onde: ci pensa il Mercury Joystick Piloting

Si sà, manovrare una barca in fase di ormeggio non è come parcheggiare un’automobile: quando siamo al volante in prossimità di un parcheggio sappiamo benissimo che ogni nostro gesto corrisponde a un movimento preciso dell’auto, né più né meno, ma in barca non abbiamo certo a che fare con l’asfalto. Qui, infatti, sono da tenere in considerazione le onde, le correnti, nonché, spesso e volentieri, il vento.

Ogni manovra deve essere quindi fatta tenendo in considerazione tutte queste forze esterne che, anche con l'ausilio del joystick, possono aumentare notevolmente le difficoltà di un ormeggio. Ed è proprio qui che entra per in gioco l’upgrade del sistema SmartCraft del Mercury Joystick Piloting.

Il nuovo software, infatti, riesce a far sì che il sistema possa reagire in modo automatico agli effetti del vento, delle onde e delle correnti marine nel momento in cui si è alle prese con le manovre a bassa velocità in maniera semplice, tanto che Mercury promette manovre precise senza fatiche.

L'aggiornamento è solo in retrofit. I nuovi motori lo hanno già di default

Chiunque acquisti un nuovo motore Mercury, Mercury Diesel, MerCruiser e Mercury Racing con il sistema di gestione multi-motore Joystick Piloting potrà contare sul software aggiornato.

Chi invece possiede già un sistema di questo tipo può rivolgersi a un concessionario Mercury per avere tutte le informazioni necessarie sulla possibilità di fare questo utile upgrade.

Clicca e scopri anche il joystick di Mercury Marine per le installazioni monomotore

Come funziona il sistema SmartCraft del Mercury Joystick Piloting

Nel momento in cui ci si mette al lavoro con il joystick per effettuare delle manovre, il sistema SmartCraft entra automaticamente in gioco per rilevare eventuali variazioni della rotta impostata dettate dal vento o dalle correnti marine; non appena una spinta di questo tipo viene avvertita, il software opera su sterzo e acceleratore per annullarne gli effetti, così da mantenere stabile la barca sulla rotta impostata dal diportista. 

Se il joystick è sempre stato un grande facilitatore per il diportista, ora è arrivato a un livello ancora più avanzato, a garanzia non solo di un minore stress in manova, ma anche di maggior sicurezza nel prevenire i possibili impatti con le altre barche vicine.

Il driver, infatti, non deve più controbilanciare le spinte esterne, perché lo fa il joystick autonomamente con una riduzione fino al 74% dell’angolo di deriva attribuibile a delle forze indesiderate. In più, non dovendo continuare a dosare accelerazione e sterzata, si può fare con una mano quello che prima si doveva fare con due.

Velocità, non numero di giri: ecco come il sistema diventa più preciso

L’aggiornamento apportato al software SmartCraft del Mercury Joystick Piloting sposta l’attenzione del sistema dal numero di giri al minuto alla velocità reale, con una maggiore precisione delle performance risultanti.

Prima, nel momento in cui il driver azionava il joystick, il motore accelerava fino a un certo numero di giri al minuto, in base all’input dato dalla leva, a prescindere dalla presenza o dall’assenza di vento a poppa o a prua.

Con questo aggiornamento del software, il dato preso come riferimento è invece la velocità reale di avanzamento, così come è influenzata dagli agenti esterni, e nel momento in cui viene rilevato un mutamento delle condizioni, il sistema va ad aumentare o diminuire l’accelerazione per mantenere esattamente la velocità impostata.

Lo speciale controllo dello slittamento per i motori V12

Novità nella novità è uno speciale aggiornamento dedicato al Mercury V12 da 600 cv. Proprio per questo tipo di motore fuoribordo l’aggiornamento del software prevede l'introduzione del sistema per il controllo dello slittamento della trasmissione.

La possibilità qui è quella di ridurre del 25% gli spostamenti indesiderati e del 20% gli errori di rotta durante l’utilizzo del joystick o del sistema di ancoraggio digitale con la funzione Skyhook.


Clicca ed entra nel sito ufficiale di Mercury Marine Italia


Chiamatela nostalgia, chiamatela passione per l’artigianalità di un tempo, sta di fatto che sono molti i cantieri che richiamano esplicitamente gli scafi della tradizione classica mediterranea, proponendo barche nuove, ma al tempo stesso tradizionali, con risultati spesso sorprendenti e, sì, carichi di fascino. Prova ne è, che quando scriviamo di questo genere di barche, registriamo spesso un picco più alto di lettori rispetto alla media.

L’antenato di riferimento del Girbau G38 è il “laüt catalano”, imbarcazione utilizzata in tempi antichi dai pescatori catalani e da quelli delle Baleari, ed è caratterizzata da un robusto scafo in legno. Una tradizione profondamente mediterranea, che è stata ripresa e valorizzata dal cantiere spagnolo Girbau Boats, fondato nel 2008 da Ramon Girbau.

Girbau G38.

Girbau G38, l’incontro tra maestria artigianale, tradizione e avanguardia

Quattro i modelli proposti dal cantiere di Castelló d'Empúries, nella Costa Brava settentrionale: il G27 Open, il G28, il G30 e per l’appunto il Girbau G38, che con i suoi 12,31 metri si presenta come la massima evoluzione del cantiere, all’insegna delle prestazioni e del comfort a bordo.

Plancia di comando del Girbau G38.

Le linee sono per l’appunto sempre quelle del laüt, il materiale che la fa da padrone è sempre il legno, lo stile è quello dell’imbarcazione mediterranea modern-classic, e su questo stesso G38, che profuma di un’epoca che fu, si trova spazio a volontà e tecnologia attuale, dal doppio chartplotter in plancia al controllo dei motori mediante joystick.

La tradizione prende slancio

Il Girbau G38 si estende per 12,31 metri se si sceglie la spiaggetta bagno XL, altrimenti scende di 60 centimetri con la piattaforma in taglia M. Qualunque sia la scelta questa barca può ospitare fino a 14 persone a bordo e fino a 6 per la notte, senza rinunciare al comfort.

Girbau G38.

Le forme classiche del “laüt catalano” vengono portate nel 21° secolo attraverso la sua silhouette slanciata e con forme sinuose, che non manca di richiamare toni sportivi, ma anche linee aerodinamiche che, oltre all'estetica, migliorano pure l’efficienza in navigazione.

L’idea dello slancio e della velocità è peraltro rafforzata stilisticamente dalle vetrate scure e sottili che si allungano su entrambe le murate, e dall’hardtop a sua volta allungato, che permette lo sviluppo in altezza di questa elegante barca planante.

Girbau G38.

Gli esterni del Girbau G38: spazi allargati e due configurazioni del pozzetto

Che il G38 sia ben studiato lo si capisce anche guardando le foto scattate dall’alto: dal pozzetto si dipartono due passavanti che superano i 20 centimetri, per arrivare a un grande prendisole prodiero che si adatta intelligentemente alle diverse altezze del cassero e offrire così un'imbottitura con schienale/poggiatesta su una superficie che da sola può accogliere ben quattro persone.

Girbau G38.
Girbau G38.

Sempre a prua, il verricello dell'ancora è totalmente ingavonato, per non interrompere la continuità di camminamento perimetrale di quella che possiamo definire una coperta walkaround. Questa soluzione, insieme all'interruzione della battagliola, rende inoltre libero e agevole il transito dalla banchina alla barca nell'ormeggio di prua.

Pozzetto.

Ritornando sui propri passi, a poppa l'enorme pozzetto offre due divani a L contrapposti con due tavoli al loro servizio, che possono essere rimossi, così da ottenere all'occorrenza una vasta area calpestabile oppure una o due dinette da pranzo.

Pozzetto.

Immediatamente dietro, si trova una spiaggetta bagno idraulica decisamente generosa, sia che si scelga la versione XL sia la taglia M, e sempre comoda per i momenti in acqua, ma anche per issare l’eventuale tender.

Spiaggetta bagno XL.

Il blocco centrale è formato dalla postazione di comando e da una comoda area cucina ben organizzata, con lavello e piano cottura. Il tutto sotto la protezione del T-Top.

Plania di comando.

In tanto gusto classico, la plancia di comando riporta più decisamente alla nostra epoca: impossibile non notare i due chartplotter, il joystick di manovra e la domotica di casa Garmin, per un’esperienza di guida piacevole, completamente sotto controllo e zero stress.

Gli interni del G38, legno a profusione per atmosfere molto classiche

Sono diversi i layout disponibili sottocoperta del Girbau G38, tutti accomunati dall’utilizzo di materiali di pregio, per rifiniture curate e dal buono sfruttamento di ogni spazio a disposizione, per incrementare sia il numero potenziale di ospiti, sia il livello di comfort. Ecco che allora, per esempio, nelle scale di accesso sono nascosti cassetti e spazi per lo stivaggio di oggetti di medie dimensioni.

Ingresso sottocoperta del Girbau G38.
Ingresso.
Quadrato del Girbau G38.

Il G38 nelle sue varie versioni può ospitare 4 o 6 persone: nella versione standard proposta dal cantiere si trova un divano posizionato a dritta dell’ingresso trasformabile in letto a due piazze, e un bagno completo a sinistra.

Cabina armatoriale del Girbau G38.

Avanzando verso prua si trova la cabina dell’armatore, con letto matrimoniale, armadi e vari cassetti: qui sia i colori che i materiali ben confermano il profondo rispetto per lo stile marinaro mediterraneo. A poppa è ricavata la cabina ospiti con due letti separati.

Quadrato.

Prezzo, motori e performance dell’ammiraglia Girbau Boats

Il prezzo del Girbau G38 parte da 550.000 euro, Iva esclusa e con le dotazioni standard e due motori da 320 cv.

Fra gli accessori sono previsti il giroscopio Seakeeper 3, il pilota automatico e i due chartplotter da 12" Garmin, i correttori d'assetto automatici (interceptor) Zipwake, il joystick di manovra, il radar e molto altro, che rende il Girbau G38 una barca estremamente moderna dal punto di vista della navigazione.

Girbau G38.

Sono inoltre ben quattro le possibilità di scelta dei propulsori, e in particolare: 2x320 cv 8LV Yanmar, 2x320 cv D4 Volvo Penta, 2x350 cv 8LV Yanmar e 2x370 cv 8LV Yanmar


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L'unità di debutto presentata al grande pubblico nei saloni autunnali è spinta dalla motorizzazione massima, cioè una coppia di motori Yanmar 8LV da 370 cv (275 kW), che permettono alla carena planante di raggiungere la velocità massima di 30 nodi a 3.800 giri/min e una la velocità di crociera di 17 nodi a 3.000 giri/min, con un’autonomia di circa 208 miglia nautiche, che scende a 162 miglia alla massima velocità.

Girbau G38.

L'approdo di Girbau Boats in Italia

Contestualmente all'espansione sui mercati esteri decretato dalla continua partecipazione ai principali saloni internazionali, Girbau Boats sta costruendo una rete vendita consolidata in Italia attraverso il supporto di Fabiana Porciello, che è responsabile marketing and sales per il nostro Paese e, al momento, l'unico contatto ufficiale per chi fosse interessato ad approfondire o acquistare una barca del cantiere catalano in Italia. I recapiti sono: fabiana@girbauboats.com - telefono 339 7848662.

Girbau G38.

La scheda tecnica del Girbau G38

Lunghezza f.t. con spiaggia XL12,31 m
Lunghezza f.t. con spiaggia M11,71 m
Larghezza3,69 m
Immersione0,94 m
Dislocamento a vuoto8.500 kg
Serbatoi carburante2x383 l
Serbatoio acqua dolce250 l
Serbatoio acque nere100 l
Persone imbarcabili14
Posti letto4-6
Motori2x320 cv, 2x350 cv, 2x370 cv
Omologazione CeCat. B

Clicca ed entra nel sito ufficiale di Girbau Boats (sito in italiano)


I gommonauti conoscono bene la gamma Adrenalina di Lomac: gommoni veloci, eleganti e pratici, a comporre la linea più dinamica del cantiere milanese. Ebbene, quest’anno a Düsseldorf Lomac Milano, fra gli altri modelli, ha portato il suo Adrenalina 8.5, già esposto proprio qui lo scorso anno, ma questa volta con il ruolo di testimonial del nuovo Lomac Atelier.

Il modello quindi è, sì, lo stesso, ma cambia la livrea, che non è la consueta rimodulazione dei colori, bensì qualcosa che è stato creato ad hoc per renderlo una sorta di one-off.

Il salone tedesco ha ospitato infatti il primo show-Rib Odyssey basato sul gommone Adrenalina 8.5, con l’obiettivo di mostrare al pubblico quanto in là ci si può spingere con la personalizzazione estetica dei gommoni offerto dal servizio su misura Lomac Atelier powered by D-Factory.

Lomac Atelier powered by D-Factory: una rivoluzione estetica

Lo show-RIB Odyssey esposto a Düsseldorf, coloratissimo, si ispira all’epopea omerica, e più nel dettaglio al personaggio di Penelope. Sì, proprio quella regina di Itaca, moglie di Ulisse, che per anni aspettò il marito mentre questi navigava per il Mediterraneo: non male come soggetto creativo in ambito diportistico!

Questo preciso Adrenalina 8.5, con le più diverse e contrastanti cromie vuole essere un po’ una dimostrazione d'impatto e un po’ una provocazione, perché proprio guardando questi dettagli dell’Odyssey è possibile percepire al meglio quali sono le concrete possibilità di customizzazione estetica di un Rib Lomac.

Lomac Atelier

La partnership tra Lomac e D-Factory

Se su queste pagine Lomac non ha bisogno di presentazione, vale certamente spendere qualche riga per conoscere meglio D-Factory: il brand è specializzato nel design su misura, e ha già dato prova delle sue capacità in ambito automobilistico, dove si è specializzato, grazie alle collaborazioni con Porsche e Audi.

La principale tecnica utilizzata da D-Factory è quella del wrapping, ovvero dell’applicazione di pellicole di alta qualità per decorare e per proteggere la carrozzeria e gli interni dei veicoli. Si parla ovviamente di wrap professionali, prodotti dal noto marchio americano 3M.

Nel caso specifico di Lomac Atelier, le superfici in fibra di vetro dei gommoni vengono ricoperte con pellicole Paint Protection Film (PPF) che, oltre a permettere la personalizzazione estetica, offrono protezione contro l’azione dei raggi UV, contrastando ingiallimento e usura.

La personalizzazione di Lomac Atelier nel concreto

Oltre all’applicazione di wrap personalizzati sulle parti in fibra di vetro, passare attraverso il Lomac Atelier permette la scelta di qualsiasi colore e di qualunque tonalità per i tubolari, così come le decorazioni per la console di guida, per il quadro comandi, per i tendalini e il T-top, i mancorrenti e i sedili, ma anche le paratie, le porte e tutte le altre varie superfici interne.

Ma il lavoro di D-Factory può essere esteso anche alla tappezzeria e ai tessuti con svariati tipi di cucitura che possono anche formare disegni o rappresentazioni grafiche.

Con Lomac Atelier ogni Rib può diventare davvero unico, unendo performance a lusso, ricercatezza e originalità estrema.

Chi ha già le idee ben chiare basta che le esprima e sarà esaudito, ma chi invece preferisce essere supportato e consigliato nelle scelte, trova nel Lomac Atelier un pool di designer e specialisti pronti a dare ogni sorta di consulenza per arrivare al risultato finale che il cliente si aspetta.


Leggi anche il nostro test del Lomac Adrenalina 8.5 con due Suzuki DF200 AP


Un gusto estremamente personalizzato può compromettere la rivendibilità del gommone?

Certo, ogni testa è un piccolo mondo e se è vero che la personalizzazione di un prodotto è una rappresentazione della propria personalità o del proprio estro, è altrettanto vero che non tutti possono essere allineati ai propri gusti estetici.

Se poi si sceglie di andare oltre quelli che si potrebbero definire i consueti canoni estetici e magari con le decorazioni ci si spinge nel campo dell'astrattismo, proprio come il primo testimonial del Lomac Atelier (l'Adrenalina 8.5), si rischia di tagliarsi fuori una grande quantità di potenziali acquirenti nel mercato dell'usato.

Il problema però in questo caso non si pone, perché nella creazione del servizio Lomac Atelier, il cantiere ha tenuto conto di questa eventualità e proprio per questo ha scelto di applicare le grafiche con le pellicole adesive.

In questo modo, prima di immettere il gommone sul mercato dell'usato, è sufficiente rimuovere tutto il wrapping e questo torna un "normale" modello pronto per nuovi armatori che preferiscono un'estetica più "neutra".


Clicca ed entra nel sito ufficiale di Lomac Milano


Clicca ed entra nel sito di D-Factory


II diportisti lo sanno bene, e chi lo ignora lo impara tipicamente presto, quando l’incuria si trasforma in danno. Infatti, in vista dell’invernaggio del motore marino è sempre bene dare una controllata speciale e fare tutti gli interventi del caso, per non ritrovarsi a primavera con un propulsore inefficiente o persino non funzionante.

E per sottolineare il fatto che in inverno il fuoribordo non deve finire nel dimenticatoio, anche per il 2025 Suzuki ha scelto di mettere a disposizione uno strumento online nell'ambito dell'iniziativa Suzuki Winter Care, per sapere esattamente di cosa ha bisogno il proprio motore in base alle ore di funzionamento), più un altro strumento per prenotare con pochi click l’appuntamento con l’officina. E non manca nemmeno la convenienza, grazie ai prezzi speciali previsti per chi acquista kit completi. 

Con Suzuki Manutenzione Chiara, il tagliando del fuoribordo è senza segreti: interventi e costi

Non tutti i tagliandi sono uguali. I prezzi cambiano in base al tipo di motore, ai pezzi di ricambio scelti, alle ore di vita, alla manutenzione precedente, e via dicendo.

Ma non bisogna per forza brancolare nel buio: per fare un po’ di luce sulla manutenzione dei fuoribordo durante l'inverno, Suzuki presenta sul proprio sito web marine.suzuki.it una serie di aree dedicate al supporto dei diportisti nella cura del proprio motore, dai consigli per la manutenzione corretta fino allo strumento “Suzuki manutenzione chiara”, dove è possibile trovare una lista degli interventi con relativi prezzi per ogni singolo tagliando della vita di un motore fuoribordo, in base al modello e alle ore di funzionamento.

Il funzionamento della piattaforma online è abbastanza semplice. Prima si inserisce la matricola del proprio fuoribordo, oppure si indica il modello; poi si seleziona il numero di ore di funzionamento.

Si viene così indirizzati a una pagina che elenca gli interventi necessari con i relativi prezzi, da quelli per i ricambi originali fino a quelli per l’olio e per la manodopera, il tutto nell’officina ufficiale Suzuki più vicina (o preferita).

Dopo aver visionato il preventivo – che si può scaricare e stampare in formato pdf – è possibile prenotare l’appuntamento direttamente online.

Suzuki Cut Engine

Clicca ed entra direttamente nella pagina Suzuki Manutenzione Chiara del sito ufficiale di Suzuki Italia

Suzuki Winter Care: sempre ricambi originali e con lo sconto

La tentazione di rivolgersi altrove per avere ricambi non originali, con l'idea di risparmiare un po’ sulla manutenzione del motore marino, non è certo tentazione di pochi.

Suzuki officina.

In Suzuki lo sanno bene, e per questo motivo, oltre a lanciare lo strumento Manutenzione Chiara votato alla trasparenza, hanno deciso di offrire dei prezzi speciali per chi opta per il kit di manutenzione originale.

All'interno di questo kit è infatti possibile trovare (quasi) tutti i ricambi necessari dall’invernaggio fino alla messa in acqua del fuoribordo. Rispetto al costo totale risultante dall’acquisto singolo dei diversi elementi, il kit presenta un prezzo minore del 10%.

Guarda anche il nostro video con i consigli dell'esperto


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