NavigaMi, buona la "nuova prima"!
Si è concluso ieri il NavigaMi, che si è rivelato non solo una fiera espositiva, ma un evento che ha portato direttamente “a casa” dei milanesi l’idea del bello di navigare a bordo di open e gommoni di piccole e medie dimensioni.
E proprio in quest’ottica, l’esposizione delle barche è stata organizzata in vere e proprie banchine nella Darsena di Milano, che per tre giorni (dal 13 al 15 maggio) si è trasformata in un bel porto in città, peraltro anche piuttosto affollato.
È stata quindi una grande festa tesa a coinvolgere gli appassionati di nautica, che è stata portata loro in città, ma anche per stimolare tutte quelle persone che magari accarezzerebbero l’idea di andar per mare ma non hanno mai avuto l’occasione di approfondire e, dunque, di scoprire quanto non sia così proibitivo diventare possessori di un 6 metri, magari pure con la cabina per la notte.
E a proposito dei futuri diportisti, il NavigaMi ha visto molti bambini in azione in mezzo alla darsena, chi al timone di un gommone chi invece a bordo di una barca a vela. È stato merito delle molte iniziative messe in atto dalle Federazioni sportive e dalle molte scuole presenti in fiera per far provare ai bambini le belle sensazioni di condurre un natante.
Questa edizione del NavigaMi si può dunque interpretare come un nuovo debutto della fiera, perché, al contario degli anni passati quando le barche erano disposte lungo il corso del Naviglio Grande, questa volta il NavigaMi si è presentato in un format omologato ai grandi eventi fieristici, dove i visitatori potevano entrare subito in contatto con le barche e i gommoni.
Ma passeggiando in banchina, ovunque si girasse lo sguardo, si potevano vedere anche i tantissimi motori fuoribordo: Mercury, Yamaha, Selva e Suzuki erano infatti presenti in ogni punto della fiera, molti installati a poppa dei natanti, altri esposti negli stand.
In totale sono state esposte 40 barche, di cui il Cranchi Z35 è stata l’ammiraglia, e a giudicare dalla soddisfazione degli operatori nautici, ci sono i presupposti perché aumentino nella prossima edizione.
Insomma, il format è piaciuto; portare la nautica a Milano è una mossa azzeccata, perché sebbene non ci sia il mare ci sono moltissimi armatori e molti potenziali futuri diportisti, i quali possono senz’altro apprezzare il fatto di respirare aria di nautica davanti alla porta di casa e lasciarsi coinvolgere da un mondo magari fino a quel momento a loro sconosciuto.