Al meeting BRP debutta il nuovo 90 HO e non solo
BoatMag.it non si è fatto sfuggire l’occasione e ha provato ben quattro barche sfidando la fitta pioggia che ha caratterizzato l’intera giornata. Ecco le primissime impressioni a caldo, che vi diamo prima di pubblicare la prova completa sul nostro mensile sfogliabile online.
Il nuovo Evinrude 90 HO debutta in un binomio perfetto
Possiamo anticipare che il nuovo motore Evinrude 90 HO, derivato dal monoblocco del 130 e 115 cv, quattro cilindri a V di 1727 cc (a differenza dell’Evinrude 90 conosciuto sviluppato sul monoblocco a quattro cilindri in linea di 1296 cc), ha mostrato eccellenti doti e va a costituire un binomio perfetto con il Motonautica Vesuviana 550GT, un gommone che propone su una misura abbastanza contenuta un layout classico ma funzionale, rifinito con la consueta cura del cantiere partenopeo. In acqua la positiva sensazione è stata confermata da un’eccellente stabilità di rotta e una punta velocistica di tutto rispetto: il 90 HO ha fatto volare il 550GT a quasi 40 nodi.
Due tempi V6 per volare ben oltre i 40 nodi. Ecco l’Evinrude 200
Muro dei 40 nodi agevolmente superato dall’appariscente Joker Clubman 22 che ha abbinato la nuova livrea grigio-rossa a un Evinrude 200 per farci superare i 43 nodi. Il conosciuto e apprezzato due tempi V6 di 2,6 litri conferma tutta la sua generosità e in particolare il brillante spunto spingendo il Joker non solo a toccare i 43,6 nodi, ma garantendogli un eccellente spunto con tempi di planata brevissimi. Il Clubman 22 presenta un layout interno razionale, con la possibilità di allestire due solarium a prua e poppa, dove sfrutta anche la seduta ribaltabile del driver, protettiva la plancia e razionale il rollbar che incorpora il tendalino.
Il motore al top di gamma ha mostrato tutta la sua versalità
Un solo piede in più ma una cabina accogliente sul comodo e raffinato Nuova Jolly 23 Cabin che in abbinamento all’Evinrude 300 dimostra di essere non solo un’eccellente soluzione per crociere di più giorni, ma anche un gommone sportivo sfiorando i 46 nodi. Eccellente carena, ma da sottolineare la generosità del V6 di 3,4 litri, modello top della gamma Evinrude, che è certamente il completamento ideale per questo scafo, anche quando sarà a pieno dislocamento. Il 23 Cabin riesce a dissimulare abbastanza bene il volume della cabina mantenendo una linea abbastanza filante e una buona disponibilità di spazi aperti che sfruttano con un ampio prendisole anche la pontatura prodiera. Quanto alle doti nautiche, da sottolineare che, a parte le prestazioni velocistiche, a tutte le andature e anche nel passaggio sull’onda la carena della Nuova Jolly si mostra eccellente.
Sempre con un Evinrude 300 era allestito il Seagame 250 CC, un fisherman tutto italiano molto curato nei dettagli e completato anche da un’eccellente carena che ben si comporta quando incrociamo la nostra scia e quelle create dalle altre barche in prova, del resto il lago non offre di meglio... In effetti il Seagame sembra pronto per ben altri mari e comunque con la pioggia battente si fa apprezzare la protetta plancia. Interessante il grande gavone ricavato nella zona prodiera in grado di ospitare una cuccetta doppia e un wc e che riesce a dare spazio anche a un solarium sulla sua sommità. Per quanto riguarda le prestazioni velocistiche, non certo prioritarie su una barca di questo tipo, il gps si ferma a 39 nodi, non male.