Il cantiere Arcadia ha sempre puntato su yacht particolari e di nicchia; una politica precisa che gli ha permesso di farsi conoscere rapidamente nel mondo del diporto fin dal suo esordio nel 2008, fra l'altro in tempi di crisi economica. E con il suo nuovo motoryacht di 29 metri - l'Arcadia A96 - ha puntato su una radicalizzazione del concetto “In&Out”.
Da qualche anno a questa parte, uno dei leitmotiv imperanti - e spesso anche abusati - fra moltissimi cantieri per la presentazione dei i loro nuovi yacht è “lo stretto rapporto con il mare” che si può percepire a bordo.
Ma sull'Arcadia A96, che è lungo 29 metri fuoritutto, ma ha lo scafo di 24,95 metri che non lo fa sconfinare nella più onerosa sfera dei superyacht, il cantiere è invece riuscito a proporre davvero qualcosa di particolarmente connesso con il mare. Come? Ha creato due saloni (sul main e sull’upper deck) che si trasformano entrambi in un patio, grazie a paratie vetrate che scorrono e si “impacchettano” fino a scomparire.
Il risultato è che i saloni hanno tre lati totalmente aperti: le pareti vetrate laterali del salone sul main deck sono lunghe 7 metri e, una volta aperte, trasformano l’ambiente in una zona interna ma all’aperto, dove godersi la brezza e la vista sul mare.
Concept e design esterno dell’A96 sono di Arcadia Yachts, mentre gli interni su questa unità sono progettati dallo studio Lobanov Design.
Questa è la numero 1 (finora ne sono state vendute tre) e Arcadia realizza sempre la prima "on spec" in modo che rappresenti in tutto e per tutto l’identità del cantiere.
Anche su questo modello sono previsti (ma opzionali) i pannelli solari, una delle caratteristiche distintive del cantiere fin dalla prima ora.
È un bell’impianto di circa 4,5 kW, che può andare ad alimentare il sistema silent mode (anche lui opzionale) e garantisce fino a 8-9 ore di energia a bordo in modalità silent.
L’A96 si sviluppa su tre ponti ed è uno yacht decisamente voluminoso (125.000 kg a pieno carico). È largo ben 8 metri e regala 400 metri quadrati vivibili in gran parte all’aperto.
Come si sviluppano i tre ponti dell'Arcadia A96
A poppa del lower deck, per creare una grande zona ospiti a sfioro sul mare, si è rinunciato al garage (tender e toy in navigazione sono sull’upper deck a prua, movimentati da una gru), in compenso ci sono solo tre gradini a separare la beach area dal pozzetto. Inoltre, visto che lo spazio non basta mai, si possono anche spalancare le murate sul mare.
Sul lower deck è anche concentrata, a centro barca, la zona notte per gli ospiti, con 4 cabine (2 Vip e 2 doppie).
A prua c’è l’area dedicata all’equipaggio (per un totale di 5 persone); anche in questo caso Arcadia ha fatto un bel lavoro, riuscendo a creare su un 30 metri percorsi ospiti e crew separati sui tre ponti.
I grandi volumi hanno permesso di avere sul main deck, a prua del salone, una suite armatoriale a tutto baglio, una soluzione non comunissima su motoryacht intorno ai 100 piedi.
Sull’upper deck, infine, ci sono salone e wheelhouse, mentre a poppa all’esterno si può godere di una terrazza con dining e prendisole. A prua c'è invece una zona versatile, che in navigazione è adibita alla sistemazione di toy e tender ma, una volta in rada, vengono messi in acqua così da lasciare spazio alla formazione di una lounge molto discreta.
Dentro la sala macchine
E arriviamo alle performance di questo yacht, che poggia su una carena semi dislocante ed è costruito in vetroresina con rinforzi in carbonio (gran parte delle sovrastrutture sono realizzate in infusione).
Le configurazioni motore previste montano 4 Volvo Penta D13 da 1.000 cv Ips (1050/1200/1350). Con la più potente, che significa 4.000 cv rinforzati da altri 1400 che si guadagnano nominalmente coi quattro pod Ips1350, l'Arcadia A96 raggiunge i 24 nodi di velocità massima, anche se va sottolineato che lo scafo è ottimizzato per navigare a una velocità di crociera di 15 nodi (con un consumo di 24 l/miglio).
Tutta la tecnologia di ultima generazione
L’esemplare n. 1 monta il sistema Assisted Docking di Volvo Penta, che facilita le manovre e le operazioni di ormeggio, mentre Garmin ha sviluppato con Arcadia il Surround View Camera System, che è un sistema di visione a 360° che permette di “costruire” l’immagine dell’imbarcazione dall’alto attraverso la cosiddetta vista “bird’s eye”.
Grazie alle 6 telecamere installate nello scafo, il sistema di Garmin è in grado di trasmettere informazioni in tempo reale sull’acqua libera intorno all’imbarcazione e la distanza da eventuali ostacoli.
Le pinne stabilizzatrici Waveless Stab di CMC Marine completano la dotazione tecnologica dell'Arcadia A96 e possono essere usate sia in navigazione sia all’ancora.
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Quanto costa l'Arcadia A96
Il prezzo dell'Arcadia A96 parte da 9,9 milioni di euro. Naturalmente questo è un prezzo di base, che può variare anche di molto a seconda delle scelte dell'armatore sul fronte delle personalizzazioni sia tecniche sia negli arredi.
Il vantaggio è che l'A96, con la sua lunghezza fuoritutto di 29 metri e una carena appena sotto i 24 metri, è praticamente un superyacht senza essere un superyacht nei termini di legge, quindi non ha tutti gli oneri che una nave da diporto richiede non solo in termini di registrazione ma anche di gestione, che deve rispondere a una precisa normativa.
La scheda tecnica dell'Arcadia A96
Lunghezza f.t. | 29,07 m |
Lunghezza al galleggiamento | 25,18 m |
Lunghezza scafo | 23,95 m |
Larghezza | 7,92 m |
Immersione max | 1,80 m |
Dislocamento a pieno carico | 125.000 kg |
Stazza | 214 Gross Tonnage |
Serbatoio carburante | 12.700 l |
Serbatoio acqua dolce | 2.000 l |
Serbatoio acque grigie | 750 l |
Serbatoio acque nere | 700 l |
Motori | 4x1.000 cv Volvo Ips1.050 (std.), 1.200 e 1.350 (opt.) |
Generatori | 2x35 kW - 50 Hz |
Energia pannelli solari | 4,5 kW |
Aria condizionata | 214.000 btu/h |
Cabine / Posti letto | 5 / 10 |
Cabine / Posti letto equipaggio | 3 / 5 |
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