Diamond Binta è l’ammiraglia di Tankoa ed è la seconda unità che il cantiere ha realizzato per un armatore particolarmente esigente, al punto di arrivare a scelte decisamente insolite, come decidere di mettere in vetrina la sala macchine.
Una richiesta che di primo acchito può sembrare assurda su un megayacht votato al lusso, ma che invece si rivela come un'installazione artistica perfettamente contestualizzata nell'ambiente. Più in generale, tutto a bordo rispecchia il modo di intendere il suo yacht da parte del suo armatore.
Tankoa ha venduto l’unità nel 2021 e l’ha consegnata nel 2024. E per lo sviluppo degli esterni e degli interni ha collaborato ancora una volta con lo studio Francesco Paszkowski Design, mentre per l’architettura navale ha chiamato lo studio Francesco Rogantin.
Un tunnel vetrato che porta al mare
Tagliare in due la sala macchine per lasciare spazio a un corridoio è una soluzione di certo non semplice da realizzare. La sala macchina ha sempre fame di spazio e dover ricavare un corridoio non deve essere stato semplice.
Usare pareti vetrate ha trasformato un banale luogo di passaggio in un “museo della tecnica”, ma soprattutto il corridoio permette di collegare le cabine ospiti direttamente con il beach club. Una soluzione privilegiata!
Dietro questo sfoggio d’ingegneria si cela la mente di un armatore con licenza da pilota di elicotteri e uno spiccato gusto per la tecnica, che ha chiesto a Tankoa non solo comfort e autonomia (5.400 miglia nautiche a 10 nodi), ma anche uno yacht con un eliporto commerciale, un garage molto spazioso per ospitare tender importanti.
Fra le richieste c'è stata anche quella di fare in modo che la cucina fosse bella da vivere tanto dall'equipaggio quanto dagli ospiti (sembra poco comune, ma gli armatori amano mettersi ai fornelli).
Tankoa Diamond Binta: tra ingegneria e relax
All’interno lo stile è ricercato, i colori sono caldi e neutri. Numerosi i materiali per le finiture. Protagonista il rovere che a tratti è striato ad altri è lucido e poi anche spazzolato... (particolare la sua lavorazione a pavimento che richiama i tatami giapponesi).
In più, tanto vetro, metallo e pelle, senza farsi mancare nemmeno il marmo: Cappuccino, Calacatta, Botticino, Fior di Bosco.
Cinque le cabine per gli ospiti, di cui l’armatoriale a tutto baglio sul ponte principale e le altre sul ponte inferiore (sei sono, invece, le cabine per l’equipaggio).
All’esterno, saloni e terrazze sul mare: le zone relax e conviviali “sono servite” tra piscina panoramica, dining sul mare, palestra in&out, angoli bar e aree a tutto sole. Imponente lo spazio a prua per l’elipad.
Tankoa Diamond Binta è lungo 58 metri e l'armatore vi sale lasciandosi alle spalle il suo "vecchio" Binta D’Or, di 8 metri più corto, ma l’armatore sembra intenzionato a non fermarsi qui. Pare infatti che abbia voglia di fare il tris, tanto che il nuovo 58 metri è già messo in vendita. Siamo quindi pronti a farci sorprendere ancora.
Scafo e motori del Tankoa Diamond Binta
Lo yacht ha lo scafo in acciaio e la sovrastruttura in alluminio. E se per Binta d’Or l’armatore aveva voluto una motorizzazione ibrida, ora ha preferito una soluzione tradizionale.
Una coppia di motori diesel Caterpillar da 1830 cv ciascuno consente a Diamond Binta di toccare una velocità massima di 17 nodi e di viaggiare a una velocità di crociera di 10 nodi per 5400 miglia, con le sue 870 tonnellate di peso a pieno (il Gross Tonnage è invece di 1.013 GT). Due gli stabilizzatori a pinna e quattro i generatori di corrente.
La scheda tecnica di Tankoa Diamond Binta
Lunghezza f.t. | 58,00 m |
Lunghezza al galleggiamento | 55,46 m |
Larghezza | 10,00 m |
Immersione a pieno carico | 3,30 m |
Dislocamento a pieno carico | 860.000 kg |
Stazza lorda | 1.013 GT |
Motori | 2x1830 cv / 1.350 kW |
Velocità massima a mezzo carico | 17 nodi |
Velocità di crociera a mezzo carico | 15 nodi |
Velocità di crociera a lungo raggio | 12 nodi |
Autonomia a 10 nodi col 95% di carburante | 5.400 miglia |
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