Provato Azimut 55 Fly, il motoryacht che pensa da maxi
16 metri e sentirsi già un maxiyacht, questa la vocazione di Azimut 55 Fly che vince la sfida facendo sue soluzioni dei modelli maggiori e al contempo battendo nuove strade stilistiche.
Stefano Righini e Achille Salvagni. Il primo ha curato il design esterno e il concept, il secondo l’arredo degli interni. Come metti piede a bordo mi vengono in mente questi due nomi e non posso che pensare “gran bel lavoro”. Azimut 55 Fly ti trasmette subito la sensazione di essere su una barca diversa, di quelle che segnano un passaggio generazionale in un mondo dove è facile pensare ci sia ancora poco da inventare. Ma adesso sono in Azimut a Savona e in banchina mi aspetta proprio il 55 Fly per una prova in mare, quindi lascio a dopo le altre considerazione.
Azimut 55 Fly, il test
La carena è frutto dell’esperienza accumulata con i modelli precedenti e la driveline composta da due MAN I6 da 800 cv l’uno con trasmissione Vdrive e linea d’asse è un’altra certezza. Ma la curiosità è offerta dalle soluzioni tecniche sviluppate dall’Innovation Lab di Azimut nell’ambito del programma ECS (Enhanced Cruising Solutions) per la migliore gestione della barca in navigazione. In particolare su questo Azimut 55 Fly sono montati i regolatori automatici d’assetto ZipWakee l’Electronic Power Steering, il sistema di timoneria elettronica con funzioni di controllo della sensibilità personalizzabili.
Dopo le rilevazioni di rito che evidenziamo un regime ottimale di crociera tra i 1.750 e 2.000 giri, attorno ai 20 nodi, risulta però interessante il dato della planata minima che, navigando a circa 12,5 nodi a 1.400 giri, fa fermare i consumi di entrambi i motori sotto la soglia “psicologica” dei 100 l/h, un dato da tenere presente se non si ha fretta (e in crociera non ce ne dovrebbe mai essere…). Se invece si guardano le prestazioni velocistiche verifico che la planata è raggiunta in 12 secondi e la velocità di punta in 34 secondi.
Al timone di Azimut 55 Fly il supporto elettronico citato prima, seppur tarato sulle esigenze del comandante, conferma le sue potenzialità: considerando che si possono impostare i giri di barra e lo sforzo in relazione alla rotazione del timone, alla velocità e al proprio stile di guida, un’accurata messa a punto potrà mettere l’armatore nelle condizioni migliori. Io devo essere in sintonia con l’armatore perché mi trovo perfettamente a mio agio e non vedrei ulteriori affinamenti. Apprezzo invece le ZipWake che, se lasciate lavorare senza troppe interferenze, cioè senza eccedere nelle correzioni, fanno egregiamente il proprio lavoro. La sensazione è che un’abile driver potrebbe ottimizzare ulteriormente l’assetto ma, se non si vuole correre il rischio di peggiorare la situazione (con ricadute soprattutto sui consumi) o, più facilmente, non ci si vuole dedicare troppo alle regolazioni, le ZipWake assolvono perfettamente al loro compito, garantendo sempre un assetto piatto a tutto vantaggio del comfort di crociera.
Azimut 55 Fly, a bordo
Nato sulla scia del successo riscosso dal 60 Fly, Azimut 55 Fly ha l’impegnativo compito di sostituire un autentico best-seller come il 54 Fly. Impresa che non è difficile ipotizzare gli riuscirà abbastanza facilmente perché fin dall’impatto iniziale la barca conquista per la capacità di far percepire all’ospite la sensazione di esclusività evidenziata da una spiccata personalità. Lascio alla descrizione del layout fatto nell’articolo di presentazione più sotto la scansione dei vari ambienti. Qui mi preme piuttosto sottolineare la massima attenzione a ogni dettaglio e a finiture preziose: valga per tutte il particolare delle lampade disegnate in esclusiva. Creare su un 16 metri l’atmosfera di un maxiyacht è impresa davvero complessa ma con Azimut 55 Fly è riuscita al meglio.
I numeri del Azimut 55 Fly
- Lunghezza ft ………………………… m 16,90
- Larghezza ……………………………… m 4,90
- Immersione …………………………… m 0,90
- Dislocamento pieno carico …… kg 29.000
- Motorizzazione ……………………… MAN I6 2x800 cv
- Serbatoi carburante ……………… l 2.560
- Serbatoi acqua ……………………… l 590
- Cabine …………………………………… 3+1
- Posti letto ……………………………… 6+1
- Bagni ……………………………………… 2+1
- Design esterni ……………………… Stefano Righini
- Design interni ……………………… Achille Salvagni
- Design carena ……………………… Pierluigi Ausonio
- Omologazione CE ………………… B
Prestazioni
- 700 giri ………………… 6,6 nodi ………… 22 l/h …… 65/62 db*
- 1000 giri ……………… 8,9 nodi ………… 34 l/h ……… 62/69 db*
- 1250 giri ……………… 10 nodi ………… 74 l/h ……… 65/71 db*
- 1500 giri ……………… 13 nodi ………… 120 l/h ……… 66/74 db*
- 1750 giri ……………… 18 nodi ………… 158 l/h ……… 68/75 db*
- 2000 giri ……………… 24 nodi ………… 223 l/h ……… 72/78 db*
- 2250 giri ……………… 28 nodi ………… 282 l/h ……… 73/81 db*
- 2350 giri ……………… 30 nodi ………… 306 l/h ……… 73/83 db*
*quadrato/cabina armatore
Condizioni della prova
- Mare calmo, carena pulita, carburante 600 l, acqua 300 l, equipaggio 9 persone
Prezzo (Iva esclusa)
- MAN I6 2x800 cv ………………………………… 1.100.000 euro
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Anteprima Azimut 55 Fly, linee filanti fuori, alcova dentro
I designer del nuovo Azimut 55 Fly sono convinti: la sfida è stata vinta. Stefano Righini, che ha firmato l’exterior design e il concept, e Achille Salvagni, l’architetto che AD Collector ha incluso tra i 100 migliori designer al mondo e Elle Decor USA nella sua A-List, sono soddisfatti. Il primo ha disegnato una barca contraddistinta da linee che partono tese da prua e gradualmente si ammorbidiscono verso poppa, mentre del secondo ritroviamo l’originale linguaggio stilistico, mutuato dal mondo residenziale.
Anche se sono solo rendering, i tratti stilistici del nuovo Azimut 55 Fly sono ben delineati e piacciono già al primo sguardo. Dell’aspetto esterno, salta subito all’occhio la linea del flybridge che si spinge ancora più a poppa, così il ponte superiore beneficia di un’ampia superficie che permette di ospitare già nella taglia dei 55 piedi un secondo inatteso living al riparo dagli sguardi, arredabile con due comodi divani contrapposti.
Il ponte principale è caratterizzato dalla zona prendisole di prua con un’unica cuscineria di grandi dimensioni, delimitata da forme morbide e circolari. Il poggiaschiena regolabile è diviso in tre sezioni e può fungere sia da prendisole sia da chaise longue. La zona d’ombra, grazie a un bimini particolarmente ampio, può essere estesa verso prua.
L’interior design prevede spazi delimitati da linee morbide, sia sopra sia sottocoperta, caratterizzati dalla totale assenza di spigoli vivi. Un’accurata ricerca ha portato a un accostamento di cinque materiali differenti: legno zebrano grigio e rovere scuro, laccati nero glossy e inserti in bronzo e acciaio.
La cucina è stata posta all’ingresso: una scelta pratica perché permette di servire entrambe le zone pranzo. L’ingresso è stato disegnato come una lobby, grazie alla forma dei mobili a supporto della cucina e all’uso combinato di diversi materiali. La zona centrale del main deck, in posizione leggermente rialzata rispetto all’area di ingresso, è composta da un salottino con due divani contrapposti e tavolino centrale, che godono della vista sul mare.
Il ponte inferiore ospita tre cabine doppie. La vip, a prua, dispone naturalmente di letto matrimoniale, mentre a centro barca si trova l’ampia armatoriale, a tutto baglio, illuminata da due grandi finestrature rettangolari. Tra questi due ambienti c’è la terza cabina a letti gemelli. I bagni sono due ed entrambi dispongono di doccia separata. È poi disponibile una cabina per il marinaio, accessibile dallo specchio di poppa.
Il nuovo Azimut 55 Fly presenta soluzioni tecniche di ultima generazione individuate dall’Innovation Lab di Azimut nell’ambito del programma ECS (Enhanced Cruising Solutions), per offrire la migliore gestione dell’imbarcazione: dall’Active Trim Control, che garantisce il migliore assetto ottimizzando i consumi, all’Electronic Power Steering, la timoneria elettronica con funzioni di controllo per impostare i giri di barra e lo sforzo in relazione alla rotazione del timone, alla velocità e al proprio stile di guida.
I motori sono due MAN da 800 cavalli ciascuno con trasmissioni in linea d’asse, che dovrebbero garantire ad Azimut 55 Fly di raggiungere i 31 nodi di velocità massima. Ancora un po’ di numeri: lo yacht è lungo 16,70 m fuori tutto, ha un dislocamento di 29 t e i serbatoi sono di 2.300 l quello del carburante e di 590 l quello dell’acqua.