Pearl Yacht attacca il segmento degli ottanta piedi con il nuovo Pearl 82, di cui ha appena presentato il progetto. È un flybridge di 25 metri con tre ponti e con la cabina armatoriale sul maindeck, che è pure dotata di una terrazza panoramica privata a prua.
Il nuovo modello di (quasi) vertice di Pearl Yachts è una delle novità 2024 in arrivo nella nautica e sarà lanciata con tutta probabilità al Cannes Yachting Festival il prossimo settembre.
È una barca flybridge di 25 metri, il cui progetto è molto articolato e, perché no, anche creativo e, per questo, decisamente innovativo.
Nasce su ispirazione dei megayacht e lo si può notare già a colpo d'occhio vedendo la barca dall'esterno, con il suo profilo in stile widebody, ma soprattutto osservando i suoi layout interni, che prevedono una cabina armatoriale a prua del ponte principale, con un accesso diretto all'area esterna di prua, che rende questa zona come una terrazza esclusiva dell'armatore.
Il ponte di coperta è una sorta di semi-walkaround deck, nel senso che i camminamenti laterali non arrivano fino al vertice di prua, perché per accedere al living prodiero esterno, che è su un livello rialzato (proprio sopra la cabina armatoriale), bisogna passare per il ponte superiore, eccezion fatta per l'armatore che ha l'accesso diretto dalla sua cabina.
In pozzetto il nuovo Pearl 82 prevede una doppia configurazione a scelta dell’armatore, ulteriormente valorizzata dalla possibilità di abbattere le murate.
La versione Riviera offre due ampi prendisole rivolti a poppa, mentre il layout Veranda è composto da due divani e un tavolo vista mare, per mangiare e rilassarsi all’aperto.
Il salone prevede un divano a L con tavolino, poltrone, un grande tavolo da pranzo con ben 10 posti a sedere e un piano bar, mentre al centro è presente un’isola strutturale che nasconde parte della cucina, un bagno di servizio e le scale per salire sul ponte superiore o scendere sotto coperta.
Tramite il camminamento di dritta si accede alla suite a tutto baglio dedicata all'armatore, con letto matrimoniale, cabina armadio e bagno privato con doccia separata e, come abbiamo visto, valorizzata da una terrazzina privata a prua.
Con un’interessante gestione degli spazi su più livelli, il progettista ha nascosto la postazione di comando interna tra il ponte principale e l’upper deck.
Quest'ultimo è riparato da un hard top ed è arricchito da un'altra timoneria con doppio sedile, da un banco bar e da tanti altri divanti di ogni genere e dimensione, per trascorrere del tempo in compagnia con una piena panoramica esterna.
La zona sottocoperta del nuovo Pearl 82 si articola con quattro cabine, di cui tre matrimoniali e una doppia, tutte con bagno privato.
A poppa, invece, si trova l'alloggio per l'equipaggio, con un bagno in condivisione, che confinano con la sala macchine, dove pulsano due motori Man V12 in range di potenza a scelta che va da 1.650 a 2.000 cv.
Naturalmente non manca il garage che, in questo caso, non è solo per il tender, ma ha una capienza tale da poter ospitare anche una moto d'acqua o eventuali altri water toy.
Il nuovo Pearl 82 alzerà sicuramente l’asticella nel segmento dei flybridge da 80 piedi: il primo esemplare è già in costruzione, ma per vederlo ufficialmente in acqua bisognerà aspettare il 2024. Nel frattempo, noi continuiamo a sognare con i primi rendering di questa novità inglese.
Lunghezza f.t. | 25,30 m |
Larghezza | 6,34 m |
Immersione | 1,90 m |
Dislocamento a pieno carico | 78.400 kg |
Serbatoio carburante | 6.290 l |
Serbatoio acqua dolce | 1.400 l |
Serbatoio acque grigie | 830 l |
Serbatoio acque nere | 830 l |
Motori (standard) | 2x1650 cv Man in linea d'asse |
Motori (optional) | 2x1900 cv Man in linea d'asse |
2x2000 cv Man in linea d'asse | |
Cabine ospiti | 5 |
Cabine equipaggio | 3 |
Pearl 72 debutta con due master suite e con gli interni in “stile New York”
Scopri tutti i modelli del cantiere inglese sul sito ufficiale Pearl Yachts
Dal chartplotter all'ecoscandaglio alla telecamera e nuovi aggiornamenti per migliorare le funzionalità degli strumenti, ecco un'anteprima delle novità 2023 di Raymarine, nuovi prodotti tecnologici che alzano il livello della qualità di navigazione.
Il buon marinaio dovrebbe riuscire a comandare la propria imbarcazione munito di sola bussola, carteggio ed esperienza, ma una volta acquisite le capacità, nulla vieta di avvalersi di tutta la strumentazione elettronica per godersi la navigazione con la facilità con cui si guida un'auto e, soprattutto, con una sicurezza sempre crescente.
I sistemi elettronici di bordo sono quindi indispensabili e ogni anno le funzionalità vengono integrate per offrire prodotti sempre più aggiornati e affidabili, come le novità 2023 di Raymarine presentate a gennaio al salone di Düsseldorf.
Ecco una prima panoramica riassuntiva, rimandandovi ai prossimi articoli con gli approfondimenti prodotto per prodotto.
Chartplotter, ecoscandaglio, radar, autopilota e video: il nuovo display Axiom 2 Pro, il più potente mai prodotto da Raymarine, raccoglie in un unico sistema tante funzionalità per un'integrazione globale fra tutti i sistemi di gestione della barca.
Ci sono due modelli come novità 2023 di Raymarine: l'Axiom 2 Pro S e l'Axiom Pro RVM. Entrambi hanno l'ultimo sistema operativo LightHouse4 e un nuovo processore che insieme, oltre a velocizzare la reattività ai comandi, promettono tempi di avvio sensibilmente ridotti.
In più, lo schermo touchscreen ha la tecnologia HydroTough, per respingere l'acqua, e la HybridTouch con tastiera intercambiabile, che permette di personalizzare la disposizione dei tasti di comando e di riprogrammarne una selezione in base alle proprie esigenze.
L'Axiom2 Pro RVM è particolarmente orientato alla pesca. È infatti dotato di tecnologia Chirp ad ampio spettro con tecnologia integrata dal nuovo ecoscandaglio RealVision Max (da qui la sigla RVM), che aggiorna con molta più precisione le funzionalità DownVision, SideVision e 3D, così da avere una miglior migliore risoluzione nell'individuazione dei pesci.
Il Raymarine Axiom2 Pro S, invece, sfrutta un ecoscandaglio integrato High Chirp a singolo canale, per offrire una lettura affidabile della profondità e un’accurata esplorazione subacquea.
Entrambi i charplotter sono disponibili con il display da 9, 12 e 16 pollici e hanno un indice di impermeabilità che, a seconda del modello, è IPx6 e IPx7.
Ai prezzi di listino 2023, il costo dei nuovi chartplotter Raymarine Axiom2 Pro va da 2.495 a 6.495 euro, a seconda del modello e della dimensione del display.
In particolare il prezzo del Raymarine Axiom2 Pro S Sonar è di 2.495, 3.895 e 5.995 euro rispettivamente per il modello con display da 9, 12 e 16 pollici.
Il prezzo del Raymarine Axiom2 Pro RVM Real Vision Max è di 2.995, 4.395 e 6.459, sempre rispettivamente al display da 9, 12 e 16 pollici.
Il nuovo ecoscandaglio Raymarine RVM1600 si basa su tecnologia Chirp, per offrire immagini sempre più chiare e precise, e sui trasduttori di ultima generazione Airmar da 1 kW, che sono caratterizzati da elementi più grandi e con una maggiore potenza in uscita.
Tutto questo per migliorare le prestazioni a lungo raggio, la fedeltà visiva e la chiara identificazione del target in acque profonde fino a 900 metri.
Questi upgrade sono valorizzati anche dal processore RealVision Max che, per mezzo delle tavolozze colori ad alto contrasto, rende la struttura più riconoscibile e i pesci più sfuggenti facilmente identificabili.
Al prezzo di listino 2023, il modulo sonar Raymarine RVM1600 costa al pubblico 1.995 euro.
Per quanto riguarda l'ecoscandaglio, invece, ci sono diversi modelli con differenti potenze e rispettivi prezzi, che, al listino prezzi 2023, vanno da 595 euro per l'RVM-100, 1.495 euro per l'RVM-400, 2.395 euro per l'RVM-412 e l'RVM-420.
Una telecamera a bordo è sempre consigliabile ai fini della sicurezza a tutto tondo, ma può anche essere molto utile in fase di navigazione.
Tra le novità 2023 di Raymarine arriva una mini camera, la CAM300, per la visione diurna e notturna. Questo prodotto ha diverse funzionalità, che si integrano con gli altri sistemi di bordo della casa americana.
Progettato per i display multifunzione Axiom, la nuova Raymarine CAM300 consente di monitorare i punti ciechi della - e intorno alla barca, ma anche registrare tutte le azioni di pesca direttamente dalla plancia.
In più, se viene combinata con il sensore Raymarine AR200, è possibile sfruttare la realtà aumentata ClearCruise per sovrapporre i bersagli AIS, i waypoint e gli oggetti cartografici, così da avere una visione quanto più completa e in tempo reale di tutte le informazioni rilevate dai vari sistemi.
La nuova Raymarine IP CAM 300 pesa meno di mezzo chilo e ha dimensioni compatte (59,5 mm di diametro e 52,9 mm di altezza) che ne facilitano l’installazione a bordo.
Inoltre, grazie al sensore CMOS da 3 MP, si ha una risoluzione massima di 1080 pixel. Tra le funzionalità più interessanti, poi, ci sono i Led a infrarossi per garantire visibilità fino a 10 metri di distanza anche nelle ore più buie, l’opzione di capovolgimento e inversione dell'immagine per installazione ball-up/ball-down e la visualizzazione speculare per quando ci si muove in retromarcia.
La nuova telecamera Raymarine CAM300 costa, al prezzo di listino 2023, 595 euro. La confezione comprende un cavo RJ45 Maschio e un connettore per l'alimentazione, oltre al necessario per poterla fissare nel punto desiderato della barca.
Clicca qui per entrare nel sito di Raymarine Italia
Uno studio per poterlo movimentare elettricamente, per poterlo nascondere totalmente quando non è in uso e per poterlo utilizzare anche a oltre 30 nodi di velocità: ecco come è fatto il bimini di Opac creato ad hoc per il nuovo Rizzardi GR Sessantatre.
di Maurizio Massa
Che sia per proteggerti dal sole o dal maltempo, quando sei in barca in mezzo al mare hai per forza bisogno di un riparo.
Se possiedi una barca flybridge lo userai sul ponte di controplancia, se sei su un open hardtop lo metterai a poppa, se invece sei su un open puro con la coperta en-plein air, come il Rizzardi GR63, ne userai uno speciale, che ripari il pozzetto ma che non faccia perdere il senso di stare comunque all'aria aperta.
Ed è proprio su questo bisogno che Rizzardi si è rivolta a Opac per creare un tendalino ad hoc per il suo nuovo open di 19 metri, il Rizzardi GR Sessantatre, badando non solo alla funzionalità, ma anche allo stile e alla necessità di non compromettere il design della barca, sia quando il bimini è aperto sia quando è chiuso.
Scopri qui il nuovo Rizzardi GR Sessantatre
Per arrivare a questo risultato, l'azienda torinese si è coordinata con il Centro Stile e Dipartimento Tecnico del cantiere laziale e, come prima cosa, si sono concentrati sul rollbar dello yacht, per far sì che potesse contenere tutto il bimini richiuso, oltre naturalmente a studiarne gli elementi di supporto quando invece è aperto.
Lo studio per il bimini di Opac è poi proseguito sulla possibilità di poterne fruire senza alcuna incombenza da parte dell'armatore, o dei suoi ospiti, se non quella di premere un pulsante.
Il sistema di movimentazione è infatti automatico e si basa su motoriduttori elettrici che, in quanto tali, non richiedono l'inserimento di un impianto oleodinamico. Cosa che permette di installare tranquillamente questo bimini anche a distanza di tempo dall'acquisto della barca.
Grazie ai suoi tenditori stabilizzanti, il bimini di Opac può rimanere aperto anche in navigazione a velocità di crociera, che sul Rizzardi GR Sessantatre è di ben 32-33 nodi e, oltre al gocciolatoio integrato per deviare la pioggia fuori dal pozzetto, prevede anche delle coperture laterali amovibili per ottenere una chiusura totale dell'area.
Ma quanto è grande la zona di copertura del bimini di Opac? Questo tendalino creato ad hoc per il nuovo open di 19 metri di Rizzardi si estende per un'area di 2,8 metri di lunghezza e di 2,5 di larghezza.
Naturalmente, in quanto prodotto custom, Opac può sviluppare delle versioni di diverse grandezze e stile per qualsiasi barca di altri cantieri o di qualsiasi altro armatore privato volesse avere un tendalino ad hoc per la propria imbarcazione.
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Restyling di diversi ambienti per l’head quarter di Cranchi Yachts a Piantedo: elementi identitari e scelte stilistiche che riprendono le caratteristiche degli interni delle due flagship di ultimissima generazione, il Cranchi Settantotto e il Cranchi Sessantasette.
Sulla scia del rinnovamento stilistico delle sue ultime barche, Cranchi Yachts ha rinnovato anche il suo quartier generale a Piantedo (So), con particolare riguardo agli spazi d’accoglienza e meeting riservati agli ospiti.
La varietà di materiali e di sfumature di colore in uno stile identitario balza immediatamente agli occhi. Le soluzioni d’arredo targate dall’italiana Flexform per le poltrone, i tavoli e altri vari complementi, accolgono nell’area front desk, chiamata Giotto, e nelle sale meeting Canova e Leonardo: ambienti che sanno di attualità, di sguardo verso il futuro con un gusto caldo e avvolgente.
Scopri tutto il mondo di Cranchi Yachts sul sito ufficiale del cantiere
Se la partnership tra Cranchi Yachts e Flexform è nata con gli arredi free standing scelti da Christian Grande per arredare la nuova generazione di grandi yacht, come il Settantotto 78 ft e il Sessantasette 67 ft, ora si evolve ed espande al resto del mondo del cantiere lombardo, fino a ritrovare la stessa identità di stile anche negli stand delle fiere che ha in programma in tutto il mondo.
Dopo quella di Düsseldorf che si è tenuta a gennaio, lo stile di Cranchi Yachts vola ora oltreoceano e più precisamente in Florida, dove al Miami Boat Show (15-19 febbraio) e al Palm Beach International Boat Show (23-26 marzo) terrà a battesimo il debutto americano del Cranchi Settantotto 78 ft con scafo color Panama Supremo, T-Top nero lucido e interni con décor Roma.
Gli stessi modelli debutteranno anche in Medio Oriente, al Dubai International Boat Show, che è in programma dal 1 al 5 marzo.
Leggi la nostra prova del Cranchi Sessantasette 67 ft
Leggi la nostra prova del Cranchi Settantotto 78 ft
L'Invictus Yacht TT420 rende l’eleganza e la raffinatezza dei grandi motoryacht a portata di un open hardtop di 12 metri. Due le cabine sottocoperta e due i motori entrofuoribordo. E non manca nemmeno il garage per il tender.
Il costruttore italiano rafforza la sua gamma di open eleganti con il nuovo Invictus TT420, che eredita dall'ammiraglia (di 46 piedi) del cantiere tante qualità tecniche ed estetiche, per assecondare quei diportisti che cercano un’imbarcazione più compatta, ma altrettanto performante.
L’obiettivo di questa novità è ben chiaro: portare sul mare uno stile ricercatissimo abbinato a una gestione dello spazio ottimale, per rendere ancora più esaltante e rilassante il tempo trascorso in navigazione e all’ancora.
I tratti stilistici del designer Christian Grande sono l’asso nella manica del nuovo Invictus Yacht TT420, che si presenta con una carenatura lunga fuori tutto di 12,30 metri, caratterizzata da murate alte e linee essenziali.
Gli elementi stilistici principali sono due: lo scafo con la prua semi rovesciata a forma di freccia e l’hardtop, con sezione apribile, in fibra di carbonio che, con un sinuoso cambio di curvatura e il suo essere in sospensione sul pozzetto, rende più leggera la linea di questo 42 piedi.
La coperta del nuovo Invictus TT420 è valorizzata da un camminamento perimetrale protetto da alte murate sull’intera lunghezza: grazie a questo passaggio è possibile accedere comodamente a prua, dove è presente un prendisole convertibile in chaise longue.
Scelta interessante che permette di prendere il sole nelle ore più calde oppure di godere di una vista a 360 gradi seduti in compagnia.
Nell'area centrale del pozzetto sono presenti dei tavolini a scomparsa, che permettono di creare una dinette in un ampio spazio dove rilassarsi.
A poppa, fuori dal cono di ombra dell’hard top, c'è un altro prendisole con vista, che nasconde un vero e proprio garage, capace di ospitare tender fino a 2,10 metri di lunghezza.
Qui, la spiaggetta a tutta larghezza può essere implementata con un dispositivo idraulico di movimentazione, così da alzarla o abbassarla a filo d’acqua per facilitare la risalita a bordo dei passeggeri e la gestione del tender.
In più, tra gli optional è possibile avere le due terrazze laterali abbattibili, scelta diffusa su barche di varie dimensioni, che crea una forte connessione con il mare e l’ambiente circostante.
Sottocoperta lo scafo rivela un open space, che accoglie gli ospiti in una zona living con divani a U trasformabili in un letto matrimoniale.
A poppa, invece, si trova la cabina con letti separati. Ovviamente, non poteva mancare il bagno: l’altezza delle murate ha permesso al costruttore di optare per una soluzione con doccia separata, così da offrire il massimo comfort su ogni fronte.
Il nuovo Invictus Yacht TT420 monta motori entrofuoribordo. Più nello specifico, in sala macchine ci sono due motori Volvo Penta D6 con una potenza di 440 CV per blocco.
La prima unità di questa novità è stata varata nella colorazione identificativa del cantiere, ossia Personal White, ma come per la TT460, sarà disponibile anche la nuova tinta speciale Vogue White, che si unisce alla ricca gamma di colori ed elementi a contrasto per esaltare stile e carattere estetico.
Il marmo dove non te lo aspetteresti su un 10 metri, ecco il nuovo Invictus GT320 Versilys
Lunghezza f.t. | 12,30 m |
Larghezza | 4,15 m |
Altezza massima | 4,00 m |
Portata persone | 14 |
Motori | 2x440 cv entrofuoribordo |
Design | Christian Grande |
Scoprite tutta la gamma di Invictus Yacht sul sito ufficiale del cantiere
Tra i numerosi espositori presenti fino al 19 febbraio al Nauticsud di Napoli c'è anche Yamaha che, oltre ad aver messo in mostra i nuovi modelli di fuoribordo e waverunner, ha presentato un interessante programma di incentivi sull’acquisto di un motore senza patente.
La nautica non è solo passione per il mare, ma è anche libertà e divertimento che, attraverso incentivi e promozioni, molte aziende rendono alla portata anche di chi non ha grandi budget o di chi non ha la patente per imbarcazioni da diporto.
Al NauticSud, la casa dei tre diapason ha pensato proprio a questa fetta di clienti con una promozione speciale sull’acquisto in fiera di un fuoribordo da 40 cv (il limite di potenza massimo per poter governare una barca senza patente).
Gli incentivi di oltre 1000 euro saranno validi sull’acquisto di un modello F40H o un F40G Supreme, anche tramite finanziamento. In più, abbinata a questa offerta per la fiera, c’è anche la possibilità di comprare i kit di installazione e di manutenzione con sconti del 25%.
In occasione della kermesse napoletana, gli appassionati potranno scoprire in anteprima mondiale Mia 18, la prima imbarcazione in vetroresina realizzata in collaborazione con Mia Marine e in esclusiva per il brand giapponese.
Spinta da un motore rigorosamente Yamaha da 40 cv, questa novità sarà utilizzata per un nuovo servizio di noleggio dedicato anche a chi non ha la patenta nautica e vuole trascorrere piacevoli giornate a navigare in libertà.
La barca è stata studiata per offrire ampi spazi per sdraiarsi o stare seduti in compagnia ma, per chi vuole navigare in grande compagnia, sappiamo già che nei prossimi mesi arriverà anche una versione più grande, la Mia 20.
Alessandro Russo, Marine Division Manager di Yamaha Italia, ha commentato: “Il mondo del noleggio è in continua crescita: l’obiettivo di Yamaha è di sviluppare, grazie a un cantiere partner di lunga data, una linea di imbarcazioni in vetroresina che sappiano esaltare i gusti e le richieste di chi desidera affittare una barca, esaudendo le sue aspettative per quanto riguarda i costi, senza trascurare la sicurezza e le prestazioni. Il noleggio è il miglior modo per allargare il bacino d’utenza e avvicinare nuovi potenziali appassionati al mondo marine”.
Dove si parla di prestazioni e divertimento, Yamaha non si tira indietro e, per gli amanti della velocità e di sella e manubrio, al salone napoletano sono esposti modelli decisamente "piccanti".
Un’ampia area dello stand è stata infatti dedicata alle moto d’acqua, tra cui la FX Cruiser SVHO, che per il 2023 sarà disponibile in un’edizione limitata e caratterizzata da un mix di colori carbonio e menta.
L’ammiraglia della famiglia di Waverunner di Iwata sarà affiancata da due modelli adrenalinici: la SuperJet, compatta, leggera e super manovrabile per destreggiarsi in acrobazie da professionista, e la JetBlaster, ideale per muoversi in coppia a tutta manetta.
Tra i prodotti in esposizione ci sono anche i tender, capitanati dal YAM 340S: questo modello è dotato di un pianale a lamelle rivisitato e rafforzato per conferire rigidità ai gonfiabili in PVC HEYTEX.
Ecco tutte le novità 2023 della gamma Waverunner Yamaha
Scopri tutti i prodotti Yamaha sul sito ufficiale del costruttore giapponese
L’azienda norvegese Kongsberg Maritime ha sviluppato il nuovo sistema di timoneria DTS Direct Trunk Support, dedicato a grandi imbarcazioni, che promette operazioni di manovre ottimizzate e minori consumi.
Ottimizzare i consumi e ridurre le emissioni non significa soltanto convertirsi all’elettrificazione: quello che conta è l’efficienza, che può essere di un motore, di uno scafo, dei sistemi di bordo o, per esempio, anche della timoneria.
È proprio su questo fronte che ha lavorato Kongsberg Maritime, azienda norvegese specializzata in progettazione e sviluppo di sistemi per il posizionamento, il rilevamento, la navigazione e l'automazione nell'ambito delle navi mercantili e degli yacht da diporto, che ha annunciato l’arrivo della tecnologia DTS.
Tradotto in termini semplici, il nuovo sistema sviluppato da Kongsberg Maritime è in grado di trasferire le forze di manovra del timone direttamente allo scafo, senza la necessità di coinvolgere ulteriori sistemi.
Questo risultato si traduce in un miglioramento delle manovre e in un risparmio di peso rispetto a una soluzione tradizionale, con conseguente ottimizzazione dei consumi e delle emissioni.
Il timone DTS Direct Trunk Support è stato pensato per navi di grandi dimensioni, indipendentemente dal tipo di utilizzo; si va quindi dai portacointaner ai pescherecchi fino alle imbarcazioni militari e ai superyacht.
Gli ingegneri della società norvegese hanno “giocato” con la fisica per ottimizzare la struttura e ottenere importanti vantaggi soprattutto in fase di progettazione della nave.
Del resto, il nome stesso del sistema già rende molto l'idea, che tradotto in italiano è: sostegno diretto del tronco.
Infatti, con l’utilizzo di un tubo esteso e integrato nel tronco del timone, sono state eliminate le forze radiali e il momento flettente dal timone alla macchina di governo: quindi, con la tecnologia DTS Direct Trunk Support l’albero di torsione del timone traferisce solo la coppia e i carichi assiali.
La distribuzione del carico ottimizzata di questo sistema permette dunque ai progettisti della nave di scegliere un timone più piccolo e pure di posizionare il ponte della timoneria più in basso, aumentando così la capacità di stivaggio nella zona di poppa.
Guarda anche un esempio di nuova tecnologia nell'assistenza al timone nel mondo dei fuoribordo
Anche dal punto di vista produttivo il DTS Direct Trunk Support comporta notevoli vantaggi, a partire dai tempi di produzione e di consegna.
L’adozione del DTS, infatti, non necessita di fusioni pesanti, e la struttura divisa del timone permette di ridurre il peso dei singoli componenti così da renderli più facili e sicuri da maneggiare e spostare durante la produzione e l'installazione.
Clicca qui per entrare nel sito ufficiale di Kongsberg Marine (in inglese)
Debutto programmato al Boot di Düsseldorf (21-29 gennaio 2023) per il De Antonio D50 Coupé, il nuovo modello di vertice del cantiere spagnolo; è una barca open hardtop di 15 metri con tre cabine, progettata per supportare una potenza fino ad addirittura 1800 cv.
Il cantiere spagnolo De Antonio rafforza le più alte sfere della sua gamma di barche open e, a fianco del D50 Open, arriva la nuova versione Coupé, che promette ancora più spazio e comfort a bordo del modello “open air”.
E c'è da crederci, perché con gli ultimi modelli più piccoli, il cantiere ha dimostrato di saper trovare tante soluzioni progettuali, soprattutto nella possibilità di trasformare gli arredi al momento del bisogno, per sfruttare al massimo e in diversi modi le volumetrie interne.
Se non si guardassero le immagini, la definizione Coupé per questa barca porterebbe a immaginare un profilo affusolato con un hardtop aerodinamico; invece è proprio l'opposto e rivela un design più da navetta che da open coupé.
Ma questo è nella natura del design del cantiere fin dalla prima ora e, al di là degli aspetti estetici, va da sé che lo spazio a bordo si guadagna per lo più con le linee verticali, che poi sono quelle che hanno sempre avuto anche i modelli open.
Con una lunghezza fuoritutto di 14,90 metri, il nuovo De Antonio D50 Coupé promette grandi superfici sul main deck, per godersi il sole in compagnia o rilassarsi riparati dal grande tetto rigido che si estende fino quasi a poppa.
Il tettuccio della sovrastruttura si divide in due sezioni: quella all'altezza della postazione di comando è vetrata, mentre quella poppiera dove si articola un'area modulabile con armadi bassi, divanetti e una dinette, è in tessuto ed è apribile.
Per sfruttare ogni centimetro e per ottimizzare gli spazi in pozzetto e sottocoperta, anche il nuovo De Antonio D50 Open punta su una motorizzazione fuoribordo, sapientemente nascosta da un cofano integrato con lo scafo, che fa da base al prendisole di poppa.
In questo modo, oltre a tutti i vantaggi di praticità e prestazioni dei fuoribordo, si ha anche quello di liberare lo scafo dall'ingombro dei motori e di poter sfruttare una superficie più lunga sul ponte di coperta.
Il cantiere offre diverse opzioni di scelta dei motori fuoribordo per il De Antonio D50 Coupé, a seconda delle prestazioni che desidera l’armatore.
Si parte da una coppia di Mercury Verado V12, per una potenza complessiva di 1200 cv, fino ad arrivare a un poker da 450 cv, attraverso i quali il cantiere stima una velocità massima di circa 45 nodi e un regime di crociera di 30.
Nel mezzo ci sono altre possibilità fra cui spaziare nella grande disponibilità di potenze che offre la gamma dei fuoribordo Mercury, tanto più che la casa americana ha appena presentato i nuovi V10 nelle potenze di 400 e 350 cv.
E un equipaggiamento di 4x350 cv porterebbe il De Antonio D50 Coupé a una potenza di 1400 cv, che potrebbe rappresentare il giusto compromesso fra la minima e la massima motorizzazione.
Leggi di più sui nuovi fuoribordo Mercury V10 aspirati nel nostro articolo
Riprenderemo comunque questa disquisizione con una cognizione più precisa, quando andremo a provare questo open di 15 metri, dopo la presentazione ufficiale che avverrà il 21 gennaio prossimo al Boot di Düsseldorf.
Se l’esterno in stile navetta del De Antonio D50 Open è caratterizzato da ampi spazi all'aperto, lo scafo nasconde grandi volumi per stare in tranquillità di giorno e godersi la barca anche di notte.
Come per le motorizzazioni, anche in questo caso il cantiere spagnolo offre diverse possibilità di personalizzazione, e non solo nell’uso dei materiali.
L’armatore, infatti, può scegliere se avere due o tre cabine: a prua c'è l'armatoriale, mentre a poppavia è possibile sfruttare la larghezza di 4,4 metri per un’altra grande cabina oppure due doppie. In più, a seconda dell’allestimento, si possono avere uno o due bagni.
Lunghezza f.t. | 14,90 m |
Larghezza | 4,40 m |
Immersione | 0,70 m |
Peso | 11.500 kg |
Serbatoio carburante | 1.500 l |
Serbatoio acqua | 450 l |
Portata persone | 12 |
Cabine | 2-3 |
Bagni | 1-2 |
Motorizzazione minima (fuoribordo) | 2x600 cv V12 Mercury |
Motorizzazione massima (fuoribordo) | 4x450 cv |
Velocità di crociera | 30 nodi |
Velocità massima | 45 nodi |
Scopri anche il De Antonio D36 nel nostro articolo
Clicca ed entra nel sito ufficiale del cantiere De Antonio Yachts (sito in inglese)
Il Tohatsu MFS25/30 D si rinnova da cima a fondo e si ripresenta nell'ampia offerta dei motori fuoribordo senza patente di piccola cubatura con le sue due potenze di 25 e 30 cv.
Minore potenza non significa lasciare da parte efficienza e prestazioni: anche quando a poppa non è montato un motore da centinaia di cavalli rimane sempre indispensabile avere a disposizione il pacchetto tecnico e tecnologico più performante.
Così, anche un fuoribordo di piccola potenza può fare la sua gran parte per sfruttare al meglio le caratteristiche di una barca o un gommone e far divertire i diportisti senza patente.
Per migliorare le prestazioni si possono percorrere due strade: aumentare la potenza oppure ridurre la massa complessiva, e con i nuovi Tohatsu MFS25/30 D il costruttore giapponese ha optato per la seconda.
L'intento, infatti, è quello di offrire un duplice prodotto (da 25 o 30 cv a seconda delle esigenze) che, a parità di potenza con il passato, riuscisse offrire qualità dinamiche più brillanti. Per raggiungere questo obiettivo, gli ingegneri hanno ridisegnato numerosi componenti, con un occhio anche al livello estetico.
L’ago della bilancia dei nuovi Tohatsu MFS25/30 D si ferma a 57 kg, ben 13,5 kg in meno della passata generazione.
Il blocco a tre cilindri da 500 cc adotta ora un albero motore più leggero del 37% e il collettore di aspirazione è ridisegnato e prodotto in resina, per pesare quasi la metà dello stesso componente utilizzato in precedenza.
Sul fronte delle prestazioni e dell’efficienza, Tohatsu ha modificato e ottimizzato il profilo delle camicie dei cilindri, per aumentare la dissipazione del calore, mentre il nuovo volano è stato pensato per migliorare i flussi d’aria all’interno della calotta, riducendo quindi la temperatura interna in nome dell’affidabilità.
Il risultato per la versione più potente è una velocità massima di circa 25 nodi e un’accelerazione per coprire i 100 metri in 13,2 secondi.
I Tohatsu MFS25/30 D di nuova generazione sono stati pensati per svariati tipi di utilizzo e natante, dal gommone alla barca in alluminio o in vetroresina.
Disponibili nelle versioni con Power Tilt (anche con Trim) e con comando da remoto, questi fuoribordo senza patente sono dotati di barra di guida regolabile su tre posizioni in altezza, ma con un particolare accessorio si può arrivare fino a sette.
La barra, inoltre, è riprogettata per supportare diversi sistemi, come il pulsante di arresto, il sistema di controllo della velocità di traino a quattro livelli a partire da 750 giri/min, la regolazione dell'attrito dell'acceleratore e il pulsante di avviamento elettrico (questo disponibile solo su alcuni modelli).
Tra gli ultimi aggiornamenti introdotti su questa novità del Sol Levante c’è anche un sistema di ricarica della batteria più efficiente (dedicato ai modelli con avviamento elettrico).
Il piede, poi, è stato ridisegnato per ridurre la resistenza con l'acqua ed è dotato di una presa a mare aggiuntiva, mentre gli ammortizzatori che sostengono il motore sono stati riposizionati con l’obiettivo di ridurre ulteriormente le vibrazioni e migliorare il comfort.
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I nuovi Tohatsu MFS25/30 D sono già disponibili sul mercato italiano in tutte le sue varianti, attraverso la rete di vendita diretta di Tohatsu Italia.
Il prezzo del Tohatsu MFS di 25 cv parte da 5.026 euro (Iva inclusa), mentre il più performante Tohatsu MFS di 30 cv sale di poco, ovvero a 5.391 euro (sempre Iva inclusa). Il costo di listino comprende ben sette anni di garanzia.
Tohatsu MFS 25 e 30 cv | |
Numero cilindri | 3 cilindri |
Potenza | 25 cv (18,4 kW) - 30 cv (22,1 kW) |
Cilindrata | 500 cc. |
Alesaggio x Corsa | 61 x 57 mm |
Avviamento | Elettrico o manuale |
Sistema di guida | Barra o Box telecomando |
Cambio | Avanti - Folle - Retro |
Rapporto di cambio | 2.17:1 |
Elica (range passo) | da 8" a 14" |
Piede | 15" - 20" |
Capacità serbatoio olio | 1,7 litri |
Peso | 57 kg (25 cv) - 58 kg (30 cv) |
Alternatore | 12V, 210W, 17,5A (standard solo per modelli con accensione elettrica) |
Gamma giri/min. massima | 5.000 - 6.000 (25 cv) / 5.500 - 6.500 (30 cv) |
Iniezione elettronica del carburante | Standard |
Protezione dall'avviamento in marcia | Standard |
Sistema di raffreddamento controllato da termostato | Standard |
Scarico attraverso l'elica | Standard |
Allarme di surriscaldamento | Standard |
Power Trim e Tilt | Optional |
Avvertenza sulla pressione dell'olio | Standard |
Garmin inReach Mini 2 Marine Bundle è la nuova versione del comunicatore satellitare bidirezionale con sistema di invio Sos garantito in ogni parte del mondo. È dotato di funzionalità di ultima generazione e ha una nuova staffa per l'utilizzo su imbarcazioni.
Quando si affronta un'escursione, soprattutto in aree meno frequentate che sia in mare o in montagna, è fondamentale avere sempre la certezza di poter comunicare con i soccorsi in caso di imprevisto.
Nelle zone coperte dal segnale radio, non c'è problema: fra telefoni cellulari e Vhf è un attimo mettersi in contatto con chiunque, ma se si naviga in aree scoperte, bisogna attrezzarsi adeguatamente.
C'è da preoccuparsi? Assolutamente no, perché basta un piccolo strumento come il nuovo Garmin inReach 2 Marine Bundle che, tramite la rete satellitare, garantisce l'invio del segnale Sos con la possibilità di comunicare direttamente con il sistema di soccorso internazionale e permette anche di inviare brevi sms su qualunque telefono cellulare.
Troppo costoso? Assolutamente no, perché lo strumento costa 499,99 euro, mentre l'accesso alla rete satellitare prevede diverse formule tariffarie a costi non proibitivi, come si potrebbe pensare, soprattutto se non si ha la necessità di abbonarsi per tutto l'anno.
Questo nuovo dispositivo è in grado di inviare messaggi tramite satellite: in caso di emergenza basta premere l’apposito - e vistoso - tasto Sos per comunicare ovunque ci si trovi con l’International Emergency Response Coordination Center (IERCC), che è attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 con personale dedicato e multi lingue.
Un altro aspetto molto interessante è che l’apparecchio non si limita a inviare solo una richiesta di soccorso geolocalizzata ma, grazie al sistema di messaggistica bidirezionale, fornisce agli utenti suggerimenti e al tempo stesso le informazioni sullo stato di avanzamento dei soccorsi.
Tutto ciò è possibile grazie alla rete satellitare Iridium, a cui l'inReach Mini 2 si connette con l'uso di una sim card, che ha una copertura globale in ogni parte del mondo.
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Il Garmin inReach Mini 2 Marine Bundle ha inoltre una bussola elettronica migliorata, ora più rapida nel localizzare la posizione del dispositivo anche in condizioni meteo avverse e più precisa nell’indicare il Nord e il punto di destinazione quando non si è in movimento.
Ovviamente, come un normale dispositivo Gps, il nuovo inReach Mini 2 è in grado di campionare gli spostamenti, creando quindi una traccia elettronica.
Con le nuove funzionalità introdotte è anche disponibile la funzione TrackBack, così da monitorare il percorso di navigazione compiuto e condividere sempre la propria posizione in tempo reale, per tenere sempre aggiornati pure i parenti a casa.
Il nuovo Garmin inReach Mini 2 Marine Bundle rispecchia i criteri di classificazione di impermeabilità IPX72, motivo per cui si adatta perfettamente anche all’utilizzo nautico.
Il display è compatto (0,9”x 0,9”) così come le dimensioni di tutto lo strumento, lo rendono estremamente portatile dappertutto.
Si parla infatti di un’altezza di 10 cm, di una larghezza di 5 cm e di uno spessore di 2,5 cm, con un peso complessivo di 100 g. Praticamente tascabile.
Questa versione Marine Bundle, poi, permette di fissare facilmente l'inReach Mini 2 in qualsiasi punto della barca, poiché è dotata di un'apposita staffa di installazione, studiata per poter essere posizionata da chiunque.
Grazie a un sofisticato sistema di connettività, il Garmin inReach Mini 2 Marine Bundle si integra alla famiglia di prodotti Garmin dedicati alla nautica, come i chartplotter della serie GpsMap 8400, GpsMap 723/923/1223 e allo smartwatch quatix 7.
Questa interazione permette quindi di sfruttare anche da remoto le funzionalità del comunicatore satellitare per l’invio e la ricezione di e-mail e Sms e gestire un rilevamento o mandare un Sos.
In modalità di rilevamento posizione ogni 10 minuti, il nuovo Garmin inReach Mini 2 è in grado di rimanere acceso per 14 giorni senza alimentazione; durata che arriva fino a quasi un mese portando la frequenza di campionamento a 30 minuti.
Tra gli aggiornamenti, è stata migliorata anche l’interfaccia con i widget, per facilitare la visualizzazione delle informazioni, come la posizione, gli avvisi meteo e i messaggi ricevuti.
Ma quanto costa il Garmin inReach Mini 2 Marine Bundle? Il prezzo può dirsi tranquillamente accessibile, perché è di 449,99 euro (Iva compresa) e include, oltre al dispositivo, una staffa nautica con gli accessori per il montaggio, il cavo di alimentazione a fili liberi 12V e il cordino galleggiante.
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