Sacs S900, ritorno al futuro

Categorie: I Nostri Test
28 Dicembre 2015
Sacs S900, ritorno al futuro

Con il Sacs S900 il cantiere ritorna alle origini, lanciando un profondo restyling della gamma Sport Class che lo aveva portato al successo.

C’è la mano e il gusto di Christian Grande nell’accurato restyling del Sacs S900, ammiraglia della gamma Sport Class, tornata al centro delle attenzioni del prestigioso cantiere, dopo anni dedicati allo sviluppo di maxigommoni che hanno conquistato i mercati di tutto il mondo. Con questo Sacs S900 e il più piccolo S700 (di cui Boatmag ha già pubblicato il test), si è quindi lanciata la nuova Sport Class completata, per ora, dal “vecchio” 7.80 che resta in catalogo, mentre i precedenti 6.80 e 8.70 sono stati sostituiti dai nuovi modelli.

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Sacs S900, stile e praticità

Le dimensioni sono importanti, ma lo spirito sportivo del Sacs S900 non viene certo meno, privilegiando al massimo gli spazi aperti e limitandosi a dotarlo di una piccola cabina ricavata nel volume della consolle, sempre utile per alloggiare il wc marino (a scelta del proprietario il tipo) e offrire riparo per cambiarsi il costume. L’accesso avviene attraverso il ribaltamento della parte anteriore, dove si trova anche una seduta fronte marcia, molto ben allestita con un comodo schienale (persino eccessivo nelle dimensioni) a conferma che è la consolle l’elemento scelto da Christian Grande per connotare maggiormente i nuovi modelli della Sport Class Sacs. Sorprende quindi il parabrezza quasi sproporzionato (ma dovrebbe essere ridimensionato all’avvio della produzione di serie), ma piace l’inserto azzurro metallizzato che diventa l’elemento caratterizzante di tutto il Sacs S900, con il rollbar di tubo inox che non casualmente riprende alla base la colorazione della plancia. La strumentazione è raccolta nell’elemento superiore in due monitor uno del gps e l’altro Yamaha per avere perfettamente sotto controllo i due fuoribordo F200, oltre a utili informazioni sulla navigazione. Quello inferiore ospita invece il volante sportivo, marchio di fabbrica di Sacs, e le manette elettroniche dei motori.

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Molto curata è anche la struttura di supporto al driver, con la doppia opportunità di guida seduta o eretta grazie all’avvolgente poltroncina doppia, che incorpora il frigo sul lato destro, oltre al lavello e spazio per il grill nella parte posteriore, chiusa da una ribaltina. Siamo a poppa, allestita con un accogliente divano a U con la spalliera abbattibile per diventare una grande prendisole sfruttando il piano abbassato del tavolino; in alternativa, con una gamba più lunga, trasformabile in un’accogliente dinette. Da notare che il ripiano fotografato è piuttosto pesante e complesso da manovrare, ma sarà sostituito nei modelli di serie con uno più leggero. Già detto del rollbar, che ospita anche la struttura del tendalino, resta solo da notare che le due plancette ai lati del fuoribordo sono ben dimensionate per la risalita dal bagno, anche se con lo schienale alzato l’accesso al pozzetto non è altrettanto agevole.

Mi trasferisco a prua del Sacs S900: qui si è puntato soprattutto a creare un’area solarium ulteriormente ampliabile con il cuscino di collegamento tra il prendisole prodiero e la seduta frontemarcia descritta in precedenza. Buona la dotazione di tientibene, sia morbidi sul tubolare sia sulla consolle per facilitare gli spostamenti a bordo, anche se quest’ultimo verrà sottoposto a un restyling per aumentarne la lunghezza. Il gavone del verricello dell’ancora si trova a pruavia del classico grande gavone prodiero e non interferisce con il piano di coperta, trovandosi l’ancora sotto i tubolari sull’opera morta; c’è quindi spazio a prua estrema per un piccolo inserto di vetroresina, utile per la salita a bordo da prua e per accogliere le bitte di ormeggio.

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Un’ultima annotazione: la gamma Sport Class è prevista solo con motorizzazioni fuoribordo e in due livree: quella della versione in prova giocata sulle tonalità bianca e grigia con la consolle azzurro metallizzato, oppure la versione Elegance, avorio e nera con inserti “carbon”.

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Il test

Mare calmo di fronte alla Marina di Varazze che ci regala una bella giornata di sole autunnale. Non è certo la condizione ideale per mettere in difficoltà i due possenti Yamaha F200 che completano il Sacs S900 pronto per il test, né tantomeno la carena che sappiamo bene da quale tradizione derivi. Puntiamo quindi sulle prestazioni velocistiche che non deludono: a 6100 giri/min con quattro tacche di trim voliamo a 45 nodi, ma già a 4500 giri/min siamo oltre i 30 nodi con consumi men che dimezzati. Si può scendere però fino a 2400 giri/min restando in planata a 11 nodi e allora di litri ne bastano 22 per navigare per un’ora. Già che sono in tema di misurazioni proviamo anche l’accelerazione che è altrettanto inebriante: 3,6 secondi per entrare in planata e 6,4 per raggiungere i 30 nodi. Per la cronaca, i due Yamaha F200 sono dotati di eliche di acciaio a tre pale da 19”.

Sfruttando l’attraversamento della nostra scia provo a verificare la bontà della carena e dell’intero gommone che rispondono come mi aspettavo: solida la struttura nell’impatto, reso più morbido dalla perfetta geometria che evidenzia anche un’eccellente direzionalità. Forse le manette sono un po’ dure (ma sono elettroniche e quindi si tratta solo di regolarle) e questo impedisce di calibrare al meglio la velocità, un problema secondario che anzi esalta il Sacs S900 che mai dà la sensazione di essere al limite, neppure quando stringo la virata o lo sottopongo a repentini cambi di direzione.

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I numeri del Sacs S900

  • Lunghezza ft ……………………… m 9,00
  • Larghezza ………………………… m 3,08
  • N. compartimenti ………………… 6
  • Diametro tubolari ………………… m 0,60
  • Dislocamento …………………… kg 1700
  • Motorizzazione max ……………… cv 400
  • Motorizzazione …………………… Yamaha F200 2x200 cv
  • Serbatoio carburante ……………… l 400
  • Serbatoio acqua …………………… l 80 (optional)
  • Portata persone …………………… 22
  • Omologazione CE ………………… B

Prestazioni

  • 1000 giri ……………… 4,0 nodi ………… 5,6 l/h ………… 64 db
  • 1500 giri ……………… 7,0 nodi ………… 9,6 l/h ………… 72 db
  • 2000 giri ……………… 7,0 nodi ………… 16 l/h ………… 76 db
  • 2500 giri ……………… 12 nodi …………… 23 l/h ………… 79 db
  • 3000 giri ……………… 18 nodi …………… 29 l/h ………… 85 db
  • 3500 giri ……………… 23 nodi …………… 37 l/h ………… 86 db
  • 4000 giri ……………… 27 nodi …………… 49 l/h ………… 86 db
  • 4500 giri ……………… 32 nodi …………… 66 l/h ………… 87 db
  • 5000 giri ……………… 35 nodi …………… 84 l/h ………… 88 db
  • 5500 giri ……………… 38 nodi ………… 120 l/h ………… 88 db
  • 6000 giri ……………… 45 nodi ………… 154 l/h ………… 89 db

Condizioni della prova

Mare calmo, temperatura 19°C, carena pulita, carburante 200 l, acqua vuoto, equipaggio 2 persone

Prezzi (Iva esclusa)

  • Solo scafo ……………………… 65.000 euro
  • Mercury Verado 300 cv ………… 90.000 euro
  • Mercury Verado 350 cv ………… 95.000 euro
  • Mercury Verado 2x150 cv ……… 97.500 euro
  • Mercury Verado 2x200 cv ……… 103.000 euro
  • Motore Yamaha F200 ……………… da 17.235 euro, Iva compresa
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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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