Azimut Grande 32 metri: il nuovo superyacht vuole rompere con il passato

Categorie: Barche e Yacht
Azimut Grande 32 metri: il nuovo superyacht vuole rompere con il passato

La parola spesa dal Cantiere di Avigliana per sintetizzare il nuovo Azimut Grande 32 metri è avanguardia: ovvero dire qualcosa di nuovo, che si stacchi da quanto già visto. Lo scopriremo a Settembre a Cannes.

Stefano Righini per gli esterni e Achille Salvagni per gli interni sono i principali artefici di Azimut Grande 32 metri. L'intenzione per il costruttore è realizzare un superyacht con una visione innovativa e di rottura, all'avanguardia appunto, in diversi ambiti. A partire dalle molteplici soluzioni inedite a bordo (ma ancora non ci viene specificato quali), per proseguire con i contenuti tecnologici che vedono l'uso di fibra di carbonio e di una carena D2P (displacement to planing), per finire con la ricercatezza del design interno ci cui abbiamo una interessante anticipazione.

Family feeling e tecnologia

Le linee esterne di Stefano Righini, inconfondibilmente Azimut nella grinta e nei tagli netti delle finestrature, sono fortemente protese verso la parte poppiera, in modo da dare slancio (la lunghissima prua sembra il cofano un'auto sportiva) e mascherare l'abbondante volumetria interna. Non manca l'ormai irrinunciabile prua verticale.
Lo sfruttamento degli spazi esterni prevede un beach club nella parte posteriore, e un garage laterale in grado di ospitare un tender da 5 metri e una moto d’acqua da 3 metri.

All’interno non si può negare un family feeling con gli altri due Azimut Grande disegnati da Achille Salvagni (ovvero il 27 metri e il 35 metri). L'obbiettivo di evitare la semplice decorazione, e perseguire invece una composizione spaziale emerge dalle superfici fluide che si “staccano” dalle pareti e creano elementi spaziali senza soluzione di continuità pur costituendo volumi distinti.

La sovrastruttura è interamente
realizzata in fibra di carbonio e
resina epossidica: questo abbassa
il centro di gravità e il peso complessivo

Superfici di essenze scure e lucide si alternano a parti di cielino trattati con materiali chiari. Il layout della zona notte prevede cinque cabine doppie di cui l’ampia e luminosa armatoriale sul ponte principale e le altre quattro, due a letti gemelli e due matrimoniali, su quello inferiore.

La sovrastruttura è interamente realizzata in Carbon Tech (così Azimut Yachts chiama la fibra di carbonio) e resina epossidica: questo abbassa il centro di gravità e il peso complessivo. Effetti che combinati alla carena D2P (a doppio spigolo con wavepiercer di prua) permettono di conseguire alti livelli di efficienza sia a velocità di crociera lenta che ad andatura veloce, a vantaggio dell’autonomia. La motorizzazione prevede due MTU da 2.200 cv, che spingeranno Azimut Grande 32 metri a 26,5 nodi.

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Emanuele Ferraris di Celle

Entusiasta per i motori e la velocità, trasferisce presto la sua passione dalle auto alla nautica, campo in cui ha lavorato ormai per oltre 15 anni, provando centinaia di barche, dai 4 ai 40 metri, da 10 a 10.000 CV, da 1 a 100 nodi. Lavora anche per un Campionato Mondiale di motonautica offshore.
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