Fincantieri approda - in tutti i sensi - in Borsa
Fincantieri si quota in Borsa. E caso mai non fosse chiaro, ha pensato di rimarcarlo dando un cenno inequivocabile della propria presenza.
Così, il famoso dito medio dell’artista padovano Maurizio Cattelan, ormai monumento identificativo di piazza Affari a Milano, lunedì 16 giugno è finito sotto l’ombra della prua di una nave in dimensione reale appoggiata sulla facciata di Palazzo Mezzanotte, la sede di Borsa Italiana, con tanto di bandiera italiana sul vertice. Chissà se il tircolore è stato messo perché Fincantieri è controllata al 99,4 % da Fintecna, che a sua è volta controllata dalla Cassa Depositi e Prestiti, fatto sta che una delle più importanti realtà della cantieristica navale nel mondo, che ha un valore valutato in 1,24 miliardi di euro, è approdata nel cuore della finanza italiana, perché punta a un piano di privatizzazione da 700 milioni di euro.
Probabilmente sarà anche per questo che per celebrare il momento, Fincantieri non ha badato a spese e il preventivo per allestire l’installazione davanti al palazzo della Borsa ammonta tranquillamente a 600 mila euro (stando alla notifica preliminare esposta proprio a piazza Affari); briciole in confronto alla raccolta prevista offrendo le azioni a un costo fra 0,78 e 1 euro ciascuna. Ma non si facciano illusioni gli acquirenti, almeno per i prossimi tre anni, visto che non sono previsti dividendi per il triennio a venire proprio per favorire la crescita industriale.
Fincantieri produce grandi navi da crociera, traghetti, navi militari e molto altro. Fra le sue commesse attuali, c’è anche la costruzione di quella che a fine ottobre, quando è previsto il varo ufficiale, sarà la nave da crociera con bandiera italiana più grande mai costruita. Si tratta della Costa Diadema, che entrerà a far parte della flotta di Costa Crociere. Sarà lunga 306 metri, larga 37,19 e potrà imbarcare 4.947 passeggeri più 1.253 persone di equipaggio.
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