Si chiamano Alaska, sono progettati in Italia, costruiti in Cina e sono l’essenza del vero lobster

Categorie: Barche e Yacht
17 Gennaio 2018
Si chiamano Alaska, sono progettati in Italia, costruiti in Cina e sono l’essenza del vero lobster

Materiali di prima qualità, cura artigianale, un progetto tutto italiano nel solco della tradizione, massima personalizzazione, un prezzo competitivo. Questi i plus dei nuovi Alaska.

Lorenzo Renaudo è una vecchia conoscenza della nautica italiana. Molti in passato lo avranno conosciuto come importatore dei trawler Hampton e poi degli Alaska, che oggi ritornano forti di quei tratti caratteristici che li hanno sempre contraddistinti e portati all’attenzione generale in tutto il mondo. Basti pensare che dell’Alaska 45 piedi ne sono stati venduti oltre 290 modelli tra Nuova Zelanda e Australia, nazioni di gran navigatori, e una sessantina anche in Mediterraneo, sempre con grande soddisfazione dei loro armatori. A dispetto del nome, gli Alaska sono stati ideati e progettati in Italia e sono costruiti in Cina, a Shangai per la precisione, dove sono abituati a navigare in mari dove le doti marine sono indispensabili per fronteggiare le condizioni meteo non sempre ideali. Oltre a questo aspetto, i lobster hanno profonde radici a quelle latitudini, dove sono da sempre il fedele compagno di lavoro dei pescatori locali. Tutto per dire che sono barche che, al di là dei recenti restyling che caratterizzano le nuove gamme, possono vantare una solida base di partenza, cioè una carena marina come poche.

Alaska, tre modelli per tornare protagonisti

Per ora ci si deve accontentare dei rendering. Certamente approfondire con la competente consulenza di Lorenzo Renaudo le opportunità offerte dalla nuova gamma degli Alaska può aprire a nuove possibili evoluzioni per rispondere al meglio alle proprie esigenze. Il tutto con la garanzia di materiali di prima qualità, in particolare legnami di gran pregio, una cura artigianale nell’esecuzione e un progetto marino e nel solco della tradizione, ma senza per questo precludere soluzioni, soprattutto negli allestimenti degli interni, in linea con le ultime evoluzioni del design nautico. In pratica una barca da costruirsi un poco per volta seguendo la sua realizzazione passo dopo passo.

Tre modelli da 16,50 m, 18 m e 22 m declinati su un design esterno che riprende gli stilemi senza tempo di queste barche, lontano dalle mode passeggere e quindi un investimento garantito anche per i prossimi anni. Come detto l’allestimento degli interni è lasciato alle esigenze dell’armatore che potrà così costruirsi una barca su misura, sapendo che il tutto sarà realizzato con la massima cura e con un investimento decisamente competitivo rispetto al mercato europeo.

Gli Alaska nascono con alcuni punti fermi che segnano anche il loro stretto legame con la tradizione marina. Su tutti la trasmissione a linea d’asse, mentre per le motorizzazioni si potrà scegliere tra i turbodiesel Cummins o Caterpillar. Quanto alla carena, pur prediligendo le navigazioni in dislocamento, ha un disegno semiplanante, quindi in linea con le più recenti evoluzioni e, ovviamente, nell’impiantistica si potrà fare ricorso a tutte le più evolute tecnologie avendo la certezza che saranno implementate a bordo con la massima competenza e cura.

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La redazione di BoatMag

Claudio Russo e Alberto Mondinelli, i fondatori di BoatMag, due giornalisti con una lunga esperienza di lavoro nelle principali testate di nautica.
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