Anteprima! Il test del primo motore ibrido Ips di Volvo Penta sull'Azimut Seadeck 7

Categorie: Barche e Yacht, Eco News, Motori
24 Ottobre 2024
Anteprima! Il test del primo motore ibrido Ips di Volvo Penta sull'Azimut Seadeck 7

Debutta il primo sistema ibrido di Volvo Penta per yacht con piede Ips e abbiamo fatto la prova sul nuovo 22 metri Azimut Seadeck 7. Ecco come è fatto, come funziona e quanto costa il nuovo sistema di propulsione Volvo Penta Ips Hybrid sviluppato dal costruttore svedese in collaborazione con Azimut Yachts.


L'elettrificazione si è più che consolidata anche nella nautica, in particolare nel mondo dei natanti, cioé imbarcazioni la cui lunghezza dello scafo non supera i 10 metri. Pensiamo all'elegante Riva E-Iseo, oppure allo sportivo Frauscher X Porsche 850 Fantom Air, o ancora alla famiglia di piccoli fuoribordo elettrici Mercury Avator, che ora è composta da ben 5 varianti di potenza.

Siamo solo all'inizio e le sorprese non tardano ad arrivare, in particolare nel mondo degli yacht dove la conversione a una nautica più pulita si scontra con elevati dislocamenti, lunghe ore di navigazione e rilevanti assorbimenti di energia a macchine ferme.

Una soluzione concreta, però, arriva da Volvo Penta che, in collaborazione con Azimut Yachts, ha presentato il primo sistema ibrido che sfrutta la tecnologia dei pod Ips, di cui ora vi spieghiamo nel dettaglio e in anteprima assoluta come funziona, quanto costa e quando dovrebbe debuttare ufficialmente sul mercato.

Sistema Volvo Penta Ips Hybrid.

Come è fatto il Volvo Penta Ips Hybrid

Montato per la prima volta sul Seadeck 7 (21,70 metri), che fa parte della nuova generazione di imbarcazioni di Azimut Yachts, il sistema ibrido sviluppato da Volvo Penta è tecnicamente simile a quanto ci era stato mostrato lo scorso anno con il Plug-in Parallel Hybrid.

Infatti, proprio nella sede di Göteborg in Svezia, siamo stati tra i pochi selezionati al mondo a scoprire e a provare in super anteprima il primo prototipo funzionante della tecnologia ibrida del costruttore svedese. Era montato su un Jeanneau NC37, 12 metri fuoritutto con piedi poppieri DPI Aquamatic, l'unica vera differenza tecnica rispetto a quanto visto sul Seadeck 7, che invece sfrutta i rivoluzionari piedi Ips.

Se vuoi saperne di più sul Volvo Plug-in Parallel Hybrid, te lo raccontiamo qui

L'innovativo Volvo Penta Ips Hybrid è un sistema di propulsione ibrido parallelo fra motore elettrico ed endotermico, simile alla configurazione classica di un'auto ibrida plug-in.

Sistema Volvo Penta Ips Hybrid.

L'Azimut Seadeck 7 che abbiamo avuto in prova monta due Volvo D13 Ips1350 e a ognuno dei due propulsori a gasolio è abbinato un powertrain a zero emissioni da 160 kW di potenza montato sull'albero di uscita. Il tutto supportato da un maxi pacco batterie al litio da 384 kWh posizionato sopra la sala macchine.

Qui però emerge un primo punto a sfavore di questa tecnologia, che in realtà è quella che affligge tutta la propulsione elettrica, cioè un aumento totale di peso di 3 tonnellate, fra batterie e sistemi aggiuntivi, rispetto alla versione con motori tradizionali.

Il sistema può sfruttare solo la propulsione elettrica oppure entrambi in sinergia per avere più accelerazione o generare energia per ricaricare in navigazione. Ma entriamo più nel dettaglio.

Le quattro funzionalità per la navigazione con il Volvo Penta Ips Hybrid

Esattamente come su un'auto ibrida plug-in, il Volvo Penta Ips Hybrid permette la ricarica anche in banchina tramite la classica torretta, ma il comandante ha a disposizione quattro funzionalità per gestire al meglio l'energia e migliorare l'efficienza.

In modalità Pure Electric, lo yacht si muove esclusivamente a zero emissioni con una velocità massima di 11 nodi. A queste andature la capacità delle batterie promette un'ora di autonomia, ma scendendo a 7 nodi le prime stime parlano anche di 4 ore, tempo più che sufficiente per gestire le silenziose manovre e per godersi piacevoli gite in esclusive aree protette.

Azimut Seadeck 7.

C'è poi la Hybrid Standard, la più interessante perché gestisce in automatico la transizione tra elettrico ed endotermico. Per essere più precisi, il sistema si avvia a zero emissioni come in Pure Electric; poi, superati gli 11 nodi (intorno agli 800 giri/min), partono in automatico i motori a gasolio.

In questa fase il driver può decidere se attivare la funzione di generatore che, a discapito di un piccolo aumento di consumi dovuto a uno sforzo maggiore dei propulsori diesel, permette agli elettrici di generare energia da immagazzinare nel pacco batterie. Qui la potenza di ricarica può raggiungere anche i 150 kW (elevatissima), valore stimato nell'intorno dei 16-17 nodi che però permette di fare il pieno di elettroni in sole due ore di navigazione.

Ci sono anche la Hybrid Boost mode e la Cross-over mode. La prima serve per massimizzare l'accelerazione, quindi i motori elettrici contribuiscono ad aumentare la coppia e la spinta. La seconda, invece, non è ancora definitiva ma ci è stato anticipato il suo funzionamento: la gestione dei due powertrain è separata con un motore dedito alla propulsione e l'altro alla ricarica della batteria, quindi che fa da generatore.

Nottate in silenzio e nessun generatore

Ma qual è il grande vantaggio di questa tecnologia, oltre ovviamente a consumi ed emissioni ridotte? Non serve più il classico rumoroso e ingombrante generatore di bordo.

Infatti, grazie all'enorme capacità delle batterie (circa 4 volte quella di un'auto elettrica per darvi dei numeri), all'ancora con tutti i servizi di hotellerie operativi come elettricità, aria condizionata, stabilizzatori ecc., l'energia accumulata dovrebbe garantire un'autonomia di circa 12 ore.

Azimut Seadeck 7.

Gli ingegneri svedesi hanno anche integrato la tecnologia del Volvo Penta Ips Hybrid con le più recenti funzionalità del costruttore per facilitare la navigazione e le manovre (Volvo Penta Electronic Vessel Control - EVC).

Questo significa che è possibile governare questo yacht da di quasi 22 metri facendosi supportare dal Joystick, sia per le manovre di ormeggio si per le sterzate, e per il Dynamic Positioning System (DPS), sia in Pure Electric che in Hybrid mode.

Il contributo dell'Azimut Seadeck 7 a una maggiore riduzione dell'impatto ambientale

Come anticipato, il Seadeck 7 è il secondo modello della serie di motoryacht di Azimut che puntano a ridurre le emissioni del 40% in un normale utilizzo.

Un obiettivo eccezionale posto sicuramente grazie al contributo della tecnologia ibrida di Volvo Penta, ma anche grazie all'accurato studio dei progettisti del cantiere italiano.

Questa linea di imbarcazioni, infatti, sfrutta moltissimo la fibra di carbonio per abbassare il peso, ma anche materiali poco inquinanti come il pet in luogo del pvc per le anime in sandwich, e materiali più naturali, riciclati e riciclabili, come il sughero al posto del teak.

Quando arriva e quanto costa il Volvo Penta Ips Hybrid

"Tutto è pronto per cambiare le regole del gioco”, ha affermato Giovanna Vitelli, Presidente del Gruppo Azimut | Benetti. E infatti è proprio così: il Volvo Penta IPS Hybrid che abbiamo provato in anteprima sul Seadeck 7 è nelle ultimissime fasi di collaudo e si è già dimostrato come una tecnologia più che matura. Ora manca solo l'industrializzazione per poter soddisfare le (possibili e numerose) richieste di mercato.

Il debutto è previsto per il 2026 e si è anche già parlato di prezzi, sebbene siano solo di tipo indicativo, perché non c'è ancora un listino pubblico già ufficializzato.

Il cantiere italiano e il costruttore svedese hanno infatti stimato che questa tecnologia ibrida dovrebbe aumentare di circa il 10% rispetto al costo della stessa imbarcazione con motore tradizionale, quindi se consideriamo che il Seadeck parte da 3.550.000 di euro (Iva esclusa e senza accessori), il prezzo del Volvo Penta Ips Hybrid dovrebbe aggirarsi sui 355.000 euro.


Clicca qui per scoprire di più sull'Azimut Seadeck 7 nel sito ufficiale del cantiere


Cilcca qui per entrare nel sito ufficiale di Volvo Penta Italia


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Luca Frigerio

Grande appassionato di motori e di tecnica, inizia la professione giornalistica con importanti testate specializzate in auto e moto, per cui collabora anche come tester, forte della propria esperienza di pilota amatoriale in pista. Amplia i suoi interessi alla nautica e ai motori marini, e accoglie nel 2022 la proposta di far parte del team di BoatMag.
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