Nuova Jolly 8oo Pro, nato per lavorare e divertire
Un gommone professionale anche nel nome questo Nuova Jolly 8oo Pro: carena marina e tanto spazio a bordo, ideale per i villaggi vacanze e le scuole di sub, ma non solo...
Il primo esemplare l’abbiamo provato qualche giorno prima che si imbarcasse per i Caraibi: destinazione un villaggio turistico che potrà così scorazzare i suoi ospiti fra le isolette dell’arcipelago. Non ci poteva essere destinazione migliore per questo Nuova Jolly 8oo Pro che è stato subito scelto per una delle mission dove certamente darà il meglio di sé. Una costruzione robusta: tubolari grigio scuro a sottolineare un uso professionale che fa della resistenza una delle sue priorità e ampi spazi interni per poter trasportare frotte di turisti a conferma di tutta la sua versatilità. Il mare dei Caraibi, ma anche il Mediterraneo, possono però riservare brutte sorprese ed ecco allora una carena marina con una V profonda pronta ad affrontare tutte le situazioni in totale sicurezza, soprattutto se ben supportata da una coppia di motori generosi, come i due Mercury 150 EFI che abbiamo in dotazione. Tra l’altro proprio questo gommone è stato utilizzato, nei giorni del Salone Nautico di Genova, di supporto alla tappa finale delle “Audi tron Sailing Series 2014”, quando Nuova Jolly è stata partner tecnico mettendo a disposizione alcuni suoi gommoni.
La coperta
Difficile immagine niente di più versatile e razionale. È chiaro l’obiettivo di imbarcare quanti più passeggeri possibile al limite della portata che è di 16 persone. Non si è però trascurata la possibilità di utilizzarlo per la pesca, così il pozzetto a poppa ha le panche reclinabili per lasciare tutto lo spazio disponibile ai pescatori e alle loro attrezzature. Mancano ovviamente tante dotazioni tipiche di una barca da pesca, ma questo è appunto una delle svariate possibilità di impiego del Nuova Jolly 8oo Pro che, rimontando le panchette e rivestendo i tientibene con le apposite imbottiture, si trasforma in un attimo in un’accogliente dinette; manca il tavolino, ma non credo sarà un problema prevederlo, così come con un elemento centrale si può trasformare il tutto in un prendisole. Restando a poppa da sottolineare l’allestimento del pozzetto dei motori rivestito di teak come le due ampia plancette che facilitano l’accesso al mare.
La plancia raccoglie gli strumenti dei motori e il gps su un elemento superiore scuro e il resto dei comandi sulla stampata bianca. Un disegno semplice e una larghezza contenuta con l’obiettivo dichiarato di dare spazio ai due passavanti e all’hardtop di robusti tubi inox che va a costituire anche un solido tientibene, oltre a proteggere dal sole, non solo caraibico. La sua struttura può essere attrezzata (come parzialmente è stato fatto) con portacanne e luci per illuminare il pozzetto. Da notare un elemento di rinforzo sui tubolari nella zona di accesso e fasce antisdrucciolo su tutta la lunghezza che favoriscono le sedute.
Pure la zona prodiera è organizzata con panche, facilmente smontabili, ma anche altrettanto rapidamente trasformabili in un solarium aggiungendo un elemento centrale che sul modello in prova non c’è. Ridotta quindi all’essenziale la cuscineria di prua e il sottostante gavone, utile comunque per le dotazioni che non trovano spazio sotto la seduta del driver, mentre il volume della plancia racchiude il serbatoio del carburante da 300 litri. Un’altra seduta, sempre ribaltabile, è ricavata a pruavia della plancia, mentre a prua estrema troviamo la classica struttura di vetroresina che accoglie il verricello dell’ancora e la relativa catena (ispezionabile da un oblò), lasciando comunque spazio a una plancetta utile per gli ormeggi di prua e i tuffi.
Mercury FourStroke 150 EFI, il capostipite
“L’obiettivo dei nostri progettisti era quello di realizzare il più affidabile fuoribordo da 150 cv quattro tempi al mondo”. Con questa premessa in Mercury hanno avviato un nuovo filone progettuale che ha avuto nel 150 EFI il suo capostipite: partire da un blocco motore sovradimensionato di 3000 cc di cilindrata, quattro cilindri in linea e due sole valvole per cilindro, capace di erogare più di 250 cv ma depotenziandolo a soli 150 cv, con il conseguente vantaggio di prolungare la sua durata. Nonostante questo, il motore ha un peso tra i più bassi della categoria (solo 206 kg) e dimensioni contenute. Grazie a una calandra facilmente smontabile, la manutenzione del 150 EFI è semplice, con cambio dell’olio senza perdite, facile accesso al filtro carburante e sistema di distribuzione senza manutenzione.
Il test
Il lago è una tavola, niente onde caraibiche ma pongo rimedio creando un moto ondoso artificiale che conferma subito le eccellenti doti marine della carena: passaggio morbido e deciso anche su quelle più formate e a velocità sostenuta. Il primo test è superato. Non c’è neppure verso di mettere in difficoltà il Nuova Jolly 8oo Pro con virate e controvirate a velocità sostenuta, tutte affrontate in gran sicurezza. Semmai è la manetta meccanica a mostrarsi un po’ troppo “ruvida” e creare qualche problema nella sua gestione, esattamente l’opposto della timoneria fin troppo sensibile e leggera, tanto da far venir voglia di togliere la servoassistenza.
Provo l’accelerazione che è davvero impressionante, equipaggiati con due eliche da 19” i due Mercury confermano tutta la loro esuberanza mandando in planata l’8oo Pro in soli 2,8 secondi e portandolo a 30 nodi in 6 secondi. È proprio il caso di stare ben attaccati, anche perché la progressione prosegue fino a passare i 46 nodi a 5900 giri, l’unica accortezza è di lavorare con i trim già da 3 mila giri, a tutto vantaggio della velocità ma anche dei consumi. Questi ultimi attorno ai 4 mila giri e poco oltre i 30 nodi, che può essere individuata come velocità di crociera, si attestano sui 50 litri/ora totali, un dato interessante che diventa decisamente ottimo al limite della planata, tenuta in scioltezza a 1900 giri, quasi 11 nodi e poco più di 15 litri/ora complessivi. Ottimi motori e eccellente gommone, un connubio perfetto che forse, se non si hanno esigenze particolari di performance, potrebbe permettere anche un risparmio sulla potenza installata, magari con i nuovi Mercury 115 EFI pronti a diventare la soluzione ottimale. Senza dimenticare però che se il programma è di viaggiare spesso a pieno carico, le condizioni saranno ben diverse da quelle della nostra prova.
Caratteristiche tecniche
Lunghezza ft ……..…… m 8,00
Larghezza ……….......… m 3,00
Diametro tubolari …...… cm 60-42
Compartimenti stagni … 6
Portata persone …….… 16
Peso ………...............… kg 1350
Potenza max ……….… cv 350
Certificazione CE ….… B
Prestazioni
1000 giri ……. 5,2 nodi ……. 7,8 l/h ……. 67 db
1500 giri ……. 6,8 nodi ……. 10,8 l/h ……. 71 db
2000 giri ……. 10,4 nodi ……. 17,0 l/h ……. 76 db
2500 giri ……. 16,7 nodi ……. 22,4 l/h ……. 79 db
3000 giri ……. 22,2 nodi ……. 28,0 l/h ……. 80 db
3500 giri ……. 26,2 nodi ……. 37,0 l/h ……. 82 db
4000 giri ……. 31,5 nodi ……. 48,0 l/h ……. 84 db
4500 giri ……. 36,3 nodi ……. 62,0 l/h ……. 85 db
5000 giri ……. 40,0 nodi ……. 77,2 l/h ……. 88 db
5500 giri ……. 43,6 nodi ……. 90,4 l/h ……. 88 db
5900 giri ……. 46,3 nodi ……. 109,0 l/h .…. 89 db
Condizioni del test
Lago calmo, temperatura 18° C, carburante l 80, acqua vuoto, equipaggio 2 persone, pulizia carena buona
Prezzi
Nuova Jolly 8oo Pro solo scafo ……….. euro 43.800, Iva esclusa
Mercury FourStroke 150 EFI ……….. da euro …………, Iva inclusa
Visita il sito Nuova Jolly Marine
Visita il sito Mercury Marine
Visto l'impiego cui è destinato, osservo che il dislocamento effettivo navigante non sarà inferiore a 2,6 t., comprendenti un carico trasportato di 6 persone.
La Vmax conseguibile risulta 48,++ kts circa.
Concludo osservando che l'elica montata non mi sembra proprio quella ottimale, anche se permette ai motori di prendere 5900 rpm.
Saluti
Mi piace questa accoppiata gommone motori, ma che tipo di elica montano in prova? Tre o quattro pale?
A che altezza i otori?