Saver Riviera 24 e Mercruiser V6 4.5L, tradizione e innovazione
Difficile immaginare una barca più legata a soluzioni consolidate e classiche come il Saver Riviera 24 abbinata però all’ultimo nato di casa Mercury, il Mercruiser 4.5L di 250 cv.
Ci voleva una ventata di innovazione e tecnologia per dare nuovo brio a una barca “classica che più classica non si può” come il Saver Riviera 24. Ma, se vogliamo essere pignoli, anche il nuovo Mercury V6 di 4,5 litri e 250 cv sceglie la via della tradizione nelle sue scelte progettuali, con un robusto e compatto V6 che si propone di rilevare una fascia di mercato finora occupata dai precedenti V8. Il connubio tra i due protagonisti di questa prova promette sulla carta grandi soddisfazioni al loro armatore, vediamo se le mantiene nel mare di Catania dove sto apprestandomi a provarli.
La coperta
Gli amanti dell’originale a tutti i costi storceranno il naso, ma a me il Saver Riviera 24 piace proprio per questa sua scelta di non inventare nulla di stravolgente, ma piuttosto svolgere con grande diligenza il “compitino” di dare al futuro armatore una barca comoda e divertente. Tutto è dove ti aspetti di trovarlo: la plancia poppiera di generose dimensioni non solo è un’invidiabile spiaggetta artificiale, ma si rivela comoda anche per sistemare un piccolo pram se se ne sentisse la necessità. L’acceso al pozzetto è pratico e agevole così come le sedute che mi accolgono sono confortevoli: un divanetto a L corre sulla murata di sinistra per chiudersi con una chaise longue in corrispondenza della tuga. Al centro c’è il tambuccio di accesso agli interni e a dritta la plancia impreziosita da un inserto di “similradica” (a chi piace) che ha il pregio di staccare dal resto della struttura bianca, mentre lo spazio per le strumentazioni accessorie non è eccessivo ma sufficiente almeno per il monitor del gps. Una seduta fronte marcia raddoppiata da una alle spalle (con sotto un ampio gavone) completano la dotazione del pozzetto. Ultima annotazione per i passavanti ben protetti da una robusta battagliola che conducono al solarium prodiero, abbastanza fruibile nonostante il volume inclinato della tuga, per altro privo della cuscineria sul modello in prova.
Gli interni
Due cuccette doppie, un bel bagno e un angolo cottura più che sufficiente, cosa pretendere di più da una barca di 7,5 m? Anche qui non si è ricorso a soluzioni particolarmente innovative: la zona prodiera presenta il solito divano a V che corre lungo le murate, all’occorrenza può diventare una cuccetta doppia oppure una pratica dinette. L’angolo cottura è completo di lavello, fuochi e frigorifero (qui c’era anche un microonde) e, di fronte, si apre un bagno dove, non solo c’è tutto quello che serve, ma la volumetria è tale che anche i più robusti non avranno problemi; infine una seconda cuccetta doppia è a centro barca, sfruttando il volume della plancia riesce a guadagnare una discreta abitabilità. La qualità delle finiture è di buon livello, sempre senza ricorrere a soluzioni estrose o materiali esotici, ma nel solco della tradizione con materie prime di qualità ben lavorate.
Il Mercury Mercuiser V6 4.5 L
Quando in Mercury hanno iniziato a progettare questo motore avevano un obiettivo: “slegarsi” dai monoblocchi di derivazione automotive, sempre più votati a soluzioni complesse e in continua evoluzione, per avere un motore di base abbastanza semplice nelle soluzioni tecniche, robusto nella costruzione e che costituisse un buon punto di partenza per sviluppare tutta la gamma ma, soprattutto, vincere la sfida con i competitor in termini di peso, misure e prestazioni.
Ecco quindi il MerCruiser 4.5L V6 250 cv, solo due valvole per cilindro con un rapporto peso/potenza eccezionale: pesa infatti 60 kg meno del V8 “small block” di 5.0 litri ed è più corto di 114 mm e più basso di 32 mm. Addirittura migliorate le prestazioni, soprattutto in accelerazione, grazie ai condotti di aspirazione ottimizzati per un maggiore ingresso di aria con il risultato di avere una coppia più elevata per garantire una veloce planata. L’iniezione elettronica Multi-Port Fuel Injection garantisce la giusta quantità di combustibile a tutti i regimi per un avviamento immediato, migliore risposta, maggiore autonomia e quindi minori costi: l’autonomia mm/l rispetto al 5.0 è migliorata del 14%.
Nuovo è anche l’Adaptive Speed Control (ASC): basta impostare il numero di giri o la velocità e il motore li mantiene automaticamente indipendentemente dalle condizioni di navigazione (sci d’acqua, virata ecc.) anche alla minima velocità di planata. Infine, questo motore è anche il primo sei cilindri compatibile con il sistema SmartCraft con cambio e acceleratore digitale (DTS) per una guida più confortevole e c’è anche l’opzione joystick.
Il test
Mettersi al timone del Saver Riviera 24 e trovarsi subito a proprio agio è un tutt’uno. Sarà la manetta elettronica DTS (eccellente l’innesto, davvero molto silenzioso) che dialoga perfettamente con il motore ed è pronta a rispondere alla minima sollecitazione, sarà la timoneria servoassistita che è fin troppo leggera nell’assecondare i voleri del driver. In soccorso arriva però l’Adaptive Speed Control (ASC) che mantiene costante il numero di giri qualsiasi manovra la barca affronti, comodo per avere una velocità regolare e per risparmiare: un po’ come il cruise control dell’auto evita bruschi cambi di regime e preserva il motore, oltre a ridurre i consumi, sempre che si scelgano le andature con accortezza. Il nuovo V6 Mercury Mercuiser (denominazione che vive per indicare i motori a benzina) è completato da un piede poppiero Bravo III con un rapporto di 2.20 e da una coppia di eliche Bravo 3, a quattro pale quella anteriore e tre quella posteriore, entrambe da 19,5”.
Per fugare ogni dubbio sulla bontà del connubio inizio il test verificando che la planata è raggiunta in sei secondi ma, in generale, è la progressione a convincere: una volta planati in 17 secondi si è alla velocità massima, toccata a 5 mila giri e 33 nodi con un consumo di 72 l/h. Ma non è certo questa l’andatura ideale per una barca da crociera come il Riviera 24 che a 3500 giri e circa 20 nodi consuma già meno della metà, meglio ancora al limite della planata che si mantiene poco sopra i 3 mila giri (3150 per la precisione) a 16 nodi consumando 29,5 l/h. Da notare che sono intervenuto con i trim a partire da 4 mila giri e, esagerando un po’, sono riuscito a guadagnare altri 100 giri al massimo regime sfiorando i 34 nodi. È però un esercizio assolutamente inutile, infatti il Saver Riviera 24 si fa apprezzare soprattutto alla velocità di crociera con un pozzetto spazioso e ben protetto dal vento, il posto di guida ha un’eccellente visibilità anche per chi non è un pivot, mentre la carena mostra un passaggio sull’onda (creata dalla nostra scia perché il mare è calmo) decisamente morbido. Era l’ultima verifica, ora è una certezza: il binomio Saver Riviera 24 e Mercruiser V6 4.5 L è di quelli che daranno molte soddisfazioni ai loro armatori.
Caratteristiche tecniche
Lunghezza ft ……………… m 7,50
Larghezza ………………… m 2,64
Dislocamento ………..…… kg 2.800
Motorizzazione max ……… cv 277
Serbatoi carburante ……..… l 200
Serbatoi acqua ……..……… l 70
Posti letto ………….……… 4
Portata persone ….....……… 8
Certificazione CE ….……… B
Prestazioni
1000 giri ……… 4,2 nodi ……… 5,2 l/h ……… 68 db
1500 giri ……… 5,8 nodi ……… 8,1 l/h ……… 72 db
2000 giri ……… 7,2 nodi ……… 13,0 l/h ……… 74 db
2500 giri ……… 8,0 nodi ……… 19,8 l/h ……… 78 db
3000 giri ……… 11,9 nodi ……… 30,8 l/h ……… 80 db
3500 giri ……… 19,5 nodi ……… 32,5 l/h ……… 80 db
4000 giri ……… 25,0 nodi ……… 40,0 l/h ……… 81 db
4500 giri ……… 29,2 nodi ……… 56,0 l/h ……… 83 db
5000 giri ……… 33,0 nodi ……… 72,0 l/h ……… 86 db
Condizioni del test
Mare calmo, temperatura 28°C, carburante l 100, acqua l 60, equipaggio 4 persone, carena pulita
Prezzi
Mercruiser 4.5 L V6 250 cv - piede Bravo III ………………… 57.500 euro
Mercruiser 4.5 L V6 250 cv - piede Alpha I ……………...…… 55.500 euro
Mercruiser 5.0 MPI V8 260 cv - piede Alpha I ……….….....… 55.500 euro
Mercruiser 5.0 MPI V8 260 cv - piede Bravo III ………....…… 57.500 euro
Mercruiser QSD 4.2 diesel 270 cv - piede Bravo III ……..…… 73.000 euro
Tasse escluse, franco cantiere